29.6.08

PANORAMICA DEL LAGO DI BARCIS


Dopo una sospensione di 5 anni, gli organizzatori hanno riproposto la marcia della Panoramica del Lago di Barcis, una splendida giornata ha accolto i numerosi partecipanti che si sono divisi nei 3 percorsi di 6-13-24 km.
Il G.S.Mercuryus si è presentato con una quindicina di atleti la maggior parte dei quali ha affrontato il tracciato più lungo che alla fine misurava 21,2 km. Il percorso molto bello, alternava tratti di asfalto a sentieri in mezzo al bosco dove il clima era decisamente più piacevole. Molto suggestivo il passaggio sopra la diga del lago da dove si poteva godere di un meraviglioso panorama. Organizzazione ottima ed alla fine una meritata coppa per il nostro gruppo, un dvd con la storia del lago ed un libro di poesie in lingua friulana.
L’appuntamento per la prossima domenica è ancora in Friuli esattamente a Polcenigo, altra splendida marcia nella provincia di Pordenone, qui si attraverserà il bellissimo parco di S.Floriano per arrivare poi alle sorgenti del Livenza, non mancate!



26.6.08

LAVAREDO ULTRATRAIL "IL RACCONTO"

LAVAREDO ULTRATRAIL
Domenica 22 giugno 2008 BY FRANZISKUS



Si parte sabato sera in camper.
Appuntamento alle 20.00 al casello di Vittorio Veneto sud con Mauro Benotto.
Naturalmente arrivo alle 20.25 per non smentire la mia fama di persona “puntuale”, ma per fortuna Mauro è in compagnia della sua splendida famiglia e l’attesa per lui è meno pesante.
Il viaggio, tra una ciacola e l’altra si svolge senza intoppi di traffico, cullati dalle dolomiti cadorine baciate dal tramonto ( e per noi che amiamo la montagna è sempre uno spettacolo pazzesco! ). Nel tragitto da Auronzo a Palus San Marco, luogo di partenza e arrivo della LUT ( lavaredo ultra trail ) troviamo in mezzo alla strada una fantastica femmina… di capriolo. Lasciamo che si sposti tranquillamente e percorriamo l’ultimo tratto con negli occhi un’altra immagine che questa avventura ci regalerà.
Arriviamo alle 22.00, giusto in tempo per ritirare pettorale e pacco gara. Poi parcheggiamo il camper vicino ai molti altri che ci hanno preceduto. La serata è tiepida. Ci sono diversi runners che chiacchierano allegramente nel cortile antistante la villa Gregoriana: si sta bene all’aria aperta a respirare il “bosco” sotto le stelle. Poi a nanna: domani sarà dura.

Sveglia alle 6.15. Il sole filtra tra gli alberi ed entra in mansarda. Le montagne attorno sono stupende: il Sorapis ci saluta circondato da un cielo terso di colore blu intenso. La giornata è magnifica e fa già caldo.

Metto l’acqua sul fornello per la mia dose di carboidrati mentre Mauro, che praticamente non fa colazione, entra in clima trail posizionando il pettorale sulla canotta del Mercuryus. Provo ad insistere, ma non ne vuole sapere di mangiare. Alla fine cede ad un cucchiaino di miele.
Io invece, senza ritegno, attacco il mio piatto di pasta all’olio d’oliva e “spazzolo” marmellata, yogurt e cereali. So che durante il trail farò fatica ad alimentarmi, quindi…

Alle 7.30 ci portiamo sul grande prato della villa dove è posta la partenza e ci apprestiamo alle operazioni di punzonatura. Ci siamo tutti. Il clima è di festa. C’è gente allegra, si chiacchiera, si ride, c’è chi si “stretcha” e ci sono i rituali delle foto ai quali non ci sottraiamo neanche Mauro ed io.
CHE SPETTACOLO!!!

In questi momenti mi sento benissimo, con una particolare energia dentro e capisco che sono fortunato perché potrò correre, camminare, faticare e quindi sentirmi vivo come non mai.
Manca poco. Scambio un “in bocca al lupo” e “buon divertimento” con Mauro perché faremo due gare con ritmi diversi, dato che lui è un top runners del mercuryus.
Alle 8.00 lo start, pigio il pulsante di avvio del mio computerino da polso e controllo che tutti i dati arrivino sul display: mi sentirò vivo come non mai, ma è confortante saperlo anche dal cardiofrequenzimetro, soprattutto nei momenti di grande fatica.

La salita a casera Maraia è tutta prato e bosco, non particolarmente impegnativa e piacevole. Si sale di quota e il panorama comincia a farsi grandioso. Al rifugio Città di Carpi siamo a 2100 mt e la vista a 360° è strepitosa nonostante qualche nube.
I 1000 mt di dislivello non si sentono sulle gambe, ma adesso ci sono 8 km di discesa su strada carrozzabile lungo la val d’Onge.
Provo a correre nella speranza che il collaterale del ginocchio sinistro non si faccia sentire. Così è e in 40’ mi ritrovo in val Marzon. Siamo nuovamente a poco più di 1100mt, quasi la sessa quota della partenza. Mi prendo un pezzo di barretta energetica e dopo poche centinaia di metri inizia la val di Cengia. Se ne sono andati 17 km.
Nel sottobosco si svolge la prima parte della salita in val di Cengia: la salita è impegnativa e i torrenti che scendono dall’alto si rivelano ristoratori e rinfrescanti. Nonostante mi possa dissetare con regolarità, la fatica aumenta progressivamente e non riesco a tenere un buon ritmo come nella prima salita. Salendo di quota la vegetazione folta lascia posto ai mughi e il sole comincia a “spingere” parecchio. L’effetto caldo è ancora più intenso sui ghiaioni che di tanto in tanto tagliano la montagna. Il guado di una cascata si trasforma in un punto ristoro per una 30 di runners e non posso rinunciare a dissetarmi nuovamente con quell’acqua fredda e … buonissima ( sembro Rainold Messner: altissima, purissima, freschissima, utilissima!!!). Si riparte, ancora fatica ma ormai i piani di Cengia sono li sopra: 2250 mt ( 1060 d+ ) e non è finita perché manca ancora la salita alla forcella Lavaredo. All’inizio dello stradino che sale in forcella mangio un po’ di neve e scambio due parole con gli addetti del soccorso alpino. Li ringrazio di essere li perché rendono un grande servizio a tutti quelli che vanno per montagne: grazie angeli discreti.

