30.7.08

COSIMO & LARA

COSIMO


LARA

Sabato 02 Agosto alle ore 16.30 i nostri carissimi Cosimo Napolitano e Lara Dal Fabbro si uniranno in matrimonio. Da tutto il G.S.Mercuryus un caloroso augurio di una spensierata e felice vita di coppia!!

29.7.08

CAMIGNADA 03 AGOSTO 2008


Domenica 03 Agosto ci sarà l’ennesima “sfida” in montagna, saranno 16 gli atleti del G.S.Mercuryus impegnati in questa bellissima manifestazione che prenderà il via dal freschissimo lago di Misurina per poi arrivare ad Auronzo. In questo 2008 le corse in montagna hanno avuto un larghissimo consenso tra gli atleti del nostro gruppo per cui siamo certi, come ci hanno già dimostrato in altre gare che daranno il massimo, sempre con l’obiettivo di divertirsi stando in compagnia!!

ATLETI G.S.MERCURYUS ISCRITTI:

BOLZAN ANDREA
DE LUCA MATTEO
LOVAT CLAUDIO
MORANDIN LUCIANO
MARTINI STEFANO
REGINI MARCO
ULIAN VALERIA
TONET LUCA
VENDRAME FRANZISKUS
KOVAR SHARON
MAZZOLO EMANUELE
GUIDO ROBERTO
DE CONTI DANILO

ZANIN ALBERTO
DONADEL MIRCO

ULIAN ILARIA


28.7.08

SKY RACE MONTE CAVALLO


Per tutti gli amanti della corsa in montagna, segnaliamo il prossimo 14 Settembre la prima edizione della Sky Race del Monte Cavallo partenza ed arrivo presso il palaghiaccio di Piancavallo. Ormai il nostro gruppo ha dimostrato di amare questa disciplina e di sicuro ci saranno parecchi partecipanti anche a questa manifestazione! Maggiori dettagli al sito internet: http://www.montanaiaracing.it/skyrace/


26.7.08

PREMIAZIONE GRUPPO TRANSCIVETTA 2008


Le ns due donne hanno ricevuto il premio come 2° gruppo più numeroso:

1 targa riconoscimento dalla REGIONE VENETO
2 forme di formaggio (che distribuiremo nel run trail di mercoledì 30/07)

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 6

RACCONTI BY...LUCIANO MORANDIN



Carissimi ragazzi,
bellissimi, entusiasmanti e filosofici sono tutti i Vs racconti!
Io ho vissuto la mia 4° TRANSCIVETTA consecutiva con uno dei più grandi personaggi che conosco: Stefano RAMETTA conosciuto da tutti come il BAFFO!
Dopo il ritiro del PASSATORE (al 70°km) non aveva più corso e volevo trascinarlo con me a risentire quello spirito di benessere e divertimento che ti dà la corsa. Ha sofferto con tenacia, concentrazione e voglia di arrivare come solo lui sa fare ma quello che più conta è che alla fine ho rivisto il vecchio BAFFO pieno di esperienze di vita, di allegria, di compagnia. Una cosa così non l’aveva mai fatta, aveva fatto una sky-race sulle montagne varesini (si perché lui si è fatto 7h di camper per venire a fare questa corsa con me) ma tanta salita così in una sola volta non l’aveva mai vista. Ha colto tutto da questa gara, tutte le emozioni che avete descritto e raccontato le ho viste nei sui occhi nel suo modo di fare…diciamo che abbiamo ritrovato il BAFFO!!! Grazie BAFFO!!!
Io? Beh io mi diverto sempre e cosa volete di più dalla vita? Chiedetemi di indossare un paio di scarpe da corsa e io “quasi” sempre ci sono, mi piace troppo, mi piace troppo la vs compagnia e la vs armonia, i tempi sono tutti relativi godetevi sempre quello che fate!!!
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno partecipato dai runners agli accompagnatori, da chi aggiorna costantemente il blog e vi fa vivere tutto in diretta; arrivare secondi di gruppo (tra l’altro primi dei gruppi tesserati FIDAL) è una grande soddisfazione considerando le grosse difficoltà del percorso sia per gli atleti sia per chi ha voluto seguire la manifestazione!
Grazie siete stati tutti bravi dal primo all'ultimo, sono felice di essere il Presidente di questo gruppo genuino fatto di persone semplici, umili e piene di spirito.


Continuiamo così anche nei prossimi appuntamenti!
Luciano MORANDIN








25.7.08

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 5

RACCONTI BY...MICHELE RIVABEN E VALERIA ULIAN

MICHELE RIVABEN


L’avventura è iniziata ancora quest’inverno quando Alberto mi ha proposto di fare questa storica corsa a cui avevo già partecipato. All’inizio ero un po’ scettico ma poi mi ha convinto.La mia ultima.. diciamo gara.. è stata la maratona di Treviso perciò ero un po’ a digiuno di veri eventi domenicali ma nel frattempo ho continuato a correre in settimana.. e un po’ di scialpinismo , un pò di bici e di trekking mi hanno aiutato a non perdere troppo la forma; poi nell’ultimo mese ho intensificato, abbiamo fatto alcuni allenamenti specifici insieme che si sono rivelati davvero belli e divertenti e ci hanno regalato anche un po’ di avventura, panorami e nuovi sentieri e posti da scoprire delle ns super Prealpi; e tra salite, frontali, scivolate, rumori strani, lepri, lucciole sempre più veloce si è avvicinata la mitica trans.Domenica mattina: subito qualche problema di sveglia, arrivo da Alberto in ritardo e poi di corsa a Vittorio dove ci aspetta Danilo con cui condividiamo il viaggio.Arriviamo ad Agordo tutto sommato in buon orario, prendiamo il pettorale e via verso Listolade dove c’è ancora poca gente e dove troviamo persino un buon posto per la macchina; wow; scendo e “zac” subito l’aria fresca di montagna mi gioca uno scherzetto e mi dirigo così verso il bar del paese ;-). Poi preparativi, riscaldamento e sparo che vediamo da vicino e via! Partiti, l’emozione è fortissima ed è una cosa davvero originale e particolare condividerla con un amico; è in questi attimi che mi rendo davvero conto che si corre insieme, prima qualcosa di questo pareva sempre sfuggire ma ora lo percepisco bene. Tutto sembra tranquillo, quando in prossimità della capanna Trieste mi accorgo che qualcosa non và ..Qualcosa? direi molto o tutto! Il respiro si fa affannoso e le gambe sono scariche, proprio scariche , incredibile ma che succede…siamo appena partiti!! No no una delle mie crisi. Ahimè conosco bene il percorso per esserci stato molte volte a camminare e so cosa mi aspetta. Vorrei non saperlo, i posti che sono stupendi mi appaiono ora sotto aspetti che vanno dall’orco all’orso cattivo e le mini rampe sembrano di lunghezza astronomica. Alberto mi dà una grossa mano stando davanti a me qualche metro per darmi degli input, mi dice di stare tranquillo ma nella mia mente vedo orchi dovunque. Non posso mollare, anche il mal di fegato, bene ora mi manca solo la milza!... ed eccola qua sui falsopiani da correre ma avanti lo stesso. Corro, avanzo, cammino sul mio limite cercando di pensare a mini obiettivi. I tornanti del Vazzoler sembrano infiniti, il tetto del Tissi appare come un miraggio, la forcella col Negro un incubo lontano, gli strappi ripidi di sentiero mi sembrano l’inferno e più volte ho la tentazione di fermarmi, ma guardo avanti, vedo Alberto e non posso! Ai ristori non riesco a mangiare: credo vomiterei e quindi bevo soltanto. Solo le discese ripide del Tissi e del Coldai stranamente mi danno un mini sollievo dove provo a sfruttare il peso...la mia mente offuscata fa strani e lenti ragionamenti, chiamiamoli così: mi chiedo più volte se sto proprio male e intanto avanzo;...vedo cose, tante cose,...sassi, tanti sassi di fronte a me e sotto di me, persone contente, felici, in crisi, crampi, le giacche rosse del soccorso alpino, gente che guarda, che cammina, nebbia, mi sembra bellissima, la mia mente annebbiata è in perfetta sintonia! Un fotografo che mi chiede un sorriso (mi sarà costato almeno trenta battiti) :-) Alberto che si gira per dirmi qualcosa e cade per fortuna senza conseguenze... anche l’ultima stradina è durissima e poi finalmente un'ultima curva e appare il traguardo: non ci credo!!... E tutto diventa bello ( lo è per davvero), applausi, prati, sole. Gli ultimi metri e quelli subito dopo sono davvero speciali. Siamo arrivati e siamo contenti. E tutto si placa. Ora c’è calma, un po’ di rammarico per la sofferenza patita che presto svanisce e poi solo soddisfazione. Che altro dire? Che è uscito il sole, che ci siamo rilassati, abbiamo mangiato, oziato,..ecc.ecc.
E’ un’esperienza che merita per tanti motivi; un grazie al mio grande compagno di avventura Alberto per aver condiviso questa corsa e per avermi aiutato.


