7.6.10

20 KM DE BRUXELLES


By Luca Parmigiani (nome nuovo del nostro gruppo sportivo)
Domenica 30 maggio si è tenuta la 20 km de bruxelles.
Bruxelles a sud ha un parco che chiamano la foresta, è immenso, il sogno di ogni runner, purtroppo la gara lo lambisce soltanto, la prossima volta mi prenderò qualche giorno di più per farci una corsetta e per vivermi più a lungo la città, un posto a misura d’uomo, vivissima e molto bella, i belgi sono gente strana, burberi ma simpatici, un po’ approssimativi, casinisti, solidali, mezzi fiamminghi mezzi francesi, grandi produttori e bevitori di birra.
La 20 k di bruxelles rispecchia questo popolo. Ti si presenta burbera con un’altimetria tipo montagne russe e un tempaccio con pioggia a scrosci e raffiche di vento a 60 all’ora. La partenza è un macello, non si capisce dove sono i settori ne’ dove sia il cancello di partenza col rilevamento dei chip. Si parte dall’Esplanade du Cinquantenaire, di fianco all’arco c’e’ il museo dell’aeronautica militare: un angar enorme pieno di aereoplani e oggetti d’epoca che è stato riempito di sedie e viene lasciato pressoche’ incustodito. Senza accalcarsi 30.000 persone si cambiano e lasciano le borse (senza adesivi e custodia) appoggiati in mezzo ai cimeli dell’aviazione (a loro volta incustoditi). Non sembra vero, ma tutto funziona, anche il chip viene rilevato sebbene partiamo a caso da un punto imprecisato della piazza mancando la porta, in mezzo a una calca paurosa.
All’inizio mi sento un po’ bloccato dal muro umano, si corre intruppati a 5.30 e superare è impensabile, il percorso di gara si allarga e si stringe con conseguenze comiche e con qualche volo, ma senza disastri, tutti sereni. La pavimentazione è un disastro, ci sono certi buchi spaventosi... Dopo pochi chilometri di ambientamento la processione entra in un enorme tunnel, tutti applaudono, gridano, cantano, fanno cagnara con l’eco e la tensione si stempera. Attorno alla gara c’e’ un mare continuo di pubblico in festa che incita, bambini che battono il cinque, orchestrine jazz, gente in maschera, africani coi bonghi. Alla fine si corre in mezzo a 20 km di festa popolare. E i km ti passano via sotto i piedi, bruxelles è strana e bellissima, e non ti accorgi nemmeno se vai in salita o in discesa.
Quanto è lunga? La corsa si chiama “20km de bruxelles”, ma dal percorso sul sito i km sembravano 21, sul volantino trovato nella busta insieme al pettorale c’e’ scritto km 20,1 e dai tempi dell’edizione scorsa si poteva dedurre che fosse una mezza vera e propria, 21,1. Così in gara ho chiesto a un po’ di gente se sapesse quale fosse la lunghezza reale della corsa, la maggior parte non lo sapeva e gli altri mi hanno dato tutti risposte perplesse e contraddittorie, ma erano tutti di ottimo umore. Alla belga, insomma.
Sono arrivato al traguardo con ancora un bel po’ di benzina, alla fine erano circa 20 ma poco importa, li ho fatti in 1h e 40 col sorriso, godendomi l’atmosfera e stando attento a non cadere in un tombino. Anche gli altri della compagnia (che affrontavano la distanza dei 20 per la prima volta) l’hanno portata a casa tutta di corsa in maniera più che onorevole.
Poi maratona di cozze e birra al quartiere africano. Viva Bruxelles.

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