22 km. 2454mt. Forcella Lavaredo, punto più alto del trail.

Dopo una breve pausa e essermi regalato un 360° da favola, realizzo che mancano ancora 31km, ma scaccio via subito i cattivi pensieri e inizio la discesa della val de l’Arghena fino alla forcella di Mezzo, dall’altra parte delle tre Cime.
Dopo il paesaggio lunare della val d’Arghena si ritorna in mezzo al verde dei mughi nella discesa verso Misurina con qualche tratto un po’ esposto su roccette, dove a dire il vero mi diverto parecchio. Ma il divertimento lascia posto alla fatica e ad un evidente calo fisico all’altezza della Malga Rin Bianco. Qualche anima buona ha preparato dei bicchieri di plastica vicino alla fontana della malga e trangugio diversi decilitri d’acqua fresca.

Anche se ora ci sono 6 km di discesa non riesco proprio a correre e opto per passo deciso con la tecnica del nordic walking. Sono stanco e i 6 km sono lunghi. Vedo il lago li sotto. E’ vicino. Ci sono quasi quando nei pressi di una baita all’improvviso appare davanti a me Mauro. Mi comunica che ha deciso di fermarsi e che si sta riprendendo con un pasto ristoratore insieme a sua moglie e al piccolo erede Benotto.
In questo momento lo spirito di emulazione è fortissimo e vorrei ritirarmi, ma sono qui per una 53 km e intendo finirla. Mauro mi offre una banana ed è il momento più bello del trail, almeno dal punto di vista fisiologico. Non so che banana fosse, ma mi da nuova energie e percorro il lungo lago camminando forte e risparmiando un po’ di energie per la val Popena.

Mancano meno 17 km quando abbandono il lago di Misurina e la.. civiltà turistica. La salità per la forcella delle Pale di Misurina si rivela terribile. Il dislivello non è molto, mo il caldo ora è veramente intenso. Il ritmo è calato tantissimo. Il gps mi rivela che salgo a meno di 2 km/h, ma più di così non riesco proprio a spingere. Incontro diversi runners seduti ai bordi del sentiero e nessuno mi passa: è dura per tutti in questo momento. Continuo col mio passo lento. Non mi posso fermare: potrei non ripartire più. Penso che quando sarò sul prato della villa Gregoriana, seduto fuori dal camper sulla sedia da campeggio, con i piedi in ammollo in una bacinella di acqua fredda e con in mano la bottiglia fredda di succo di frutta alla pera, sarò l’uomo più felice del pianeta.
Con questa immagine nella mente salgo, salgo, cammino, non mi fermo, salgo ancora e arrivo in forcella.
Pausa. Siamo una decina di eroi che si sta riprendendo dalla fatica. Ultimo sforzo: la Val Popena e poi in salita verso l’omonima forcella. La visione dei ruderi del Rifugio Popena contrasta con la bellezza del panorama che si gode a 2214 mt. La salita è finita. Si scende, ma non è consolatorio. So che gli ultimi 11 km saranno durissimi per me. Per ora ci sono i ghiaioni e scopro con piacere che le gambe tengono ancora e mi diverto a saltare e scivolare sui sassi. Ancora un po’ di discesa tecnica e posso correre. Si va. La banana di Mauro mi ha dopato alla grande.

Si passa sotto il ponte del Rudavoi a 1700 mt. Da qui si scende fino a Somadida e poi a Palus San Marco. 10km ancora. Decido di alternare 1 km di nordic walking e 1 km di corsa blanda per darmi delle scadenze kilometriche e vincere la stanchezza mentale: camper, piedi in ammollo, succo di frutta è il ritornello di fondo nella mia testa. La foresta di Somadida è bellissima, ma in questo momento il paesaggio è l’ultimo dei miei pensieri. Corsa, nordic walking, corsa, nordic walking… Costeggiando l’Ansiei ad un certo punto sento il megafono che dall’altra parte del fiume, da Palus San Marco, saluta i concorrenti che stanno arrivando. Non mi faccio prendere dall’ansia e continuo: corsa, nordic walking, corsa… Manca poco. Intravedo la villa tra gli alberi. Ci siamo. Sono arrivato.
Passo sotto il gonfiabile dell’arrivo, c’è Mauro che mi incita: è una gran persona, mi ha aspettato all’arrivo, vero spirito mercuryus. Grazie anche a lui.

“Ritiro” il premio: mi siedo fuori dal camper sulla sedia da campeggio, con i piedi in ammollo in una bacinella di acqua fredda e con in mano la bottiglia di succo di frutta alla pera che ho prelevato dal frigo; sono l’uomo più felice del pianeta.

Franziskus
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Cronaca di un ritiro ...by MAURO BENOTTO