Un salutone a tutti. MICHELE


VALERIA ULIAN


Le emozioni non hanno prezzoper tutto il resto c’é mastercard! Questa é la frase che scelgo per raccontarvi in breve la mia Transcivetta. La mia gara é iniziata un anno fa quando, dopo 23 km e mezzo di emozioni indescrivibili, ho tagliato il traguardo per la prima volta ad Alleghe. Da allora ho sognato di arrivare all’appuntamento di quest’anno nelle mie migliori condizioni perché non so bene cosa, forse per onorarlo al meglio o forse nel tentativo di amplificare quell’incredibile stato di generale benessere che provo mentre corro libera nelle natura ed in particolare in montagna. E invece così non è stato.Un grosso problema alla caviglia sinistra mi ha impedito da subito di correre e successivamente anche di allenarmi in modo alternativo. E iniziato per me un calvario fatto di fisioterapisti (per fortuna i migliori!) con manipolazioni e trattamenti dolorosissimi che spesso mi hanno dato l’illusione di poter riprendere a correre. Quante volte ho provato con la speranza di non sentire più male, tante davvero!Da questa situazione ciò che é uscito più mal concio è stato senza dubbio il mio morale. Chi o cosa mi ha dato la forza di non arrendermi sono state tutte le persone che da allora ho incontrato e consapevolmente o no, mi hanno fatto crescere, mi hanno dato quella spinta che mi ha portato a non mollare mai, anche quando sembrava la cosa più logica da farsi, e quindi compiere questo mio piccolo miracolo di cui vi voglio raccontare. Domenica mi sono presentata alla partenza quale capitano della squadra di un certo Danilo De Conti (non so se lo conoscete!) finalmente al fianco di tutti i miei compagni di squadra che in quest’anno tanto mi hanno emozionata e commosso con le loro imprese dandomi la voglia di provarci ancora e di crederci. Della vera e propria gara le uniche cose che voglio farvi sapere sono di quanto il mio Angelo custode Danilo sia riuscito con la sua presenza a non farmi sentire mai sola nell’affrontare la FATICA del percorso come, del resto, ha sempre fatto in questi difficili mesi, Luciano, il nostro Presidentone che, come un fratello maggiore preoccupato ed impaziente, mi ha aspettata ad un paio di chilometri dal traguardo perché se sono qua a raccontarla é anche merito suo, di mio papà che anche se non mi dice niente so che é in pena per me quando soffro e certe emozioni che provo riesce a capirle e di mia sorella Ilaria e di Matteo che hanno voluto condividere con me questa mia piccola grande vittoria aspettandomi per tagliare il traguardo assieme incitandomi come uno fa con la propria squadra del cuore.Le emozioni non hanno prezzo per tutto il resto c’é mastercard! Forse adesso vi é tutto più chiaro.

24.7.08

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 4

ALCUNI RACCONTI BY.....

ALBERTO ZANIN-LUCA TONET-ANDREA FERRARO-DANILO DE CONTI
Alberto Zanin, il suo racconto arricchito di immagini e dati tecnici lo potete leggere al seguente indirizzo: http://albydicorsa.blogspot.com/
LUCA TONET
La Transcivetta…?!? Che gara spettacolare, che gruppo….
Tutto è iniziato qualche mese fa quando “mio padre adottivo” (Fabio) mi detto che quest’anno mi avrebbe abbandonato e avrebbe fatto la Transcivetta con il suo prode scudiero, non contento mi ha comunicato che avrebbe cercato per me un compagno. Dopo varie e.mail per sondare il terreno ha chiesto ad un certo Dario Zanin il quale, rimasto solo e con tutti gli altri atleti già occupati, ha detto di si. E’ iniziata così l’avventura. Tutto bene fino a quando verso fine giugno ho avuto una strana bronchite con febbre e gastrite che mi ha costretto a prendere antibiotici - forse doping – macchè la settimana dopo ero più fatto di prima, sembrava non mi fossi mai allenato.
Parlando con Dario ci siamo iscritti comunque anche se la mia, ma anche la sua condizione non erano ottimali. Neanche mentalmente eravamo a posto: ci siamo iscritti pagando due volte (per fortuna che gli avvocati del Mercuryus sono intervenuti ed i soldi sono stati recuperati).
Come al solito grande ritrovo pre-gara, con i saluti, gli auguri, gli incitamenti, le pacche sulla spalla e via partiti: Ho avuto un po’ di crisi lungo la salita al Vazzoler, Dario mi è stato vicino rassicurandomi a dovere, poi ho ripreso fiato lungo la piana dei Cavalli che mi ha permesso di fare la salita del Tissi con tranquillità; dopo una piccola sosta al rifugio ci siamo buttati giù per la ripidissima discesa guadagnando diverse posizioni; ultimo sforzo al Coldai e ancora grande discesa!!! Incredibile che durante le salite c’erano persone che ti incitavano e che ti davano forza, ma in particolare molte di queste persone dicevano forza Mercuryus, c’è forse un segreto?! Qualcosa di particolare in questa maglia?!?!
Ringrazio tutti ci vediamo alla prossima



ANDREA FERRARO


Prova.. prova... è acceso il microfono... allora...Devo dire che il percordo, il paesaggio e anche la difficoltà è semplicemente tutto strepitoso, fantastico, ci sono discese da buttarsi a capofitto, purtroppo sono corte e non lasciano spazio agli specialisti... vorrei pubblicamente scusarmi con Vanio, per avergli fatto fare una così magra figura, ammetto che non ero proprio allenato, ma gli prometto che l'anno prossimo dovrà lui farmi da fanalino di coda!!! faremo allenamenti specifici in alta quota oltre gli 8000 !!!! ci alleneremo trascinando slitte cariche di legname nella neve alta!!!....... ADRIANAAAAAAA!!!!

