23.3.11

ULTRABERICUS - RACCONTO 2 -

Eccoci al primo appuntamento della stagione, l’Ultrabericus gara di 65 km e 2500 D+.Per me è la prima volta che affronto una gara di questa lunghezza e con questo dislivello.Due giorni prima della gara la tensione comincia a salire, il venerdì dopo cena mi viene un forte mal di testa decido quindi di andare a dormire prima che mi scoppi.Alla mattina mi sento in piena forma e questo fa ben sperare. Ci troviamo a Vicenza, dopo aver preso il pettorale e mangiato un buon toast ci prepariamo per la gara. Entrati nella zona partenza riesco a tranquillizzarmi, lo speacker da le ultime notizie e viene dato il via. Il primo km viene percorso in gruppo per motivi di viabilità ma appena fuori dal centro inizia la vera gara e subito una bella salita. Mi impongo fin da subito di affrontare tutte le salite camminando con passo veloce dove è possibile, poiché i km sono tanti e le salite pure.La prima discesa scende a tornanti e fin qui tutto bene, la seconda discesa mi distraggo un attimo e faccio un bel scivolone, niente di grave per fortuna. Dopo un tratto pianeggiante iniziano le vere salite brevi ma toste e le discese non sono da meno brevi ma tecniche come piacciono a me. Arrivato al primo ristoro c’è molta confusione ci sono gruppi di atleti che lo affollano e si perde un po’ di tempo per alimentarsi. Riparto, al 19° km circa sento un rumore molto conosciuto, non faccio a tempo ad alzare la testa che sento il Dobermann urlare “ sta arrivando Zando” e subito vedo Luciano che mi corre in contro con la macchina fotografica. Alla ristorazione invece c’era Fabio e Antonella pronti al rifornimento, dopo avergli augurato buon pranzo visto l’ora proseguo la mia corsa tranquillamente tenendo sempre sotto controllo l’andatura e l’alimentazione. Arrivo al secondo ristoro molto tranquillo, circa a metà percorso il vento ci mette del suo per rompere le “scatole”, in fatti alla primo soffio d’aria mi viene mal di pancia (diciamo così). Arrivato al terzo ristoro la pancia continua a farmi male, capisco subito che la gara si fa dura, la stanchezza mi assale all’improvviso e il percorso di certo non aiuta. Arriva secondo me la parte più tecnica del percorso, la crisi si fa sentire e la poca sicurezza mi rallenta di molto l’andatura. Arrivato alla strada si sente il temporale e dei grossi nuvoloni neri si avvicinano. Alla seconda goccia di pioggia indosso la giacca, berretto e proseguo. Domando ad un volontario quanto manca al quarto ristoro e mi risponde che mancano ancora 3 km in pratica un’infinità, la pioggia aumentava e cominciavo a vedere l’arrivo sempre più distante con il morale quasi a terra arrivo al quarto ristoro. Mi fermo 10 minuti abbondanti mangio e bevo qualcosa di caldo mi rifornisco d’acqua visto che ero quasi a secco. Convinto di essere al 43° km mi dicono che invece ero al 47° tutto ad un tratto il morale mi sale alle stelle, la stanchezza mi passa, faccio quattro conti e vedo che aumentando un po’ il ritmo riesco ad arrivare al traguardo per le 7 di sera. Le gambe stavano bene la pancia mi era passata e riparto. Poco dopo risento il rumore delle vuvuzelas e voci familiari. Questa volta è il Pres che annuncia il mio arrivo, un bicchiere di Coca e qualche foto e riparto. Una lunga discesa mi porta in riva al lago, qui inizia un lungo tratto pianeggiante, prendo una buona andatura e in un batter d’occhio arrivo al quinto e ultimo ristoro. Mancano 9 km e sono le 17e50 una breve sosta e riparto il tempo passa le 19 si avvicinano e la luce se ne sta andando. Da qui mi in poi m’impongo di correre sempre salita discesa o pianura che sia e di non fermarmi anche se la pioggia e il buio si stavano avvicinando e cosi dopo 8 ore 49 minuti arrivo al traguardo accolto da Luciano, Ilaria, Fabio, Antonella, Marika e Margherita che sotto la pioggia hanno atteso l’arrivo degli arancio-neri.Sono molto contento di come sia andata questa mia seconda avventura in una Ultra Trail, i momenti di crisi ci stanno in una gara così lunga e bisogna saperli affrontare e superare. Sono contento di non aver commesso gli stessi errori della mia prima Ultra Trail.Un ringraziamento è doveroso a Luciano, Ilaria, Antonella e Fabio che ci hanno sostenuto psicologicamente e materialmente con degli ottimi biscotti acqua e coca cola, si sono fatti un bel giro per i monti berici (spero almeno che abbiate mangiato bene), Marika e Margherita che hanno atteso con molta pazienza e tutto il gruppo mercuryus che con gli allenamenti del mercoledì e del sabato ci hanno sostenuto.

P.S. :

- Domenica non potevo mancare alla prima prova di coppa Pordenone.

- Approfitto per farvi un in bocca al lupo per domenica e ci vediamo a Treviso.

Zando

1 commento:

FABIO ha detto...

Forza Zando!!!