La mia avventura al Lavaredo UltraTrail è iniziata Sabato pomeriggio quando ho fatto i conti con "l'autosufficienza" . Già, il LUT è una gara in autosufficienza cioè senza ristori organizzati. Dicevano che lungo il percorso avremmo incontrato tanta acqua , ma nulla da mangiare; pertanto il Sabato ho fatto un salto in farmacia a prendere Polase in bustine e in un negozio specializzato di un amico a capire cosa potevo portarmi da mangiare ... maltodestine in gel ? barrette energetiche ? pane salame ed un goccio di vino ? ... Dopo una spiegazione dettagliata di mezz'ora su ogni singolo prodotto che ha in negozio il commesso/proprietario/amico mi guarda e dice : "In ogni caso due panini con prosciutto cotto, io, me li porterei ! "Sorrido apprezzando la sincerità e me ne esco con due barrette energetiche e tre pack di maltodestrine a lento rilascio con amminoacidi ramificati, vitamine, proteine e tutti gli ultimi ritrovati di tecnologia alimentare ... e la ferma volontà di fare un salto al supermercato a prendere pane e prosciutto !Il pomeriggio passa ovviamente velocissimo nei preparativi del mio nuovo borsone del G.S. Mercuryus ... canotta, maglia, crema solare, pantaloncini, dentifricio, mutande, orologio, un pile ( non si sa mai !) ... cosa ho dimenticato ? ... Ormai è tardi e Franziskus mi aspetta alle 20:00 !Qui inizia il viaggio ... alle 20:10 arriva Franco con il camper , saluto Paola e Niccolò e salgo per la prima volta su una casa mobile ... che emozione !Andiamo su tranquilli, un po' perché per oggi nessuno ci corre dietro, un po' perché il mezzo non permette grandi andature e tra una chiacchera e l'altra inizia a farsi buoi !Arriviamo alla Casa Gregoriana di Palus San Marco verso le 22:00 e prima di parcheggiare il camper riusciamo anche a ritirare i pettorali.La sera passa tranquilla, facciamo le ultime chiacchiere, studiamo il percorso per la milionesima volta e cerchiamo di allentare la tensione. Quando sono le 23:30 siamo già a letto !Ore 6:15 di Domenica 22 Giugno 2008 : suona la sveglia !Ci alziamo con calma, in fondo abbiamo già tutto pronto e siamo a 50 metri dalla linea di partenza !Franziskus si prepara la colazione ( ... e che colazione !) e non contento si mangia anche 150 g di pasta all'olio , io mi accontento di un succo all'ananas e fette biscottate con il miele ! Intorno a noi gli altri camperisti sono in fermento, chi mangia, chi si sta già vestendo, chi sta già correndo ... in zona partenza è un via vai di gente dell'organizzazione, di atleti ed accompagnatori e la tensione pre gara inizia a farsi sentire.Alle 7:45 chiudiamo il camper e ci avviamo ! Dietro l'arco della partenza gli atleti sono pronti allo sforzo, ma l'atmosfera non è così tesa ; a tre minuti dalla partenza siamo ancora sparsi sul prato le facce sono tutto sommato rilassate e non è rado vedere chi ride e scherza. Sinceramente io e Franziskus non siamo da meno e ci facciamo fare anche qualche foto. Quando lo speaker annuncia l'ultimo minuto qualcosa cambia, ci assembriamo tutti dietro la linea di partenza e si sentono gli ultimi consigli e incoraggiamenti ! "In bocca al lupo!" è l'ultima battuta che ci scambiamo noi Mercuryus, da qui faremo avventure solitarie ... o meglio è quelle che pensavamo in quel momento, i fatti poi ci hanno smentito !Corriamo tutti in gruppo per qualche centinaio di metri e faccio una gran fatica a prendere un ritmo in mezzo al plotone, ma non me ne preoccupo , in fondo la gara è lunga e partire forte non serve. In ogni caso supero un sacco di gente ed all'imbocco della prima salita continuo a corre superandone altri !Quando il gruppo di dirada inizio a camminare, mi sono imposto di non forzare il ritmo in nessun caso ! La stradina diventa sentiero ed iniziamo ad alzarci di quota, qualcosa non va ! Le pendenze non sono impossibili e le gambe mi dicono di correre, ma ogni volta che alzo l'andatura inizia a mancarmi il fiato , non mi era mai successo ! Non mi preoccupo troppo anche se sono infastidito, ma tutto sommato non stò andando male. Il caldo non è insopportabile, anche perché la quota inizia ad essere significativa siamo a 1900 m slm , ma si suda molto perciò prima dell'ora di gara inizio a bere sali (altra cosa che mi ero imposto ... bere molto !). Superata quota 2000 il bosco di dirada ed iniziano gli scenari spettacolari delle nostre Dolomiti sotto un cielo azzurro-azzurro come si apprezza solo in montagna! Ci sono delle nubi sparse sopra le vette, ma rendono il panorama molto più verosimile e variegato, per nulla minaccioso !Arrivati al rifugio Città di Carpi (1h 20' circa di gara) mi fermo un attimo, non sto bene , mi manca il fiato ogni volta che alzo il ritmo, ma non posso certo dire di stare male, le gambe girerebbero decisamente di più ! Non mi siedo, ma mangio al volo mezzo paninetto al prosciutto e mi bevo il "gel super tecnologico" . Quando mi butto in discesa prendo il ritmo non forsennato di altri tre atleti e mentre scendo ho nuovamente la sensazione di qualcosa che non va ; non forzo l'andatura scendendo solo per inerzia e tirato giù dalla gravità, ma faccio una strana fatica, mi manca il fiato e pur non avendo il cardiofrequenzimetro so benissimo che il cuore batte "troppo" veloce !I tre allungano inesorabilmente ! Cerco di capire cosa c'è che non va dando fondo a tutta l'esperienza di anni di corse e verso metà della discesa una sensazione conosciuta inizia a farsi largo ... necessito di un bagno ! Ovviamente essendo un trail e in autosifficienza non posso certo sperare in un ristoro con latrina, perciò prima dell'inizio della seconda salita trovo un posticino un po' nascosto e ... scarico ! Quando riparto sono rinato ... ! Attacco la seconda salita (sentiero 107 , 16 KM e 2h di gara ) con un piglio decisamente diverso, non tanto in velocità ( mi sono imposto di non forzare MAI ! ) quanto in voglia di correre ! Mangio l'altro mezzo panino e ancora un po' di gel ed decido di fare tutta la salita con una borraccia in mano per poter bere pochi sorsi, ma molto spesso ! Non vado male, cammino, ma supero un paio di concorrenti nei primi tratti e mi aggrego ad un gruppetto trainato da una donna. Lei va su come una trattore e noi sei dietro mentre il sentiero inizia ad arrampicarsi sulla valle diventando sempre più pendente. Attorno alla metà della salita mi riprende quella strana fatica di respirazione, forse la quota, forse ho caricato troppo o non mi sono alimentato bene prima della gara , fatto sta che nella salita ho ripreso i tre compagni di discesa e quando il gruppetto di ferma ad una fonte io tiro dritto e proseguo con il mio passo ! Nuovamente superata quota 2000 il panorama diventa mozzafiato ... letteralmente. Il sentiero diventa una scaletta , si inerpica in tornanti sempre più stretti verso l'alto, ma non si riesce a vedere dove finisce. Il mio passo rallenta ed adesso sono decisamente stanco , anche le gambe iniziano a dare segni di stanchezza, ma mi portano sempre più su ubbidienti alla volontà di andare avanti. Quando finisce la salita dura siamo a 2250 metri di quota sul sentiero che porta dal Pian di Cengia in forcella Lavaredo a 2400 circa, una salita corribilissima ... ma qui inizia il vero "dramma" ... ( che enfasi ! ) . Sono stanco è innegabile, ma non più di cento altre volte, sono presente a me stesso e lo spirito sarebbe anche buono ... se solo riuscissi a correre. Vorrei correre e le gambe sembrano sopportarlo, ma non riesco ad ossigenare, mi manca il fiato ! Arrivo in forcella con un unico pensiero : "A Misurina mi fermo !" ... in realtà il pensiero era un po' più articolato ... più o meno recitava : "Adesso mi fermo !!! NO NO NO ! Tieni duro ! Almeno arriva a Misurina che ci sono Paola (moglie) e Niccolò (figlio) che ti stanno aspettando ... e ti riportano in macchina al traguardo !!!! Speriamo che Paola non sia troppo preoccupata, sono almeno 1ora in ritardo rispetto alla tabella di marcia !!!! Chi se ne frega della tabella !!! ... stai soffrendo come non mai !!! FERMATI ! NO NO NO!! ... " ed avanti così anche nel bellissimo sentiero a nord delle Tre Cime !!! Che spettacolo ! ... che panorama ! ... che belle le montagne ! in ogni caso non sono riuscito a correre per più di 50 metri consecutivi neanche in quel tratto praticamente in pianura ... al terzo tentativo ci ho rinunciato ed ho solo camminato !La discesa verso Misurina è stata una lunga agonia, ho continuato a bere senza riuscire però a mangiare nulla. Arrivato alla Malga Rin Bianco ho ritrovato uno dei tre con i quali avevo iniziato la prima discesa e con lui mi sono distratto un po' chiacchierando e commentando la bellezza del percorso.Quando sono arrivato all'Albergo Miralago (34km e 5h e 44 minuti) ed ho visto Paola e Niccolò mi sono rincuorato ed ho abbandonato, per la prima volta, una competizione podistica senza vedere il traguardo.Ma dov'era Franziskus il "nordic-walker" ? Secondo un calcolo molto approssimativo non avrebbe dovuto essere molto indietro e visto che Paola e gli altri amici stavano ancora mangiando mi sono fermato ad aspettarlo. In effetti non abbiamo aspettato molto che dalla curva e sbucato un uomo in arancio-nero con i bastoncini ed un passo invidiabile ... almeno per me ! Si è fermato, ha mangiato qualcosa, ci ha salutato ... e via ... ! Con il suo passo spedito ed una volontà di ferro ! Ammetto di averlo guardato con un po' di rammarico, ma ormai avevo preso la mia decisione ! Quando un oretta dopo siamo ripartiti da Misurina ero molto contrastato tra l'amarezza di essermi ritirato e la gioiosa tranquillità di stare con Paola e Niccolò !Ovviamente siamo ritornati a Palus San Marco a riprendere le mie cose dal camper di Franziskus ... ed altrettanto ovviamente siamo rimarsti a guardare gli arrivi in attesa del nostro unico Mercuryus rimasto in gara !La stanchezza e la soddisfazione di quegli atleti che tagliavano il traguardo incitati negli ultimi metri da un pubblico caloroso e uno speaker davvero bravo a chiamarli tutti per nome erano palpabili ... E con queste immagini negl'occhi e queste emozioni nel cuore mi sono detto che l'anno prossimo ci voglio riprovare...perché anche un ritiro è una buona scusa per non fermarmi !!!!