DANILO DE CONTI
Scrivo queste righe non tanto per raccontare nei particolari come è stata la mia “transcivetta”, lo lascio fare se ne avrà voglia (spero di si ) a Valeria che ha condiviso con me questa sempre particolare e al tempo stesso diversa esperienza, ma per delle considerazioni che mi sento di fare dopo aver letto il bel racconto di Ilaria.
In un suo passaggio lei dice: “Danilo De Conti, il ns. casco d'oro, l'uomo che sfida la montagna e vince sempre”.
Sono più di 25 anni che, prima di più per camminare ed arrampicare ora di più per correre, frequento la montagna (in particolare L’Alpago e le Dolomiti), ma mai mi sono permesso di sfidarla e mai lo farò. Non ho mai avuto la presunzione di avere le capacità per farlo e credo anche che nessuno dovrebbe farlo.
Sicuramente in questo ambiente molte volte ho sfidato me stesso le mie paure i miei limiti e ho cercato di migliorarmi e inteso cosi allora si posso dire che in alcune occasioni ho vinto, ma anche quando non è stato cosi mi è servito lo stesso per capire che bisogna anche accettarsi cosi semplicemente come si è e godere comunque del cammino che si sta facendo e non soltanto per la conquista di una vetta di un obbiettivo o per la totale realizzazione di un risultato prefissato.
Con questo vorrei invitarvi ad affrontare la montagna con enorme entusiasmo, ma anche con altrettanto timore e rispetto. Non facciamone mai solo una pura questione di performance e di prestazione sportiva. Anche quando partecipiamo a qualche gara come questa e si più concentrati su questi aspetti cerchiamo di usare possibilmente tutti i nostri sensi per assaporare al massimo tutto ciò che ci sta attorno. Proviamo prima di tutto ad amarla e se riusciamo a farlo allora ci sarà data la sensazione di sentirci vincitori e conquistatori perche questo sarà ciò che lei ci darà in cambio proprio per essersi sentita amata. Ma ricordiamoci che sarà sempre lei a decidere se lasciarsi vincere e conquistare oppure no.
Questo è solo un invito, queste sono solo mie considerazioni, conseguenza delle esperienze che io ho fatto poi ognuno faccia come meglio crede. Se qualcuna vuol dire qualcosa altro in proposito il dibattito è aperto.

Ciao a tutti e buone vacanze anche a chi va al mare sicuramente altrettanto bello e che anche per il quale vale quanto sopra.

Danilo.

23.7.08

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 3

Transcivetta by Fabio Ceol e Andrea Bolzan

FABIO
"Non ho mai affrontato con tanto entusiasmo le corse in montagna, preferisco di gran lunga i rettilinei delle maratone o delle mezze, ma questa volta mi sono lasciato convincere e ho provato a correre per sentieri e irte salite.E' stata un'esperienza fantastica che rifarei subito.La lunghezza del percorso (so già che sobbalzeranno sulla sedia gli amici delle ultratrail!), i paesaggi straordinari (non mi immagino nemmeno come sarebbero stati con il sole!), i rifugi come le cime di una tappa del tour de France con la gente che aumentava con l'avvicinarsi della punta, il "forza Mercuryus" che ormai si sente sempre più spesso da persone che non hai mai visto fino a quel momento (...e ti rendi conto di quanto stiamo diventando famosi e di come il blog è davvero stravisto dai nostri colleghi di corsa...), il percorso da dividere con il tuo compagno di gruppo con il quale puoi condividere incitamento, fatica, sofferenza e gioia incontenibile finale, la caduta e le ginocchia sanguinanti che rendono ancora più eroica l'impresa... rendono veramente MITICA questa corsa!!!Ancora oggi non riesco a piegare il ginocchio destro con facilità e le gambe e le spalle sono ancora un po' imballate di acido lattico ...ma non esiterei un attimo a ricorrere la Transcivetta domenica prossima!!!...e ovviamente un ringraziamento speciale va al mio fortissimo compagno di corsa Andrea!"




ANDREA

Inizio il racconto partendo da lontano: è febbraio quando comincia a frullarmi per la testa l’idea di fare quest’estate, alcune gare in montagna, cosa assolutamente nuova ed inedita per me. L’idea parte dal fatto che da qualche anno mi piacerebbe fare camminate/escursioni in montagna, ma per problemi di logistica famigliare, mi trovo impossibilitato. Ed ecco che le gare diventano un mezzo valido per esaudire questo mio desiderio.
Come compagno d’avventura trovo Fabio Ceol, con il quale mi trovo benissimo e mi sento molto simile a lui, anche lui novello nel settore montano, e quindi mi rendo conto subito che siamo perfettamente sulla stessa barca. Intanto comincio a pormi gli obiettivi in ordine d’importanza: divertirmi, godermi il panorama e il paesaggio circostante, e arrivare al traguardo. Quando poi viene fissata la data dell’ escursione sulla prima parte di gara, do subito la mia adesione, così almeno non parto proprio all’oscuro di tutto.
Nei giorni che precedono la gara il pensiero spesso va a quello che mi aspetta domenica, penso che in salita non sono proprio un fulmine e quindi sarò in difficoltà, ma gioco tutte le mie carte sulla discesa, credo di essere competitivo. Inoltre alterno continui aggiornamenti ai bollettini meteo, a telefonate a Fabio per capire come si sta preparando e quando ci troveremo sul posto di battaglia. Lui mi chiede preoccupato se mi sto allenando, ma rispondo che i miei allenamenti, a parte qualche serata di calcetto, sono fermi da maggio. Quindi nessuna velleità, anzi penso anche che potrei correre con una macchina fotografica in tasca per immortalare lo spettacolo circostante.
Arriva sabato e subito dopo pranzo carico la macchina di bagagli e poi via con tutta la famigliola in quel di Alleghe, giusto in tempo per sistemarci un po’, fare un giro in paese con immancabile visita ai negozi, una camminata sul lungo lago, così anche Alenia si diverte un po’ e viene subito ora di andare a cena su in zona arrivo con tutti i Mercurini presenti tra cui Stefano il nostro Baffo di Varese, che per la prima volta ho modo di conoscere, e devo dire che sia lui che sua moglie sono delle belle persone, mi hanno fatto una buonissima impressione. In compagnia di Roberto vado a vedere l’arco di arrivo, gli ultimi metri di gara e intanto piano piano la tensione cresce ma non si dicono queste cose….
Ed ecco domenica mattina: dopo la sveglia, colazione, bagno, ultima controllata allo zaino per vedere se c’è tutto, e si sale in autobus destinazione partenza Transcivetta.
Alla partenza ultime cose da sistemare, foto di gruppo di rito e attesa per i ragazzi che devono ancora arrivare. Non vedo Fabio, ma ormai tutti sono saliti verso lo start e decido di seguirli, quando mi vedo Fabio che mi viene incontro, mi dice che è salito da una stradina. Deve ancora attaccare il pettorale, cerca uno spillo per bloccare non so cosa, mette la crema per le irritazioni su un sacchettino ma è lampante che è agitato ed io lo seguo a ruota. Intanto provo a scaldarmi un po’ facendo una corsetta fino all’ammasso di gente: cavoli siamo quasi ultimi.
Pian piano saliamo e raggiungiamo gli altri del gruppo e subito c’è lo sparo: partiti!
All’inizio c’è tanta gente e si cammina, poi il gruppo comincia a sgranarsi e si può tentare qualche accenno di corsa. Controllando sempre la posizione del compagno, alterniamo con regolarità corsa e camminata veloce, raggiungiamo Fabio e Daniele, poi Fabrizio e Paolo, poi ancora Adelchi e Roberto ed eccoci al Vazzoler in perfetta condizione, ci sentiamo bene entrambi, ma il bello deve ancora venire e Fabio ancora non sa cosa gli aspetta.
Sul grande prato dove ci buttiamo in una pazza corsa, gli faccio vedere il Tissi lassù in alto e lui: “NOOOOO!!”
Il verticale sentiero è nuovo anche per me e comincio a far fatica, Fabio è sempre davanti, mi viene voglia di fermarmi per riposare, guardare il paesaggio e fare qualche foto, ma .…cavoli la macchinetta!! Proseguo perché siamo in gara e nessuno si ferma e anche se non ho particolari obiettivi, la competizione si sente! Arriviamo in cima e fa freddo ho i brividi. Beviamo qualche bicchiere di sali minerali e tè caldo, facciamo stratching con molta calma e si riparte. La discesa è molto tecnica e pericolosa. E pensare che credevo di fare la differenza, ed invece devo stare attento a dove metto i piedi, Fabio va giù molto meglio di me. Ad un certo punto sentiamo chiamare:”Fabiooooo”. E’ Adelchi che sta scendendo come un missile e in un attimo ci raggiunge, (ma solo perché abbiamo perso troppo tempo al ristoro….) ma va benissimo così. Finita la discesa faccio vedere a Fabio la forcella Col Negro che ci aspetta e lui di nuovo:”NOOOOOO”! Intanto sorpassiamo Adelchi e in prossimità della vetta scorgo tantissime persone arroccate lassù che ci aspettano e mi sento come un ciclista al GPM del Giro o del Tour. Foto di rito abbracciati e giù verso il lago e mentre scendo guardo le facce della gente che ci vede passare credo con ammirazione, tra le quali vedo una coppia di vicini di casa, anche loro appassionati di running, che urlano a squarciagola il loro tifo. Il tempo di avvicinarmi, battere “un cinque”, ammirare la bellezza del lago incastonato tra le rocce che si specchiano nelle sue acque (mannaggia la macchinetta fotografica...), e via di nuovo.
Ultimo ristoro al rifugio e penso dentro di me:”ormai è fatta, siamo degli eroi” e intanto Fabio è sempre lì davanti e di tanto in tanto mi ripete:”Dai che siamo forti, siamo grandi!”
Cominciamo l’ultima discesa e Adelchi ci ha di nuovo raggiunti e superati, e dopo poco ecco che l’imprevisto sempre in agguato esce allo scoperto. Vedo Fabio rotolare sul sentiero pieno di pietre e radici. Dice che gli è mancato l’appoggio ma va tutto bene anche se ha tutte e due le ginocchia sbucciate e doloranti, ma intanto anche Roberto ci ha presi e superati. Anche qui la discesa è tosta e le gambe cominciano a tremare per la fatica, non riesco a controllarle quindi è meglio non rischiare anche se però lì a pochi metri ci sono sempre Adelchi e Roberto. Poi mi sento chiamare: è Nicoletta la nostra fotoreporter pronta a riprenderci. Ma cosa ci fa ‘sta matta quassù a circa 3 km dal traguardo? Capisco che, in quanto a pazzia, non so chi si può salvare all’interno del gruppo.
Alzo la testa e vedo il traguardo piccolo piccolo e per arrivarci bisogna scendere lungo la pista da sci che è veramente pendente ma con gli sci a piedi (d’inverno chiaramente) non te ne rendi conto! Rallento un po’ perché faccio fatica a tenere un ritmo elevato e le gambe continuano a tremare, ma Fabio subito mi rimprovera:” Non andiamo a prendere Adelchi?” Qualche secondo e rispondo: via andiamo e aumento subito la falcata, ma anche loro sono fulmini in discesa. Ma stavolta dopo pochi metri ancora lui dice:”lasciamo stare dai, ho paura di cadere ancora”. Peccato, ma siamo GRANDI lo stesso, anzi GRANDISSIMI! Quindi intravedo in lontananza una macchia arancione con crapa pelata che risale la pista come i salmoni risalgono la corrente del fiume: è Luciano felice di vederci e noi ancora più di lui; il tempo di scambiare un velocissimo “cinque” e via perché ormai c’è solo la “Gloria” ad attenderci (…no no non è una sostenitrice ma è qualcosa che senti dentro e non sai come spiegare).
Ormai si intravede moltissima gente che applaude ai lati del percorso, e l’arco gonfiabile dell’arrivo.
L’emozione sale altissima così come la pelle d’oca; lo faccio presente a Fabio, lui sorride e non dice niente, probabilmente anche lui ha un nodo alla gola che gli impedisce di parlare.
Poco dopo ci prendiamo per mano come due bambini, e percorriamo gli ultimi metri in autentica balìa dell’emozione.
Tagliamo il traguardo comunque in buona condizione, non siamo proprio distrutti, energie ne abbiamo ancora. Vedo tutte le nostre sostenitrici applaudirci, in particolar modo Alenia che batte all’impazzata le sue piccole manine (scusate ma sono un po’ di parte), mi fa subito dimenticare la fatica e non posso far altro che regalarle un sorriso ed un bacio.
Ho vissuto una giornata indimenticabile, con tantissime emozioni che ti rimangono dentro ma che difficilmente riesci a trasmettere, se non le vivi in prima persona.
Voglio ringraziare Fabio che mi ha accompagnato in questa magnifica avventura, tutto il gruppo Mercuryus che mi ha permesso di parteciparvi, Nicoletta instancabile fotografa e sostenitrice, e tutte le fidanzate/mogli presenti alla manifestazione.
P.S. credo di essere già stato contagiato da questa nuova malattia per la montagna!!

