13.7.10

LAVAREDO ULTRA TRAIL - ULTIMA PARTE -

….Io, Luca, e Walter abbiamo corso con un po’ di disagio (per non dire altro)a causa di numerosi sali-scendi che non finivano piu'. Il sentiero continuava a salire mentre da tabella di marcia dovevamo essere in prossimità del 2° ristoro…finalmente, dopo una breve e ripida discesa il “bel” punto di ristoro, un po’ di riposo, ripristino scorte e via per la seconda parte della gara.
Siamo partiti allegri e fiduciosi non sapendo cosa ci avrebbe atteso, 7 km in salita per un totale di 1100 mt di dislivello. Terribile.
Per fortuna che Walter e Daniele hanno cominciato a prendere il tutto scherzando e ridendo, quindi tra una battuta e l’altra, un po’ di riposo, sorsi d’acqua nei torrenti, siamo riusciti ad arrivare a questo piccolo traguardo (Forcella Grande).
Fatta la salita, ecco la discesa, molto tecnica e pericolosa…da qui, mi sentivo ancora bene, e salutato gli altri ho continuato da solo lungo il percorso. Davanti a me un altro muro, circa 300 mt dsl in circa 2 km, faceva caldo e il sole batteva in testa, ecco però spuntare in cima alla salita delle maglie arancioni/mercuryus che erano partiti prima di noi dall’Hotel Cristallo per darci suppo Psico-fisico (FONDAMENTALE!!).
Infatti dopo averli raggiunti mi hanno scortato in maniera esemplare fino al Rif. Chiggiato, e credetemi una salita interminabile che da solo non avrei mai fatto!! 3-4 Km di salita con circa 900 mt di dislivello che quasi al 70° km sono devastanti!!
Arrivato al rifugio in circa 1h e mezza, la parte più grossa era stata fatta. Gli AIUTANTI hanno deciso di fermarsi per supportare anche quelli rimasti indietro.
Io ho continuato a correre con l’unico obbiettivo in testa, il traguardo dove la famiglia mi attendeva. Ed è stato proprio questo desiderio, questo obbiettivo che mi ha fatto arrivare fino alla fine: i KM alla fine erano circa 16 ma era un’alternanza di brevi salite, tratti pianeggianti in mezzo al bosco, e discese e di nuovo salite….ad un certo punto si vedeva Auronzo in fondo alla valle, circa 800 mt più sotto ma il sentiero continuava ad andare dalla parte opposta…non finiva più. Tanto per cambiare la discesa finale (tanto desiderata, ma presto odiata) era lungo la pista da sci, potete immaginare che bello con le gambe devastate farsi una “sciatina”…
L’arrivo?! Un gioia incredibile che ho però realizzato solo con il passare delle ore, una volta arrivato non capivo niente, ero frastornato, e solo dopo aver mangiato qualcosa mi sono reso conto di questa piccola impresa.
Ringrazio di cuore tutti coloro che in quel giorno mi hanno incitato, mi hanno portato la felpa, mi hanno dato da mangiare…un enorme GRAZIE.

LUCA


1 commento:

Michele ha detto...

sull'ultima foto sembrata un gruppo di militari che escono dal vietnam.. na scena da film.. i vincitori fieri.. ;-) bellissimiiiiiiii