Sinceramente vostroMauro

25.6.08

INSIEME CON........

.............. ILARIA ULIAN

Notizie personali in generale:
Cardenza, o cassone senza ruote. Queste sono le immagini che mi sovvengono se penso a me e alla corsa in particolare, in questo momento. Oriunda sacilese, ma trapiantata con piacere in quel di Orsago, quando ci sono venuta ad abitare non sapevo che avrei finito col legarmi a questa zona quasi indissolubilmente.
Quest’anno sono 34….. (OGGI 25 GIUGNO)!, ma devo dire che non me li sento proprio a volte, soprattutto mentalmente e so che alcuni di Voi annuiranno a questa affermazione.
Bassa e panciuta, lenta come una lumaca, nata con i pantaloni, sempre nera come la notte, faccio di tutto per rendere la vita impossibile ad amici e conoscenti (in modo simpatico spero!) e a volte ci riesco pure!
Sono iraconda e sempre scontenta dei giri che mi fanno fare durante l’allenamento del mercoledì, ma se volete farmi tacere e rendermi felice, portatemi tra le verdi colline di Villa e Stevenà e correrò senza dare fastidio a nessuno.
Avendo studiato per qualche anno in quel di Oxford, ho pure un linguaggio molto colorito, che mi contraddistingue in ogni situazione, però non vi spaventate: abbaio, ma non mordo!

Come è arrivata la passione per la corsa?
La corsa è sempre stata presente nella mia vita. Ho ancora il ricordo dei giochi della gioventù regionali di corsa campestre delle medie… mi ci mandarono perché una mia compagna era malata… ma quanta fatica e poi tutto quel fango, poi nulla se non educazione fisica a scuola…
Poi qualche corsa intorno allo stadio di Sacile con mia sorella che si preparava per Treviso, ma io non capivo ancora la passione che rasenta la malattia per questo sport.
Il mito è ormai leggenda: mia sorella Ramonda Jr. mi portò per scherzo a fare la Marcia dei Castelli di Orsago nel 2006. Prima correvo al massimo 20 minuti sul tapis roulant in palestra e poi dovevano rianimarmi. Invece quel giorno della marcia corsi per 13 km senza mai fermarmi ed arrivai sulle mie gambe. E da lì è proprio il caso di dire che non mi sono più fermata.
Ovviamente poi l’incontro con Luciano e i Mercuryus mi ha folgorata definitivamente e in tutti i sensi.

Il ricordo della prima gara:
Vittoria Alata 2007… la sensazione è quella del giorno degli esami… non ti senti mai preparato a sufficienza… però che esperienza! Quanta emozione e soprattutto che bambola alla fine della corsa!!!