22.7.08

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 2

TRANSCIVETTA BY.. FABIO D'ABRAMO E DANIELE DAL CIN

FABIO
Eccomi qui!! Per la seconda volta ho affrontato la Transcivetta, quest’anno ero in compagnia del neo Daniele Dal Cin che ha indossato per la prima volta in vita sua le scarpe da run lo scorso Febbraio e prima al massimo aveva affrontato qualche seduta in palestra e nulla di più.
La nostra preparazione non era neanche lontanamente adeguata ad un tipo di gara come questa, però ci abbiamo creduto tutti e due e con molta pazienza abbiamo affrontato qualche marcia in salita, qualche rampetta ogni tanto. Eccoci arrivati al 31 Maggio quando avevamo pensato di andare a fare un’escursione sul Coldai, quel giorno pioveva e Daniele aveva dolore al ginocchio per cui nulla, oramai eravamo li su e ci siamo iscritti, eravamo i primi! Scherzando un po’ con la signora dell’uff. turistico siamo riusciti a farci dare un numero di pettorale da top runners (2), almeno ci siamo detti verranno bene le foto!!!
Nelle ultime settimane io sono stato martoriato dalla fascite plantare a tutti e due i piedi ed ogni sera ghiaccio, creme ecc.ecc.. Nelle ultime due settimane ho fatto si e no 3 allenamenti e non tanto lunghi però alla fine io e Daniele ci siamo detti mah si dai ci divertiremo. Lo sapevamo benissimo di essere la coppia più in difficoltà di tutto il Mercuryus e a chi mi chiedeva del tempo che pensavo di fare ho sempre risposto che avrei messo firma per arrivare a fare il mio 4.13 segnato lo scorso anno in compagnia del grandissimo Luca Tonet ma sapevo che sarebbe stato impossibile in queste condizioni.
In compagnia della mia instancabile moglie e con Daniele raggiungiamo Alleghe sabato pomeriggio e ci uniamo al resto del gruppo, io un po’ teso il mio compagno d’avventure rilassato come se nulla fosse.
Alla spunta dei pettorali ci mettiamo in coda, ad un certo punto mi rendo conto che la nostra corsia con numeri dal 1 al 50 è liberissima allora ricordo….è vero oggi siamo dei top runners…
Guarda caso mi ritrovo allo start proprio vicino al mio compagno dello scorso anno, anche Luca è visibilmente preoccupato un po’ come me….invece Daniele, in relax totale! Se la ride con Adelchi,Dario e Roberto G.. Partiti!!! Subito foto e tifo dalla sorella di Claudia moglie di Andrea Moretton e poi ci sono Nicoletta e Nunzia e Margherita, le nostre magnifiche sostenitrici!
Io indico a Daniele quando è il momento di correre e quando camminare perché conosco bene il percorso. Veniamo passati dai vari Mercuryus. Ecco arriviamo al prato dopo il Vazoler…qualcuno fa da tappo e ci rallenta poi la vedo è lei l’inizio della salita ed escalmo…”ragazzi da qui inizia la Transcivetta”!!
Dura….durissima!! Daniele è sempre davanti a me che mi incita, “velocemente” arriviamo al Tissi e poi al Coldai, le gambe tremano in discesa, Daniele mi tiene le bacchette perché sono insicuro.
Troviamo la Nico…(grandiosa!!) oramai manca poco!!
Ecco sto correndo gli ultimi 3 km e poi il fattaccio che non ti aspetti! Un crampo al polpaccio e mi skianto a terra!! …disperazione!! Resto li per terra circa 3-4’, un concorrente di un’altra coppia e poi Daniele mi tirano in su la gamba. Mi rialzo, cammino un po’ e dopo inizio a correre con la paura che arrivi di nuovo il dolore….ecco il traguardo 4.08!!!! INCREDIBBBBILE!! Nonostante tutto ho migliorato il tempo…e Daniele??? Bhe se dopo pochi mesi va già così non oso immaginare dove può arrivare!! Lo ringrazio pubblicamente e gli faccio i migliori complimenti per lo spirito con cui ha affrontato questa avventura!! Spesso la voglia di arrivare supera qualsiasi acciacco fisico………..la corsa è sempre una sfida contro se stessi!!


