24.7.08

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 4

ALCUNI RACCONTI BY.....

ALBERTO ZANIN-LUCA TONET-ANDREA FERRARO-DANILO DE CONTI
Alberto Zanin, il suo racconto arricchito di immagini e dati tecnici lo potete leggere al seguente indirizzo: http://albydicorsa.blogspot.com/
LUCA TONET
La Transcivetta…?!? Che gara spettacolare, che gruppo….
Tutto è iniziato qualche mese fa quando “mio padre adottivo” (Fabio) mi detto che quest’anno mi avrebbe abbandonato e avrebbe fatto la Transcivetta con il suo prode scudiero, non contento mi ha comunicato che avrebbe cercato per me un compagno. Dopo varie e.mail per sondare il terreno ha chiesto ad un certo Dario Zanin il quale, rimasto solo e con tutti gli altri atleti già occupati, ha detto di si. E’ iniziata così l’avventura. Tutto bene fino a quando verso fine giugno ho avuto una strana bronchite con febbre e gastrite che mi ha costretto a prendere antibiotici - forse doping – macchè la settimana dopo ero più fatto di prima, sembrava non mi fossi mai allenato.
Parlando con Dario ci siamo iscritti comunque anche se la mia, ma anche la sua condizione non erano ottimali. Neanche mentalmente eravamo a posto: ci siamo iscritti pagando due volte (per fortuna che gli avvocati del Mercuryus sono intervenuti ed i soldi sono stati recuperati).
Come al solito grande ritrovo pre-gara, con i saluti, gli auguri, gli incitamenti, le pacche sulla spalla e via partiti: Ho avuto un po’ di crisi lungo la salita al Vazzoler, Dario mi è stato vicino rassicurandomi a dovere, poi ho ripreso fiato lungo la piana dei Cavalli che mi ha permesso di fare la salita del Tissi con tranquillità; dopo una piccola sosta al rifugio ci siamo buttati giù per la ripidissima discesa guadagnando diverse posizioni; ultimo sforzo al Coldai e ancora grande discesa!!! Incredibile che durante le salite c’erano persone che ti incitavano e che ti davano forza, ma in particolare molte di queste persone dicevano forza Mercuryus, c’è forse un segreto?! Qualcosa di particolare in questa maglia?!?!
Ringrazio tutti ci vediamo alla prossima



ANDREA FERRARO


Prova.. prova... è acceso il microfono... allora...Devo dire che il percordo, il paesaggio e anche la difficoltà è semplicemente tutto strepitoso, fantastico, ci sono discese da buttarsi a capofitto, purtroppo sono corte e non lasciano spazio agli specialisti... vorrei pubblicamente scusarmi con Vanio, per avergli fatto fare una così magra figura, ammetto che non ero proprio allenato, ma gli prometto che l'anno prossimo dovrà lui farmi da fanalino di coda!!! faremo allenamenti specifici in alta quota oltre gli 8000 !!!! ci alleneremo trascinando slitte cariche di legname nella neve alta!!!....... ADRIANAAAAAAA!!!!

DANILO DE CONTI
Scrivo queste righe non tanto per raccontare nei particolari come è stata la mia “transcivetta”, lo lascio fare se ne avrà voglia (spero di si ) a Valeria che ha condiviso con me questa sempre particolare e al tempo stesso diversa esperienza, ma per delle considerazioni che mi sento di fare dopo aver letto il bel racconto di Ilaria.
In un suo passaggio lei dice: “Danilo De Conti, il ns. casco d'oro, l'uomo che sfida la montagna e vince sempre”.
Sono più di 25 anni che, prima di più per camminare ed arrampicare ora di più per correre, frequento la montagna (in particolare L’Alpago e le Dolomiti), ma mai mi sono permesso di sfidarla e mai lo farò. Non ho mai avuto la presunzione di avere le capacità per farlo e credo anche che nessuno dovrebbe farlo.
Sicuramente in questo ambiente molte volte ho sfidato me stesso le mie paure i miei limiti e ho cercato di migliorarmi e inteso cosi allora si posso dire che in alcune occasioni ho vinto, ma anche quando non è stato cosi mi è servito lo stesso per capire che bisogna anche accettarsi cosi semplicemente come si è e godere comunque del cammino che si sta facendo e non soltanto per la conquista di una vetta di un obbiettivo o per la totale realizzazione di un risultato prefissato.
Con questo vorrei invitarvi ad affrontare la montagna con enorme entusiasmo, ma anche con altrettanto timore e rispetto. Non facciamone mai solo una pura questione di performance e di prestazione sportiva. Anche quando partecipiamo a qualche gara come questa e si più concentrati su questi aspetti cerchiamo di usare possibilmente tutti i nostri sensi per assaporare al massimo tutto ciò che ci sta attorno. Proviamo prima di tutto ad amarla e se riusciamo a farlo allora ci sarà data la sensazione di sentirci vincitori e conquistatori perche questo sarà ciò che lei ci darà in cambio proprio per essersi sentita amata. Ma ricordiamoci che sarà sempre lei a decidere se lasciarsi vincere e conquistare oppure no.
Questo è solo un invito, queste sono solo mie considerazioni, conseguenza delle esperienze che io ho fatto poi ognuno faccia come meglio crede. Se qualcuna vuol dire qualcosa altro in proposito il dibattito è aperto.

Ciao a tutti e buone vacanze anche a chi va al mare sicuramente altrettanto bello e che anche per il quale vale quanto sopra.

Danilo.

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