L’Evento più emozionante?
Sarò scontata, ma ovviamente la 100 Km del Sahara. Ho ricevuto il video e le foto della corsa proprio in questi giorni e nemmeno tutto il blog del Mercuryus potrebbe bastare a descrivere l’esperienza. Una gara che però ricordo con particolare affetto è la mezza maratona di Udine (anche se non ho visto il cavalcavia!) che ho corso con il mio amico e compagno di squadra Jani e che è stata speciale per un sacco di motivi: dal diluvio universale, al fatto che dividere un’esperienza del genere con tanti amici è fantastico e ti lascia una gran bella sensazione.
In realtà tutte le corse fatte insieme ai Mercuryus sono da ricordare, se non altro per le cialtronate che riusciamo a dire e a fare: strani giochi con la bottiglia l’anno scorso a Cordenons, sproloqui di qualsiasi tipo, coglionamenti a tutti i componenti del gruppo e non solo… !!

Noie fisiche?
Piede di porco, stinco di maiale, gamba di legno, calcoli renali, bave alla bocca… nominatemi una parte del corpo che possa fare male e io vi dirò che prima o poi, ne ho sofferto.
Ultimamente ho una fastidiosa contrattura che non mi molla la gamba sinistra e mi ha meritato il nomignolo di “gamba di legno” o “moglie di Geppetto”… per il resto, a parte la paralisi all’arrivo di una qualsiasi corsa e le onnipresenti bambole che mi devo sempre portare in giro, tutto bene.

Momento attuale?
Se non fosse per il lavoro, tutto bene. Attendo l’estate con trepidazione… non se ne può più di questo clima di m… montagna!

Progetti futuri?
Trancivetta con quel folgorato di Matteo.
New York Marathon con Luciano e Valeria, Fabio, Nicoletta, Daniele. Finalmente metterò piede negli Stati Uniti!!
Varie ed eventuali senza grandi aspirazioni, ma con l’intento di divertirmi e stare in compagnia.

Mercuryus…..un pensiero:
Se penso che sarei potuta finire con un altro gruppo sportivo (chissà quale!??) perdendomi lo spasso e le esperienze che ho potuto vivere grazie a questa banda di disperati, mi viene tristezza! Ma per fortuna non è andata così.
Mercuryus per me vuol dire famiglia e non potrei mai rinunciarci! Merito delle presidenze in primo luogo e di chi come il Dott./Ing./Avv. Roberto Zuccaro “lavora” nell’ombra. Bravi!

Altro: ringraziamenti e qualsiasi altra cosa che vorresti dire:
Ringrazio tutti i miei compagni/e di squadra per l’incoraggiamento, i consigli ed il divertimento. Siete tutti meravigliosi e c’è sempre da imparare da ognuno di Voi.
In particolare saluto i miei parenti acquisiti di Osigo, che sono sempre pronti a sostenermi e a incitarmi con lodi ed encomi nei momenti più difficili… vero cardenze??





22.6.08

LAVAREDO ULTRA TRAIL

Dura anzi durissima, questo è il primo commento a caldo dei nostri due atleti stremati. Giornata caldissima e percorso decisamente impegnativo in particolare per quanto riguarda le prime due salite. Alla fine il nostro Mauro Benotto ha dovuto alzare "bandiera bianca" e lasciare anzitempo la gara ritirandosi al 36 Km (lago di Misurina) a causa di una non perfetta forma fisica. Franziskus Vendrame il nostro specialista (maestro) del Nordic Walking ha chiuso i 53 km di questa splendida ultra trail in 9 ore e mezzo ed al traguardo era decisamente provato ma molto soddisfatto per avercela fatta.

ROBERTO & SABRINA

Sabato 21 Giugno è iniziata una bellissima ed interminabile avventura dei coniugi Roberto e Sabrina Zuccaro ai novelli sposi che sono stati festeggiati da alcuni componenti del G.S.Mercuryus vanno i nostri auguri sinceri!

20.6.08

LAVAREDO ULTRA TRAIL



Poche ore ci dividono da questa magnifica manifestazione. Domenica alle ore 08.00 prenderà il via la Lavaredo Ultra Trail, 53 km di emozioni e panorami indimenticabili. Il G.S.Mercuryus si affida ai nostri due porta colori Mauro Benotto e Franziskus Vendrame, reduci poche settimane fà della Prealpi Ultra Trail. I nostri due atleti si sentono pronti ad affrontare l'ennesima fatica e faranno tesoro di tutta l'esperienza che hanno acquisito nella gara precedente. Non resta che rivolgere ai nostri due un grandissimo "in bocca al lupo" !!!!!!



0,0 Palus San Marco Villa Gregoriana
3,7 Casera Maraia
8,0 Rifugio Città di Carpi
16,0 Val Marzon
20,7 Piancavallo
22,0 Forcella Lavaredo
25,5 Forcella Col di Mezzo
30,0 Malga Rin Bianco
34,0 Camping Misurina
36,3 Malga Misurina
40,0 Forcella Popena
42,8 Torrente Rudavoi
51,3 Somadida Ponte degli alberi
53,0 Palus San Marco Villa Gregoriana
Lunghezza totale: 53 km circaDislivello totale: 3.300 m circa

18.6.08

ROBERTO & SABRINA SPOSI !!!

ADESSO TOCCA A ME....VE "LO FACCIO VEDERE" IO .......!!!!!!!!!



ACCIDENTI!!! "CHE BEL....." TIPO, QUASI QUASI............



ALLORA SABRY....CI SPOSIAMO??????

.....SCUSA DICEVI...?????


.......E VISSERO FELICI & CONTENTI......

TANTI TANTI AUGURI DAL G.S.MERCURYUS



Roberto Zuccaro & Sabrina Dario sposi sabato 21.06.2008

17.6.08

INSIEME CON........