____________________


DANIELE
Premetto che se sono qui a raccontare questa grandiosa esperienza è tutto merito di Fabio. Tant’è che quando ci siamo conosciuti mi ha subito parlato della sua passione per la corsa e mi disse che il gruppo sportivo era aperto a nuove iscrizioni…. Ma io pensavo:”questo ancora non mi conosce visto che io non amo molto il movimento e sicuramente deluderò le sue aspettative….”.
Invece eccomi quà, mi sono lasciato trasportare dalla passione per la corsa anche se sono pochi mesi che ho iniziato.
Qualche mese fa sempre lui il n°2 mi chiese se volevo partecipare alla 28^ edizione della Transcivetta e naturalmente io risposi si anche se non conoscevo ancora cosa mi aspettava.
Allora via agli allenamenti in preparazione alla gara e 3 settimane prima, con un gruppetto di persone del Mercuryus siamo andati sul luogo della fatidica Transcivetta e lì mi sono reso conto della difficoltà del percorso anche se paesaggisticamente parlando fantastico!
Eccoci arrivati alla vigilia della partenza con grande entusiasmo e ottimismo per l’evento; arrivammo ad Alleghe nel pomeriggio e già in quei momenti il capo squadra dava cenni di tensione mentre io continuavo a dirgli stai tranquillo e rilassati che dobbiamo divertirci.
20 luglio ’08 ore 6.20 del mattino sveglia a fatica visto che la notte non avevo riposato molto bene; colazione abbondante e di corsa in camera per prepararmi. 7.43 salita nell’autobus tutti insieme per raggiungere il punto di partenza a Listolade.
Li incontrai altri del gruppo che partecipavano e dopo alcune battute e foto, ci dirigemmo verso la consegna sacche e successivamente alla linea del via. In quel luogo si avvertiva una fortissima apprensione da parte di molti partecipanti.
Una volta partiti ecco che iniziano le prime raccomandazioni dell’esperto capo squadra :”mi raccomando non tirare troppo che è lunga, ora cammina, adesso corri ecc, ecc.…”
Sempre insieme al pari con i bastoncini da nordic-walking arrivammo al primo ristoro Rifugio Capanna Trieste; e via di nuovo spediti verso il mitico Rifugio Tissi passando prima per il Rifugio Vazzoler. Durante il percorso e soprattutto nell’ultimo tratto di salita prima di raggiungerlo sentivo la stanchezza avanzare e per fortuna che ero incodato e quindi potevo prendere fiato, nonché “riposare”; ma nello stesso tempo controllavo dietro che ci fosse Fabio e per fortuna era sempre presente subito dopo di me. Ma una volta raggiunto l’obiettivo Tissi tutto era più facile. La sosta li è stata breve perché c’era parecchio freddo!
Poi via in discesa con le bacchette sollevate e attento al mio compagno che non cadesse. Successivamente di nuovo una salita e anche l’ultima verso la Forcella Coldai. Da li in picchiata verso i piani di Pezzè nonché all’arrivo. Ad un certo punto quasi finita la discesa sento una vocina che mi chiamava allorché alzo lo sguardo e vedo la nostra foto reporter Nicoletta sempre pronta con la sua macchinetta fotografica ad immortalare i passanti Mercuryus e mi sono detto siamo finalmente in fase di arrivo!
Nel mentre degli ultimi chilometri il mio istruttore esperto cade perché colpito da un crampo improvviso al polpaccio e prontamente un ragazzo che era li lo ha aiutato a tirare il piede poi ho continuato io fintanto che si è ripreso. Ripartiti siamo arrivati al traguardo con un tempo di 4.08 EVVIVA!!!!!!
Non credevo a me stesso di avercela fatta, con ancora energie da spendere, visto che nei giorni prima della partenza sapevo che dovevo affrontare un percorso difficile per le mie possibilità.
E’ stata comunque un’esperienza indimenticabile e con tante emozioni che mi sono rimaste nel cuore e pronto a rifare nuovamente la prossima edizione.
Inoltre posso affermare di aver corso con lo spirito del divertimento, della serenità e tranquillità che mi auguro di aver trasmesso anche a Fabio.
Poi, che altro aggiungere del mio grande personal trainer che ha avuto moltissima pazienza fin dai primissimi allenamenti da 4-5km o anche meno; mi ha dato tantissime nozioni importanti sul percorso e soprattutto negli ultimi preparativi, ed infine ha saputo contagiarmi con la sua passione per la corsa….. GRAZIE DI CUORE!!!
Un grazie va anche a tutto il simpatico e numeroso gruppo Mercuryus perché mi ha accolto molto bene, al presidente Luciano che da lui non mancano mai consigli preziosi!
E che dire di Nicoletta la Fotografa ufficiale!!

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 2008

Da oggi pubblicheremo tutti i racconti dell'esperienza della 28^ edizione della Transcivetta:
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BY ILARIA ULIAN

