7.6.12

ANNA E ALCUNE SUE RIFLESSIONI...


…………….Sulla corsa  (coppa Pordenone) by anna padoin qui in compagnia con il Pres a San Vito al Tagliamento...prima prova di Coppa Pordenone...
Mi sono avvicinata al mondo della corsa da un anno e mezzo dopo un incontro fatale con un ultramaratoneta  più o meno della mia età che  per gran parte della  serata (era l’ultimo dell’anno del 2010) mi ha affascinato sciolinandomi le sue imprese tra panettone e prosecco.
Così il giorno dopo mi sono ritrovata con un paio di scarpe da ginnastica ai piedi a correre, ritrovando sensazioni ed emozioni sopite da tempo.
Alla Coppa Pordenone, poi ,ci sono finita quasi per caso, inconsapevole di che cosa stessi facendo; ma non è nella mia natura abbandonare le cose sul nascere e ritirarmi senza aver perlomeno tentato così mi sono detta: beh in fondo Anna che hai da perderci? tutto sommato la faccia ce la mette il presidente!!!! Così ho corso e mi sono pure divertita un sacco!!!
Ma il problema erano le avversarie che potevano vantare tempi migliori dei miei. Dalla storia ho imparato un principio fondamentale: “Conosci il tuo nemico se lo vuoi annientare…..” ed annientarle era  quello che volevo fare dopo la prima gara; così, guidata da questo inconfutabile  principio storico e munita di una sana quantità di spirito competitivo mi sono avvicinata alle mie “nemiche concorrenti” esibendo un sorriso alla Giulia Roberts ma con coltelli ben affilati nello zaino pronta a carpire ogni loro singolo segreto. Mano a mano che mi avvicinavo al loro mondo scoprivo persone vere; scoprivo che dietro le vittorie c’è sempre molto lavoro, dedizione, determinazione e a volte anche qualche dura battaglia di vita vinta.
Ma in fondo è proprio questo che mi piace della corsa: quello che ti avvicina alle persone e che gradualmente ti fa scoprire il loro mondo a volte molto diverso dal tuo; mi piace guardare questa manciata di uomini e di donne assiepati davanti alle classifiche  che nella prima mezz’ora non fanno altro che “dare i numeri”.
Mi piace la carica emotiva che c’è ad ogni partenza, le gambe che un po’ tremano prima della gara anche se non hai più 20anni (per la verità neanche più 40) la musica che ti spari nel cervello per superare la fatica o per superare la noia quando i km da macinare  sono tanti…
È questo quello che mi piace della corsa: quello che ti fa sentire vivo, con una gran voglia di migliorarti, di spostare sempre più in là il tuo orizzonte in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della tua vita………. 
Alla prossima corsa   anna

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