Mi ero detta che comunque fosse andata sarebbe stato un successo. A solo 2 mesi dalla mia prima 100, trovare stimoli e voglia per ri-sfidare questa Signora distanza che mi spreme fino all’osso perché sulle gambe ancora non c’è, mi sono detta che non era da tutti… sicchè con la serenità e la voglia di divertirmi che è giusto avere quando decidi di fare qualcosa che ti piace mi sono presentata col mio scudiero in partenza a Rimini con l’intento di scatenare l’inferno! Questa nuova battaglia mi ha ricordato che se ti poni un obbiettivo e con molta pazienza e costanza ci lavori cosciente dei tuoi limiti e del fatto che i miracoli non esistono prima o poi le tue soddisfazioni te le togli. E così è stata una gran soddisfazione sentirmi una “motoretta” che nei primi 50 km si è arrampicata fino a Villagrande conquistando non solo la vetta ma anche il rispetto dei miei compagni di viaggio che di fama già conoscevo perchè protagonisti di tante ardue imprese ma con i quali non avevo mai avuto il piacere di correre, ed è stata anche una gran bella scoperta rendermi conto che il malefico mal di gambe che di solito mi coglie intorno ai 35 km per non lasciarmi più ha deciso di scatenarsi con tutta la sua ferocia solo negli ultimi 20 ma io là ero in ottima compagnia… è si! Il Cesco ancora una volta con tutta la sua esperienza e pazienza è riuscito a trovare quel passetto che mi ha permesso di tagliare felicissima l ‘agognato traguardo quarta donna in 10 ore 44 minuti e qualche secondo (35 minuti meglio del Passatore) e il Venexian, Darta, con tutta la sua naturale simpatia ha reso questi ultimi km un circo di risate. Adesso però un po’ di riposo :-)
Valeruz
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