Mentre preparavo il borsone giovedì sera, ero piena di dubbi e della solita preoccupazione che sempre mi accompagna prima di una gara che sento importante per me.
Pensavo alle previsioni del tempo, non entusiastiche, alla difficoltà del percorso se avete presente la discesa dal Tissi, a quanto poco sono portata a correre di mattina e in discesa.
E poi le parole di Luciano... "ti sei allenata poco rispetto all'anno scorso e anche Matteo... ma non avrete problemi". Solo che Luciano è sempre troppo ottimista per i miei gusti. Matteo sarà il mio compagno d'avventura per quest'anno.
Sono molto contenta di avere la possibilità di correre con lui, perché è fulminato come me e ci divertiremo di sicuro. Inoltre ha dimostrato più volte di sapere il fatto suo nella corsa e so che con i suoi 22 anni non avrà certo problemi a portare a casa questa esperienza.
Solo che ultimamente anche Matteo ha corso poco e ha fatto tanta festa... inoltre ha un fastidio al ginocchio che lo prende in discesa, che sembra passato... ma chi lo sa? Quindi mi chiedo se ce la faremo e come ne usciremo. Poi arriva venerdì e tra la frenesia della giornata lavorativa e gli ultimi preparativi, partiamo. Ad Alleghe è fresco e umido, chissà cosa ci riserva il meteo per questo week end.
Arrivano il Baffo e Nunzia ed è sempre bello rivederli e sentire le incredibili storie di Stefano che riesce a fare cose strepitose nella corsa e non solo, che io che ho 20 anni di meno mi posso soltanto sognare, ma che è sempre insoddisfatto... ogni volta dice che è l'ultima volta che corre, ma chi lo conosce, non ci crede più e non può far altro che prenderlo in giro.
Siamo tutti sfiniti e ce ne andiamo a dormire tra battute, risate e quant'altro. Siamo di nuovo in camera in 4: io, Luciano, Valeria e Matteo: spettacolo! Anche se manca il 5° cavaliere dell'apocalisse, Danilo De Conti, il ns. casco d'oro, l'uomo che sfida la montagna e vince sempre.
Sabato mattina mi sveglio con la gamba sinistra tutta "infastidiata", cerco di pensare che è solo il massaggio del Chiappi che giovedì mi ha demolito quadricipiti e polpacci "massaggiandomi" per mezz'ora. Ma non c'è tempo di pensare a questi problemi e per andare in paranoia... ci sono troppe cose da fare, da vedere e troppi amici con cui stare.
Prendiamo l'ovovia e ci ritroviamo ai Piani di Pezzè dove tutto è allestito e quasi pronto per la corsa di domani: ho ancora negli occhi le immagini dell'arrivo trionfale dell'anno scorso con Luciano, Valeria e Mauro. Quanta emozione. Chissà come andrà stavolta. Anche il Baffo è preoccupato: dice che non crede di riuscire a far stare lui e Luciano sotto le 3 ore e 30'!!!
Io non ci penso nemmeno al tempo da battere: voglio solo portare la pellaccia sana e salva a casa... mi viene in mente Vanio tutto triste con la caviglia gonfia l'anno scorso o il racconto dello "spetenà" che si è fatto la 6 rifugi con una caviglia come un pallone trascinandosi per non so quanti km. Io non ne sarei capace, sono una che si scoraggia in fretta.
Ma poi scaccio il pensiero e mi dico che non posso rovinarmi la giornata con queste paranoie e allora cerco di distrarmi concentrandomi sullo shopping(!) e sulle belle persone che mi circondano: arrivano Roberto e Manuela e poi Marika, Alenia e Andrea e naturalmente, Fabio, la Nico e Daniele e siamo davvero una bellissima e allegra compagnia alla sera alla Baita Scoiattolo a rimpinzarci delle specialità locali e il pensiero della gara di domani non mi sfiora nemmeno.
Peccato per i fuochi dal Tissi che purtroppo non si vedono perché c'è un nuvolone che copre la vetta della montagna. Ce ne torniamo ad Alleghe e ci salutiamo.
Io e Matteo facciamo 2 volte il giro del paese per smaltire la cena, ma so che domani spenderò tutto quello che ho fagocitato stasera. Ultimi preparativi, attacco il pettorale alla canotta e poi si chiudono le luci.
Ci siamo! Alle 6.15 Galeazzi con la telecronaca della vittoria olimpica di Antonio Rossi ci da la sveglia dal cellulare di Matteo. Solite imprecazioni e battute di rito e turni in bagno (causa agitazione pre-gara) e dopo un'abbondante colazione, andiamo in piazza a prendere il pullman... vediamo i Moretton. Spero proprio che vincano quest'anno. Per me sono eccezzionali e poi sono fratelli... io invece quest'anno non correrò con mia sorella e un pò mi dispiace. La Transcivetta con questa particolare formula a coppie, crea situazioni e emozioni indescrivibili, come quest'anno: io correrò con Matteo e Valeria con Danilo, che è lo zio di Matteo e si è creata questa divertente competizione tra noi 4 e chissà come finisce.
Arriviamo a Listolade e il cielo è imbronciato. Non guardo in sù perché la cima delle montagne è coperta di nuvole: mamma mia. Sono abbastanza rilassata: si ride e si scherza con gli altri, ci si prepara. Anche se non c'è il sole, non fa freddo come l'anno scorso ed è una buona cosa perché ho solo una canotta e dei pantaloncini corti, mentre Danilo e Valeria hanno tanto di zaino con k-way e un sacco di altre comodità a cui io e Matteo non abbiamo nemmeno pensato.
E si parte! No scherzi... più di 600 coppie lungo il serpentone di cemento che si snoda tra Listolade e Capanna TS. Luciano e il Baffo se ne vanno presto e diventano una macchia arancione lontana, ma va bene così. Loro se lo possono permettere.
L'unica mia preoccupazione ora è stare dietro a Danilo e la Valeria e cercare di non andare in affanno con il respiro. Matteo trotterella tranquillo davanti a me. Il sole fa capolino ogni tanto, ma meglio così perché sarebbe una difficoltà in più. Si corricchia e si cammina a buon ritmo in salita. I miei muscoli si staranno sicuramente chiedendo che cavolo gli faccio fare di mattina presto, ma non sembrano particolarmente contrariati al momento.
Perdiamo Danilo e Valeria alla Capanna TS, ma vediamo Fabio e Daniele lì davanti che avanzano in scioltezza con le loro bacchette. Presi loro... vediamo Adelchi e Roberto e li raggiungiamo e improvvisamente e senza mollare siamo al Vazzoler. Ripartiamo in 4 e
inizia il sottobosco che ti invita a corricchiare e presto anche questo lascia il passo allo sterrato a tornanti. Qualcuno mi chiede se molla sta salita... sorrido e scuoto la testa. Sotto il sole ho tutti i rivoli di sudore che scendono per il corpo... sono già stonfa e penso che se arrivo su al Tissi in queste condizioni, mi prendo la morte e mi tocca saltare il concerto dei Metallica di martedì... poi mi dico che se sto facendo la Transcivetta, posso benissimo prendermi la tachipirina e farmi il concerto dei Metallica con la febbre e anche con la peste bubbonica! Matteo mi chiede come va, se sono stanca e se deve rallentare... a volte tenta di uccidermi con qualche esalazione dovuta senz'altro all'emozione della gara! Ma io non rallento e non sono neanche particolarmente finita, riesco a stare dietro al grande Adelchi in salita!! Incredibile...
Intorno a me, tante schiene e scarpe e calzini di ogni colore e un sacco di gente che si ferma colta dai crampi. Arriviamo al grande prato verde... dove però le speranze si spengono quando vedi l'attacco della salita al Tissi. Però c'è coda, quindi il ritmo cala ed è un bene perché almeno riprendi un pò di fiato.
E su e su e senza mollare e gli ultimi metri sono davvero duri perché ti devi arrampicare e tanta gente si ferma ostruendo il passaggio, ma alla fine vediamo quel benedetto rifugio e so che una parte del peggio è andata. Un pezzetto di banana e qualche cubetto di cioccolato e un bel bicchiere di te caldo. Fortuna che non fa freddo... sono in un lago di sudore...
Non c'è tempo per molto altro. Roberto e Adelchi sono andati. Matteo con quelle gambe kilometriche è già a metà discesa: non ha paura di nulla! Mi urla di buttarmi e non avere timore... Io invece vengo giù con il freno a mano tirato e le gambe che tremano per lo sforzo e la tensione (penso a New York e mi dico che se mi spacco una gamba, non potrò mai andarci)... so che finisce sto schifo di tratto, quello che mi spaventa di più e resto calma. Faccio passare altri folli a cui magari ho dato merda in salita e ora mi presentano il conto in discesa e finalmente sono giù.
Faccio per correre perché c'è una bella parte in falso piano, quando sento che il polpaccio destro vuole crampare... rallento bruscamente. Impossibile... come la nota pubblicità del dentifricio, io posso dire "mai avuto crampi in vita mia" e invece, appena tento di allungare un pò in piano, il maledetto cerca di mordere. Matteo si accorge del problema e mi chiede se voglio fermarmi, ma non va ancora così male... anche se mi pare di vedermi già a farmi massaggiare la gamba dal poveretto come tanti sul percorso hanno dovuto fare con i loro compagni.
Attacchiamo la salita alla forcella Col Negro e la scena è emozionante: c'è un sacco di gente abbarbicata lassù che aspetta noi e ci sostiene con incitamenti e urla... forse c'è anche mia mamma lì e allora vado come in trance con questo nuovo obiettivo. Da bravo compagno Matteo si gira a guardare se sono tutta intera o se presento smorfie facciali premortem... ma ne ho ancora e in cima alla forcella la gente ci guarda tra l'ammirato e il perplesso: alcune facce sembrano voler dire "sei una grande", altre invece "non era meglio se rimanevi a dormire stamattina?". Io frugo con gli occhi in cerca di mia mamma... sarebbe la prima volta che mi vede in azione e mi piacerebbe poterle dimostrare che tutte le volte che mi ha portata a spasso per i monti, mi sono servite oggi. Non la vedo e passiamo oltre... spero mi aspetti al lago e allora cerco di raggiungerlo più in fretta che posso sempre con questi crampi latenti e il terrore che mi prendano in discesa.
Al lago arriviamo prima di quanto mi aspettassi, ma della Giovi (mia madre appunto) nessuna traccia. Facciamo l'ultima salita prima di scorgere il rifugio Coldai e ci fermiamo per la foto. Una veloce battuta con il fotografo e nemmeno il tempo di iniziare la discesa che mi si para davanti questa volpe dei monti! Resto incredula perché ha mantenuto la sua promessa e si è presentata all'appuntamento. La bacio e lei un pò sorpresa mi chiede dove sia Valeria. Le dico che l'abbiamo persa quasi subito ma che dovrebbe essere in arrivo. Mi dispiace doverla salutare, ma il traguardo chiama. Io e Matteo ci buttiamo giù per quella che è l'ultima discesa dal Coldai ai Piani di Pezzè che dura una vita. Ancora qualche tornante su un bel prato erboso e voliamo verso l'ultima foto che, come promesso, il pazzo di Matteo fa a braghe calate! Il sole spunta e spunta anche la ns. fotografa ufficiale: la Nico!
Imbocchiamo la pista da sci che ci porterà ai piani con il sorriso stampato in faccia, baciati dal sole. In lontananza scorgo altri 2 fans d'eccezione: mio papà e Miki (il mio bassotto) e allora non capisco più nulla! Corro e vado a baciare anche loro. Mi permetto di guardare il tempo sul cronometro: 3h43'... incredibile. Come ho fatto? E non sono nemmeno da buttare: le gambe mi reggono e ho ancora voglia di andare e dare battaglia alla salita e alla discesa.
Con Matteo però abbiamo deciso che non taglieremo il traguardo senza i ns. avversari per eccellenza. Quindi ci sdraiamo sul prato a 400 metri dal traguardo e aspettiamo.
Arrivano Fabio e Daniele e li applaudiamo... Daniele è stato bravissimo a fare una cosa del genere considerata la sua inesperienza.
Gli altri ancora non si vedono e cominciamo a preoccuparci. Così ripercorriamo 1 km a ritroso, con tutti gli altri finisher che ci guardano allibiti perché abbiamo ancora voglia di fare salita. E finalmente da una maledetta curva escono Valeria e casco d'oro! Li accogliamo festanti. L'emozione è veramente grande. Non abbiamo corso assieme, ma sono sempre stati nei ns. pensieri. Anche la Vale è stata martoriata dai crampi, ma non c'è tempo da perdere: adesso siamo tutti qui e possiamo lanciarci in picchiata al traguardo e completare la ns. impresa.
La 28a edizione della Transcivetta resterà per sempre uno degli eventi più belli ed emozionanti della mia esistenza.

