30.10.13

SANDRO e LUCA...ci hanno scritto...


Sandro Celotti scrive domenica 27 ottobre...
Per quelli che la Maratona di Venezia era troppa roba, più o meno a metà 
strada e precisamente a Sant'Andrea di Barbarana di San Biagio di Callalta (20 metri quadri x far al cartel!) dove anche la distanza era la metà  e precisamente 21,6km ci siamo ritrovati (visti a malapena data la fitta foschia slimegota) io, Stefano Casagrande e l'amico @Zeus dei Mercuryus Paolo Rossetto a scarpinare su e zo par la destra Piave... 


Sempre con alla fine una piccola soddisfazione personale :-)


LUCA TONET e la VALSALATIS JET:
Domenica 20 ottobre mi sono proprio divertito in quel dell’Alpago.

Era da qualche tempo che giravo attorno all’annuncio su podismo veneto e mi sono deciso qualche giorno prima. L’annuncio parlava di un 7 km con un dislivello positivo di circa 1200 mt (niente male) con arrivo a Cima Lastè a 2300 mt.
Partito di buon mattino dopo mega abbuffata della sera prima (grazie sposi), sono arrivato a malga Cate avvolta da una natura colorata d’autunno, la temperatura di 10 gradi era gradevole nonostante l’umidità il regolamento prevedeva un particolare molto interessante: zainetto obbligatorio con peso minimo di 1,2 kg, doveva contenere il necessario per cambiarsi all’arrivo (all’arrivo ho avuto conferma che ciò era fondamentale). Prima della partenza ci è stato comunicato l’abbassamento del traguardo causa maltempo, l’arrivo era forcella Lastè a 2058 mt.
Il via è stato dato puntuale alle ore 10, a tutta birra, dopo 100 mt avevo già le gambe dure e i battiti a 190! Rallento un pochino e comincio a regolare battiti e ritmo corsa, ma che bella sensazione!
Il primo tratto si sviluppava sotto un faggeto ormai di colore arancio/marrone, a terra il classico manto morbido di foglie cadute ricopriva la mulattiera; finito il bosco, beato ristoro a Pian de le Stele in una parte in falso piano ottima per respirare e recuperare.
Poi su di nuovo a mille immersi nelle nuvole basse che ci hanno accompagnato fino alla fine, il percorso era molto ripido e non mollava mai (in meno di 2 km abbiamo fatto quasi 600 mt di dislivello). Senza nemmeno accorgersi, causa nebbia, siamo arrivati in forcella Lastè a 2058mt con un vento gelido e pochissima visibilità, peccato sarebbe stato bello vedere il panorama.
Complimenti però all’organizzazione e al fornitissimo ristoro finale al rifugio Semenza.
Ah il ritorno per lo stesso sentiero è stata una cosa fenomenale che bel divertimento!
Sicuramente da rifare con una bella giornata di sole.
Ciao alla prossima


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