25.6.08

INSIEME CON........

.............. ILARIA ULIAN

Notizie personali in generale:
Cardenza, o cassone senza ruote. Queste sono le immagini che mi sovvengono se penso a me e alla corsa in particolare, in questo momento. Oriunda sacilese, ma trapiantata con piacere in quel di Orsago, quando ci sono venuta ad abitare non sapevo che avrei finito col legarmi a questa zona quasi indissolubilmente.
Quest’anno sono 34….. (OGGI 25 GIUGNO)!, ma devo dire che non me li sento proprio a volte, soprattutto mentalmente e so che alcuni di Voi annuiranno a questa affermazione.
Bassa e panciuta, lenta come una lumaca, nata con i pantaloni, sempre nera come la notte, faccio di tutto per rendere la vita impossibile ad amici e conoscenti (in modo simpatico spero!) e a volte ci riesco pure!
Sono iraconda e sempre scontenta dei giri che mi fanno fare durante l’allenamento del mercoledì, ma se volete farmi tacere e rendermi felice, portatemi tra le verdi colline di Villa e Stevenà e correrò senza dare fastidio a nessuno.
Avendo studiato per qualche anno in quel di Oxford, ho pure un linguaggio molto colorito, che mi contraddistingue in ogni situazione, però non vi spaventate: abbaio, ma non mordo!

Come è arrivata la passione per la corsa?
La corsa è sempre stata presente nella mia vita. Ho ancora il ricordo dei giochi della gioventù regionali di corsa campestre delle medie… mi ci mandarono perché una mia compagna era malata… ma quanta fatica e poi tutto quel fango, poi nulla se non educazione fisica a scuola…
Poi qualche corsa intorno allo stadio di Sacile con mia sorella che si preparava per Treviso, ma io non capivo ancora la passione che rasenta la malattia per questo sport.
Il mito è ormai leggenda: mia sorella Ramonda Jr. mi portò per scherzo a fare la Marcia dei Castelli di Orsago nel 2006. Prima correvo al massimo 20 minuti sul tapis roulant in palestra e poi dovevano rianimarmi. Invece quel giorno della marcia corsi per 13 km senza mai fermarmi ed arrivai sulle mie gambe. E da lì è proprio il caso di dire che non mi sono più fermata.
Ovviamente poi l’incontro con Luciano e i Mercuryus mi ha folgorata definitivamente e in tutti i sensi.

Il ricordo della prima gara:
Vittoria Alata 2007… la sensazione è quella del giorno degli esami… non ti senti mai preparato a sufficienza… però che esperienza! Quanta emozione e soprattutto che bambola alla fine della corsa!!!

L’Evento più emozionante?
Sarò scontata, ma ovviamente la 100 Km del Sahara. Ho ricevuto il video e le foto della corsa proprio in questi giorni e nemmeno tutto il blog del Mercuryus potrebbe bastare a descrivere l’esperienza. Una gara che però ricordo con particolare affetto è la mezza maratona di Udine (anche se non ho visto il cavalcavia!) che ho corso con il mio amico e compagno di squadra Jani e che è stata speciale per un sacco di motivi: dal diluvio universale, al fatto che dividere un’esperienza del genere con tanti amici è fantastico e ti lascia una gran bella sensazione.
In realtà tutte le corse fatte insieme ai Mercuryus sono da ricordare, se non altro per le cialtronate che riusciamo a dire e a fare: strani giochi con la bottiglia l’anno scorso a Cordenons, sproloqui di qualsiasi tipo, coglionamenti a tutti i componenti del gruppo e non solo… !!

Noie fisiche?
Piede di porco, stinco di maiale, gamba di legno, calcoli renali, bave alla bocca… nominatemi una parte del corpo che possa fare male e io vi dirò che prima o poi, ne ho sofferto.
Ultimamente ho una fastidiosa contrattura che non mi molla la gamba sinistra e mi ha meritato il nomignolo di “gamba di legno” o “moglie di Geppetto”… per il resto, a parte la paralisi all’arrivo di una qualsiasi corsa e le onnipresenti bambole che mi devo sempre portare in giro, tutto bene.

Momento attuale?
Se non fosse per il lavoro, tutto bene. Attendo l’estate con trepidazione… non se ne può più di questo clima di m… montagna!

Progetti futuri?
Trancivetta con quel folgorato di Matteo.
New York Marathon con Luciano e Valeria, Fabio, Nicoletta, Daniele. Finalmente metterò piede negli Stati Uniti!!
Varie ed eventuali senza grandi aspirazioni, ma con l’intento di divertirmi e stare in compagnia.

Mercuryus…..un pensiero:
Se penso che sarei potuta finire con un altro gruppo sportivo (chissà quale!??) perdendomi lo spasso e le esperienze che ho potuto vivere grazie a questa banda di disperati, mi viene tristezza! Ma per fortuna non è andata così.
Mercuryus per me vuol dire famiglia e non potrei mai rinunciarci! Merito delle presidenze in primo luogo e di chi come il Dott./Ing./Avv. Roberto Zuccaro “lavora” nell’ombra. Bravi!

Altro: ringraziamenti e qualsiasi altra cosa che vorresti dire:
Ringrazio tutti i miei compagni/e di squadra per l’incoraggiamento, i consigli ed il divertimento. Siete tutti meravigliosi e c’è sempre da imparare da ognuno di Voi.
In particolare saluto i miei parenti acquisiti di Osigo, che sono sempre pronti a sostenermi e a incitarmi con lodi ed encomi nei momenti più difficili… vero cardenze??





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