21.7.08

28^ TRANSCIVETTA 2008 CRONACA

E’ difficile fare un commento a questa edizione della Transcivetta. Tutto sommato è andata benissimo, il meteo è stato favorevole, tutti hanno affrontato la propria fatica al meglio e con tanto impegno nonostante crampi, cadute, problemi di stomaco, storte ecc.ecc. Le 13 coppie hanno tagliato il traguardo e le sfide iniziali si sono trasformate in bellissimi gesti di altruismo che è una delle caratteristiche che contraddistingue il G.S. Mercuryus.
Facendo un po’ di cronaca, la mattina si è aperte all’insegna del buon umore mista a quella tensione che un po’ tutti cercavano di mascherare…Chi alloggiava ad Alleghe ha usufruito dell’autobus di linea per portarsi in zona partenza dove tutti gli atleti del gruppo si sono incontrati per le consuete foto di rito. Neanche il tempo di pensare a come affrontare la gara che subito si sente lo sparo del via…ecco una fiumana di gente (oltre 600 coppie) si muove ed inizia la salita che porta a Capanna Trieste, il cielo è nuvoloso però fa caldo!! Le coppie del Mercuryus si incontrano in alternanza lungo il percorso, in testa un solitario Vanio in giornata splendida, un po’ più indietro il compagno Andrea F., di sicuro i "cognonimi" Zanin non mollavano un attimo. Al traguardo il nostro Vanio si è portato nella zona sosta in attesa dell’arrivo del suo compagno Andrea, nel frattempo sfilavano Dario Zanin e Luca Tonet che tagliavano il traguardo conquistando il primato tra le coppie del Mercuryus.
La famosa “sfida nella sfida” tra le sorelle Ilaria e Valeria ha avuto un epilogo di alta sportività perché Valeria afflitta dai crampi fin dalle battute iniziali ha dovuto rallentare il suo ritmo mentre Ilaria e Matteo arrivati in zona traguardo sulle 4 ore hanno pensato bene di sostare attendendo l’arrivo di Valeria e Danilo per tagliare tutti insieme il traguardo. Complimenti per la bellissima sportività!
Segnaliamo nel post gara la lotteria con premi a sorteggio ed il nostro solito “fortunello” Fabio Ceol con Andrea Bolzan e Mazzolo Emanuele con Chilese Stefano sono stati premiati.

Un grandissimo ringraziamento a tutti gli accompagnatori, sostenitori ed amici del gruppo sportivo!!!!!

Il G.S.Mercuryus ha vinto il secondo premio per numero di partecipanti.

CLASSIFICA G.S.MERCURYUS:

Zanin Dario-Tonet Luca 3.03.18
Zanin Alberto-Rivaben Michele 3.13.05
Catelan Vanio-Ferraro Andrea 3.19.50
Morandin Luciano-Rametta Stefano 3.24.47
Martini Stefano-Pellizzari Giovanni 3.34.23
Guido Roberto-Bottega Adelchi 3.40.21
Ceol Fabio-Bolzan Andrea 3.41.10
Rossetto Paolo-Cirillo Fabrizio 3.56.38
D'Abramo Fabio-Dal Cin Daniele 4.08.28
Mazzolo Emanuele-Chilese Stefano 4.24.46
Ulian Ilaria-De Luca Matteo 4.26.38
Ulian Valeria-De Conti Danilo 4.26.38
Tomasi Diego-Cantoni Stefano 4.38.19
(De Zan Paolo 3.44.11)
















































17.7.08

28^ TRANSCIVETTA.....MANCA POCO!

Oramai ci siamo, è partita la macchina organizzativa del Mercuryus per la Transcivetta 2008. Ieri si è aggiunta la 13^ coppia formata da Emanuele Mazzolo con Stefano Chilese (nr 585), ovviamente un grosso in bocca al lupo anche a loro!
Qui sotto potrete leggere l'estratto del regolamento.
Per tutti i Mercuryni che arriveranno sabato in giornata, è stata organizzata una magnifica cena a base di Carboidrati e non solo........ ai Piani di Pezzè, zona Arrivo. Non resta che dare appuntamento a tutti a Listolade dove si respirerà un clima di gioia misto ad un pò di tensione che ci sta sempre prima di affrontare una gara in alta montagna!!
In bocca al lupo a tutti e forza Mercuryus!


15.7.08

28^ TRANSCIVETTA - LA CARICA DEI 24...+1

Ecco una breve presentazione delle coppie del G.S.Mercuryus iscritte alla 28^ edizione della Transcivetta.In tutto sono 12 coppie + Paolo De Zan che supporterà un amico del team Bobadilla.

Nr 2 - COPPIA D’ABRAMO FABIO-DAL CIN DANIELE
Coppia molto riflessiva e determinata: DANIELE il neo MERCURYUS e quindi l'inesperto, FABIO il veterano della corsa con una grossa forza mentale. Entrambi possono unire la forza fisica di uno con la forza mentale dell'altro! Una bella coesione che porterà entrambi a terminare una gran avventura!! Con i loro bastoncini non si tireranno indietro nelle irte salite e nelle tecniche discese!!

Nr 104 - COPPIA: ZANIN ALBERTO-RIVABEN MICHELE
Alberto Zanin new entry del G.S.Mercuryus ha già dimostrato di saper correre molto bene, del suo compagno sappiamo poco, probabilmente Michele Rivaben è l’asso nella manica di questa coppia. Da Alberto ci aspettiamo una prestazione ottima sappiamo che ha studiato nei dettagli la gara e la forma fisica per cui Mercuryni avvisati…occhio a questi due….!!!