........MATTEO DE LUCA

LA MIA PRIMA MARATONA

Tutto è iniziato per scherzo. Ho ricevuto un sms dal PRESIDENTE il 5 di aprile in cui si diceva che le sorelle ULIAN mi sfidavano alla maratona notturna di JESOLO di sabato 7 giugno. Non potevo rinunciare a questa sfida!! Nella mia testa è scattata subito una molla ed insieme ad essa la voglia di provare questa nuova avventura. Avevo più di un mese per prepararmi!! Avanti quindi con allenamenti lunghi e pesanti (per fortuna avevo già nelle gambe gli allenamenti del calcio…che è la mia prima passione!!!) e grazie anche ai consigli dei runners del MERCURYUS la mia convinzione di portarla a termine era sempre più grande. L’adrenalina iniziava pian piano a salire con l’avvicinarsi della partenza ed io non vedevo l’ora di cimentarmi in questa nuova esperienza. Resto del parere che siano sensazioni da provare in prima persona perché solo raccontarle e descriverle non rende l’idea. Per quanto riguarda la gara vera e propria posso dire che arrivare alla soglia dei 30km vedendo ancora le gambe girare bene come durante i primi, mi ha dato un’ulteriore stimolo a terminare la gara con un buon tempo. Tutti i dubbi tutte le paure svanite!!!
Come se non bastasse, ad incentivare il tutto avevo al seguito degli amici improvvisati ciclisti che mi incitavano sempre più col passare dei km. La distanza diminuiva inversamente all’incitamento, i brividi incominciavano a correre lungo tutto il corpo, scorrevo gli avversari uno dopo l’altro…che sensazione. Non riesco a credere di essere arrivato al 42km e quella desiderata impresa cominciava a prender corpo. E’ stata davvero una grande emozione!!!
Fare una maratona è un qualcosa di stupendo che ti lascia quella strana voglia…non te ne basta una ne vorresti fare una seconda subito!!Per ultima cosa, ma non meno importante, voglio dedicare queste righe a VALERIA, ILARIA, LUCIANO MICHELE VALENTINA e DANILO che con il loro entusiasmo, professionalità, il loro aiuto morale e fisico, i loro suggerimenti hanno contribuito alla realizzazione di questo mio sogno meraviglioso diventando per me dei punti di riferimento insostituibili; non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza!!!

Matteo De Luca

15.6.08

CRONOSCALATA FREGONA-CADOLTEN

Sonego-Briglia-Drio Vizza-S.Antonio- S.Floriano-Cadolten una strada bellissima di 6,5 km luogo della Cronoscalata che ogni anno viene organizzata in maniera splendida dall'Atletica Vittorio Veneto.


Come ci mostra l'immagine a destra, la gara si è aperta con la
marcia non competitiva alla quale hanno partecipato una trentina
di persone. Alle ore 09.00 è scattato il via della prima concorrente
ad aprire l'edizione 2008 di questa corsa in montagna. In tutto gli
iscritti erano 150, 11 dei quali appartententi al Mercuryus.

Molti reduci dell'Ultratrail delle Prealpi Trevigiane si sono ritrovati per l'ennesima sfida in salita, alla fine l'ha spuntata Vanio che ha sempre un ottimo feeling con questa manifestazione. Al traguardo tutti felici e con la bocca piena grazie all'ottima pizza che accoglie tutti gli atleti!

Rivolgiamo un ringraziamento particolare agli organizzatori ed a tutti coloro che hanno avuto parole di apprezzamento per il blog del nostro gruppo sportivo.

CLASSIFICA G.S.MERCURYUS

Catelan Vanio 47.10
Zanin Dario 47.31
Zanin Alberto 48.50
Ferraro Andrea 51.05
Gallina Luciano 52.58
Tomasi Diego 53.31
Rossetto Paolo 56.52
Della Libera Gianni 59.22
Dal Cin Daniele 1.01
Regini Marco 1.06
D'Abramo Fabio 1.07
Ulian Ilaria n.p.

10 MIGLIA DEL MONTELLO


In una fresca serata, è andata di scena la quarta edizione delle 10 miglia del montello, gara su strada che parte da Giavera del Montello ed arriva a Montebelluna.
Quasi in 500 hanno partecipato a questa edizione, il G.S.Mercuryus era rappresentato da 4 atleti, tutti molto contenti della propria prestazione e delle condizioni atmosferiche ideali per la corsa.
In 3 hanno percorso tutti i 16 km insieme e solo nel finale c'è stato l'allungo del nostro Dario Zanin, non curante evidentemente che il giorno successivo avrebbe partecipato alla Cronoscalata Fregona - Cadolten. Ottima prova anche della nostra porta colori "rosa" Alessia Comello che ha chiuso la propria fatica con un ottimo 1.20.40.
CLASSIFICA G.S.MERCURYUS
ZANIN DARIO 1.09.53
CEOL FABIO 1.10.18
TOMASELLA ROBERTO 1.10.18
COMELLO ALESSIA 1.20.40

13.6.08

10 MIGLIA DEL MONTELLO


Sabato 14 Giugno alle ore 19.00 prenderà il via la quarta edizione delle 10 Miglia del Montello gara su strada di 16.090 Km che attraverserà i comuni di Giavera del Montello, Volpago del Montello e Montebelluna.

PARTECIPANTI G.S.MERCURYUS

Comello Alessia
Tomasella Roberto
Ceol Fabio

12.6.08

CRONOSCALATA FREGONA CADOLTEN


Saranno 11 gli atleti a prendere parte alla cronoscalata Fregona Cadolten in programma domenica 15 Giugno. Alle ore 08.30 ci sarà il via della marcia non competitiva alla quale sono invitati tutti i sostenitori ed amici del Mercuryus.
Dalle ore 09.00 prenderà il via il primo concorrente e di seguito uno ogni 30''
L'appuntamento è per tutti alle ore 08.00 in località Sonego, nella speranza che il meteo ci assista.
ATLETI G.S.MERCURYUS ISCRITTI:

D'ABRAMO FABIO
ZANIN ALBERTO
DAL CIN DANIELE
ZANIN DARIO
ULIAN ILARIA
DELLA LIBERA GIANNI
CATELAN VANIO
TOMASI DIEGO
FERRARO ANDREA
REGINI MARCO
ROSSETTO PAOLO

10.6.08

INSIEME CON......