Nr 121 - COPPIA GUIDO ROBERTO-BOTTEGA ADELCHI
Eccoli qua sempre sorridenti, sempre pronti, mai impauriti. Allenati e conoscono bene le loro capacità sapendo metterle in pratica. Lo zio Adelchi è un saggio, lui va.... cammina, corre, fatica, si diverte e non molla (belle doti), Roberto spinge e come se spinge! soprattutto in salita al run trail è sempre davanti ha grandi doti respiratorie (ragazzi fa sub...) e in alta quota serve molto!

Nr 165 - COPPIA CATELAN VANIO-FERRARO ANDREA
La definizione per questi due ragazzi è: Il Maestro e l'allievo...E' inutile nasconderlo ma questi due ce ne faranno vedere delle belle, sicuramente è una delle coppie di punta del Mercuryus nonchè fortemente candidata al primato della nostra specialissima classifica interna. Vanio il top runner in salita, Andrea il top runner in discesa cosa volete di più??Due montanari doc pronti a tutto e con molto entusiasmo Zanin vari...avvisati....

Nr 198 - COPPIA ROSSETTO PAOLO-CIRILLO FABRIZIO
I due amici si conoscono molto bene. Paolo Rossetto che da poco ha ripreso la sua attività in montagna ha già disputato il Raid delle Prealpi Trevigiane mentre Fabrizio Cirillo è da poco “in pista” dopo un lungo periodo di stop. Siamo certi che la loro grande esperienza li aiuterà ad affrontare al meglio questi 23,5 km e poi…è inutile nasconderlo questi due anche con poco allenamento vanno forte lo stesso!!!

Nr 218 - COPPIA TOMASI DIEGO-CANTONI STEFANO
Coppia assolutamente inedita infatti Diego e Stefano neanche si conoscono….Stefano Cantoni ha risposto ad una chiamata di Diego Tomasi che cercava un compagno per la Transcivetta ed eccoli pronti alla gara! Stefano appartiene al gruppo Maratonina Udinese ed è una vecchia conoscenza del nostro gruppo sportivo correrà molto volentieri per il Mercuryus così finalmente la sua faccia finirà sul nostro blog che tanto osserva! E’ un friulano doc e quindi molto tenace e determinato Diego invece esce da dei periodi fisici non ottimi ma ora si sente pronto all’avventura, per cui staremo a vedere…..

Nr 233 - COPPIA MARTINI STEFANO -PELLIZZARI GIOVANNI
Il nostro fisioterapista Stefano dopo le belle prestazioni dell’ULTRA TRAIL e della TRASPELMO è pronto per questa avventura con il suo amico PELLIZZARI. Sicuramente la loro tattica sarà camminata spinta e veloce in salita e corsa a balzi in discesa. Saranno in grado di stabilire lo stesso un gran tempo perché la loro condizione in montagna aumenta con il passare delle difficolta!

Nr 258 - COPPIA ZANIN DARIO-TONET LUCA
L’espertissimo Dario Zanin insieme al giovane Luca Tonet daranno filo da torcere a tutte le coppie del gruppo. I due che possiamo definire “pazzi scatenati” non godono di un ottima condizione fisica ma sanno correre bene sia in salita ma soprattutto in discesa per cui se vedete una macchia arancione avanzare a grandi falcate meglio tirarsi in parte!!

Nr 306 - COPPIA CEOL FABIO-BOLZAN ANDREA
Coppia che si avvicina per la prima volta ad una gara in montagna di una certa importanza: Andrea ha testato già un po’ il percorso ed ha mostrato grande ottimismo d'altronde è un atleta che sa cimentarsi in diversi sport senza mostrare cedimenti, Fabio anche se con qualche acciacco fisico sente molto la competizione ed ha una gran voglia di esibirsi e di scoprirsi e di provare a superare questa nuova sfida.

Nr 390 - COPPIA MORANDIN LUCIANO-RAMETTA STEFANO
Il Presidente ha scelto come compagno di squadra il più anziano (ma anche uno dei più forti..) del Mercuryus ovvero il nostro varesotto Stefano Rametta, reduce da una lunga serie di maratone almeno 6 dall’inizio dell’anno. Sono pronti ad affrontare le vette del Civetta e sicuramente a dispensare consigli a tutti i concorrenti del gruppo che troveranno lungo il percorso. Di sicuro si divertiranno, considerando che per loro la festa inizierà già da venerdì sera.

Nr 237 - COPPIA ULIAN ILARIA-DE LUCA MATTEO
Nr 330 - COPPIA ULIAN VALERIA-DE CONTI DANILO
La sfida nella sfida. E' già più di un mese che queste due coppie si sono lanciate la sfida: chi arriverà prima?
Le sorelle ULIAN dette anche RAMONDA stanno bene: Valeria esce da un periodo fisico che l'ha portata a saltare dal fisioterapista al dietologo cogliendo già dei buoni risultati. Ha una gran voglia di fare e di stare bene, la montagna è sempre stato il suo "pane". Con il buon DANILO reduce dall'ottima prestazione dell'ULTRA TRAIL possono davvero fare bene ed i suoi consigli saranno utili. Forse la distanza sarà un punto debole...ma è solo un piccolo dubbio.


Ilaria invece colta dalla paura di soffrire…soffrirà ma credetici sta davvero bene e come corre adesso non l'abbiamo mai vista e questa è una gran punto di forza soprattutto psicologico. Matteo è giovane, ha fisico, recupera velocemente ed ha una tale forza fisica che non se ne rende conto nemmeno lui e quindi non mollerà mai!! Le discese saranno un pò il loro punto debole ma basta concentrazione e grinta ragazzi!!Non vi preoccupate non ci saranno gomiti alti ma ci sarà solo voglia di far bene e di divertirsi quello che verrà ce lo gusteremo alla fine tutti sempre in ottima compagnia.

14.7.08

28 TRANSCIVETTA (20 LUGLIO 2008)



Partito il conto alla rovescia per questa 28^ edizione della Transcivetta gara a coppie che prenderà il via da Listolade alle ore 09.00 e da li inizierà l’ascesa verso Capanna Trieste, Rifugio Vazzoler, Rifugio Tissi, per poi scendere verso il Rifugio Coldai terminando i 23,5 km ai piani di Pezzè nel comune di Alleghe.Il G.S.Mercuryus al momento rappresenta il gruppo più numeroso con 12 coppie. Domani troverete una presentazione per ogni singola coppia sempre sulle pagine di questo blog!


ASCESA AL TISSI DA CAPANNA TRIESTE

13.7.08

LA CIMOLIANA


Nonostante le condizioni atmosferiche avverse, alcuni degli atleti del G.S.Mercuryus hanno partecipato alla marcia non competitiva "La Cimoliana", nel meraviglioso parco naturale delle Dolomiti Friulane.
6 i nostri equamente divisi nei tre percorsi, infatti 2 hanno affrontato la 6km, 2 i 14km e 2 sul percorso più impegnativo dei 28km.
Solo a tratti la pioggia ha disturbato un pò la manifestazione che come sempre resta tra le più belle della provincia di Pordenone.

12.7.08

7 Prova Coppa Pordenone - FONTANAFREDDA



Anche la penultima prova della Coppa Pordenone è andata in archivio. I nostri 11 atleti, si sono ben comportati in un pomeriggio afoso e minacciato da un temporale che poi non è arrivato. Il percorso di questa prima edizione nel circuito di Fontanafredda è francamente uno dei più monotoni della serie e rimpiangiamo se pur con tutte le sue difficoltà la prova di Stevenà sostituita quest'anno da Fontanafredda. Segnaliamo l'ottimo quinto posto del nostro Mauro Benotto in piena lotta per un posto nei primissimi della sua categoria, appuntamento il 10 Settembre in centro a Pordenone per l'ultima prova di coppa che definirà la classifica finale.