......MARCO REGINI (REJIO)



Notizie personali in generale
Sono nato a Formia (LT) il 3/9/1968
Sono toscano e precisamente dell’Isola d’Elba, dove sono rimasto fino
ai 30 anni facendo l’escavatorista nelle piattaforme dopo di ché mi sono trasferito
qua nel veneto dove pè campà faccio il piegatore.
Sono sposato con Anna che mi sopporta da 15 anni e babbo di dù bimbi stupendi Lorenzo e Silvia

Com’è arrivata la passione per la corsa?
Beh ancora adesso non so spiegarmelo nemmeno io.
Sono sempre stato distante dallo sport (solo un anno nei pulcini);
pesavo 115 KG e fumavo 25 sigarette al giorno, poi promisi a mio figlio
di smettere di fumare ma un giorno prima mi misi a dieta per non ingrassare
ulteriormente e per scaricare la tensione nervosa mi misi a corricchiare …lo feci per 90 giorni consecutivi… e da allora non mi sono più fermato

Il ricordo della prima gara?
Bhe non poteva che non essere l’itinerario dei castelli di Orsago 2006 conclusa in 2h 16min, pensavo di non arrivare mai, non vi dico l’emozione!!
L’Evento più emozionante
L’evento più emozionante, sembrerà strano ma è stato un allenamento fatto
con Paolo Rossetto il grande Mauro Benotto il vice ed amico Fabio…e non ricordo chi altro… Si andò da Sonego al Pizzoc, in tutto venticinque chilometri indimenticabili.

Noie fisiche?
Facendo le corna no, tranne un fastidioso mal di schiena che ogni tanto mi prende

Momento attuale
Abbastanza buono mi stò allenando con costanza (come sempre del resto) e questo mi basta.

Progetti futuri?
Di progetti non ne faccio mai, domando sempre: “dove si va e chi viene”? sé la compagnia è quella giusta mi aggrego, e guai sé dovessero mancare Fabio o Luciano, non sarebbe più la stessa cosa.

Mercuryus…..un pensiero
Questa è la domanda che ho aspettato per tutta l’intervista perché ci tengo a rispondere; devo solo ringraziare mia moglie che mi ha mandato in” purgatorio”
in una palestra nel periodo invernale per paura che al buio qualche macchina mi mettesse sotto! Sparandomi un ora di tapis roulant (si scrive così?) e lì ho conosciuto il buon Fabio che mi invitò a fare un allenamento insieme al gruppo. All’inizio ero un po’ scettico poi man mano che li frequentavo mi accorgevo che era composto da ragazzi fantastici con tantissima voglia di divertirsi insieme.

Altro: ringraziamenti e qualsiasi altra cosa che vorresti dire
I ringraziamenti non sono mai abbastanza per dei ragazzi che dal nulla hanno fondato non un gruppo sportivo, ma ”IL GRUPPO SPORTIVO” e stò parlando del presidente Luciano e del vice Fabio. Adesso basta vi avrò annoiato abbastanza con le mie cazzate.
Alla prossima gara.

Marco Regini

GESTO SCARAMANTICO PRE-GARA

9.6.08

GLI AMICI DI MONTEREALE


Cari Mercurini,

So che il vostro motto è “divertirsi” e ben conosco il vostro modo di intendere lo sport (che peraltro condivido in pieno)…
Ma quello che è successo in questo week end ha DELL’INCREDIBILE!!!
Ebbene si, i fatti accaduti hanno dell’anormale, del paranormale, ai confini con il mefistofelico.

Premessa: sabato pomeriggio ci siamo recati in pista a Udine per la prima giornata dei regionali su pista. Chi meglio (Sarah 6.13 sui 1500, personale abbassato di 19 secondi) chi peggio (Ivo 4.38 sui 1500, sopra al personale di 6 secondi) ci siamo divertiti tutti…

Alla sera ci siamo recati a Sappada per la tradizionale festa d’estate di Pietro. Il programma prevedeva baraccata in campeggio fino a notte, pernottamento in tenda e festa il giorno dopo (che noi avremmo mancato perché impegnati nella seconda giornata in pista a Udine).
In realtà la serata ha avuto un altro contesto. Ci hanno aspettato per una pizza in piazza, poi al camping è venuto fuori un macello, causa presenza molesta dei fan club dei Valbusa (Bosco Chiesa Nuova) e Pasini-Santus (Bergamo) e di un abuso indiscriminato di alcolici…
Già alle 22 ero a fare gara di rutti con Fabio (il figlio di Pietro che va in 1 elementare)… E la Francy (moglie di Pietro) a fare il tifo…
Portati a nanna i bimbi ci siamo recati in una baita dove (ahimè) la birra è stata sostituita dal Merlot… erano le 24. Come direbbe Tony Ufo: “Ho le prove!”… Abbiamo davvero esagerato… Ma Pietro era in vena per via del 3 posto in Coppa del Mondo e… diciamo che ha trovato una buona compagnia! Alle 4.00 ho gettato la spugna (che era più asciutta di me) e sono andato a dormire (in macchina perché di montare la tenda proprio proprio non ne avevo voglia…).
Ore 8.30 sveglia. Ho fatto tutta la Val Degano col maremoto… Anche il caffè a Villa Santina non ha sortito effetti. E così mi sono presentato in pista.
I miei occhietti umidi hanno presto svelato le mie condizioni alcolimetriche… ma lo spirito di amicizia prima che di competizione ha mantenuto l’atmosfera serena.
Breve dietrologia tecnica: giovedì alle prove avevamo ottenuto un miglio tempo di staffetta di 4.26 ed io personalmente di 1.07.
Ieri ad onor del vero sono stato dotato di chiodi (prima volta in pista in vita mia) ma ciò che è successo ha dell’incredibile. Partenza con Daniele (mAAdooNNa!!!) in prima frazione che dopo il cambio eroicamente crolla a terra, seconda frazione a Manuel, che pur essendo l’anello debole della staffetta stacca un 1.07 da urlo. E da il cambio a me. La legge dei grandi numeri (di bicchieri bevuti) ha per l’ennesima volta dimostrato che… preparare bene le gare non serve a niente. Il mio “giro della morte” è volato via senza che io mi rendessi conto di nulla, non ho percepito nessuna sensazione, né positiva né negativa. So solo che ho recuperato molto su quelli davanti. Solo dopo, dai filmati e dai cronometri ufficiosi mi è stato conferito un 59 secondi da urlo. Non avevo mai corso i 400 sotto il minuto e 05. E a completare l’opera il Bob Marley di Montereale (Jacu) ha replicato con un 58 sec. vincendo lo sprint con i Triestini.
Morale: Campioni Regionali di Categoria e secondi assoluti.
E’ stata la prima volta in vita mia che ho festeggiato una gara ad acqua minerale. Ma proprio proprio non ce l’avrei fatta a bere dell’altro.
Ciao e alla prossima.

Ivo Romanelli

5.6.08

FREGONA CADOLTEN

Cari amici/che,
domenica 15 si svolgerà la cronoscalata Fregona-Cadolten, c’è la possibilità di partecipare anche alla gara non competitiva che partirà alle 08.30.
Come è già successo in occasione della Valdobbiadene-Pianezze, vorremmo coinvolgere un po’ tutti i componenti del G.S.Mercuryus per cui anche gli amici e le famiglie a partecipare a questa manifestazione.
Alla termine della gara come ogni anno c’è un magnifico pizza party da non perdere.
Vi attendiamo numerosi come sempre!!



3.6.08

INSIEME CON......

.......GIANNI DELLA LIBERA




Notizie personali in generale
Sono nato a Vittorio Veneto l’8 novembre 1963, abito a San Giacomo di Veglia, sono sposato con Nicoletta e ho un figlio di 13 anni di nome Michael.

Come è arrivata la passione per la corsa?
Ho sempre avuto la passione per gli sport in generale, e in modo particolare per calcio e ciclismo. Infatti, ho giocato a calcio per circa 30 anni e comunque per tenermi in forma mi allenavo anche in bicicletta (strada).
Pian Piano la passione per il calcio è andata scemando, anche perché a livello amatoriale gli infortuni anche gravi erano frequenti per cui la paura mi ha indotto a smettere.
Chiaramente la voglia di sport è stata più forte e quindi anche per tenermi in forma ho iniziato a correre. Sono venuto a conoscenza del mondo delle corse più o meno agonistiche grazie ai componenti del G.S. MERCURYUS nell’anno 2005 (fine).

Il ricordo della prima gara?
Non ho un ricordo particolare della mia prima gara “della domenica” , ma sicuramente ho un ricordo nitido e bello della mia prima gara “competitiva” , La Vittoria Alata del 2006.
E’ stata una gara a cui ho voluto fortemente partecipare anche se non ero in perfette condizioni fisiche visto che una tendinite sub-rotulea mi stava perseguitando.
Sicuramente le persone che ti incitano lungo il percorso nella stessa maniera in cui incitano gli atleti di livello mondiale, ti danno una carica e ti riempiono di emozioni che non si possono descrivere ma si devono solo provare.

L’Evento più emozionante
Vista la mia breve attività agonistica ad oggi , indubbiamente l’evento più bello ed emozionante a cui ho partecipato è stata la Maratona di Treviso del 2008.Anche se con una preparazione che ritenevo non adeguata ho voluto partecipare ad un evento ritengo unico.
Essendo la “maratona di casa” e attraversando luoghi a me noti dove parenti amici e conoscenti si sono prodigati ad incitarti, le emozioni sono state molto forti.
Se alla partenza sicuramente l’adrenalina era mille, al passaggio sul ponte della Priula non era misurabile; Migliaia di persone che facendo da cornice lungo il ponte ti incitano e ti danno una carica tale che ti dimentichi perfino della fatica.
Indubbiamente poi l’arrivo a Treviso è stato un altro momento unico, sia perché essendo la prima maratona ero contento di essere arrivato, ed inoltre perché l’accoglienza della folla è stata stupenda anche per chi non è arrivato con i top runner.

Noie fisiche
Purtroppo in ogni attività bisogna mettere in conto il problema fisico.
Personalmente ho dovuto fare uno stop di circa 2 mesi nel 2007 a causa di una tendinite rotulea causata dalla mia inesperienza. Infatti non ho sostituito le scarpe da corsa quando era necessario e quindi la loro eccessiva usura mi ha causato il problema fisico.

Momento attuale
Il momento attuale è abbastanza altalenante a livello di prestazioni, ma l’importante è sempre divertirsi correndo.

Progetti futuri
Non ho particolari progetti a breve termine se non quello di provare la Venice Marathon.

Mercuryus…..un pensiero
La corsa è uno sport individuale in cui le sensazioni in gara cambiano in ogni momento e il confrontarsi con se stessi ti rende sempre più forte. Entrando nel gruppo sportivo Mercuryus ho scoperto che la corsa è impegno, sacrificio, sudore, divertimento e confronto, che non è mai esasperato ma sempre “sano”.
La simpatia dei componenti del gruppo Mercuryus aggiunge gli allenamenti e alle gare la gioia di correre; I ritrovi pre e post gara sono dei momenti di puro divertimento anche quando la fatica o la delusione per un mancato risultato si fanno sentire.
Secondo la mia opinione siamo proprio un gran bel “gruppo” , anche se le quote rosa (come va di moda dire oggi) non sono molte.

Altro: ringraziamenti e qualsiasi altra cosa che vorresti dire:
Un ringraziamento particolare va a Luciano e Fabio, le due persone che prodigandosi in maniera quasi ossessiva riescono a sostenere tutte le attività del gruppo, informando i componenti sugli allenamenti e sulle gare in calendario preoccupandosi di tutta quella parte burocratica legata al tesseramento e ad ogni singolo evento sportivo rendendo quindi questo sport puro divertimento.

2.6.08

GIRO PODISTICO- MONTEREALE VALCELLINA -

Anche la sesta prova della coppa Pordenone è andata in archivio.
Alle ore 18:00 di domenica 1 Giugno ha preso il via la batteria unica con tutte le categorie maschili e femminili in un pomeriggio decisamente afoso che ha messo alla prova tutti gli atleti.
Il migliore dei nostri Mauro Benotto al terzo posto della categoria TM e festeggiato da tutti noi nel post gara.
Nutrita anche la schiera dei sostenitori del G.S.Mercuryus ai quali va un sentito ringraziamento per il grandissimo sostegno agli atleti. A fine corsa tutti insieme alla sagra e via con pollo, grigliata formaggi, e tante altre delizie!