26.4.12

MARATONA DI PADOVA 2012


Domenica 22 aprile si è corsa a PADOVA la maratona di S. Antonio.
Ben 9 nostri atleti per la maratona con Cesco, Valeruz, Lele +, Davanzo, Ceol, Casagrande, Sepulcri e Fabio Moret e 1 atleta nella mezza maratona Alberto Zanin. Grandi prestazioni da parti di tutti con record personali battuti per quasi tutti i mercuryni (per alcuni è stata la prima maratona con la maglia del Mercuryus) grazie ad un percorso filante e un clima ancora fresco. Lungo il percorso molta gente ad incitare i runners segno che nel Veneto c'è molta partecipazione anche come sostenitori. Per la classifica vi mandiamo al sito http://www.mysdam.it/events/event/results_22149.do. Anche in questa occasione la nostra donna Valeria ha dimostrato grande spirito. Ottimo finalmente il suo tempo sotto il muro delle 4h...e per le donne altre soddisfazioni poi alla 50 di Romagna e all'Elba Trail...Per un paio dei nostri (immaginate voi) c'è stato modo poi di fare la famosa doppietta con la coppa Pordenone di Sacile nel pomeriggio...avanti tutta sempre!!
Ed eccovi il racconto di MICHELE DAVANZO della sua maratona:
“Allègher, Allègher… che el ciel l’è nègher”… un paio di allegri Lombardi scrutavano il colore del cielo annuvolato mentre spalmavano abbondante vaselina e olio canforato. E un romano sui suoi pochi centimetri di marciapiede improvvisato spogliatoio sceglieva, dubbioso, se ripiegare o indossare il suo k-way. Io da parte mia, memore della cottura di qualche anno fa, rimiravo la mia protezione solare 30, deciso che ieri non sarebbe servita!
La partenza è stata bella e veloce, la strada larga da subito e via verso Camposanpiero, ai lati c’erano parecchi mezzi-maratoneti che si sarebbero preparati di lì a poco, e tutti incitavano, un po’ ci guardavano con ammirazione, un po’ con la speranza che uno scroscio non inondasse tutti… La pioggia era sottile e non fastidiosa, il clima fresco al punto giusto, e senza controllare troppe cose, per cercare di stabilizzarmi su un passo che mi concedesse una porzione di strada senza rischiare di essere calpestato da dietro, mi sono trovato al 10 km su un passo di 5 min/km. Ho rallentato un poco e mi ha raggiunto un gruppo, con una lepre per le 3:45 , un toscano che metteva il buon umore, che raccomandava tutti di non abbandonarlo: “oh… si va tutti a Padova insieme!” Io l’ho guardato perplesso, spiegandogli che il mio personale era di 03:55, e la vedevo buia per migliorarlo di 10 minuti…. Tanto più che ero partito senza particolari preparazioni e con l’idea di correre alla buona. Il toscano, Stefano, è categorico: “mettiti dietro, nun parlà, stai coperto, e ‘un rompere i hoglioni”! A dir la verità l’ho ascoltato sorridendo, ma km dopo km siamo arrivati ai 15, alla mezza, ai 25… ai 30… e lui ogni tanto si girava, mi offriva l’acqua, mi chiedeva “come va…” sapevo che da un momento all’altro avrei dovuto perderli, ma grazie a lui sono arrivato fino al ristoro dei 35 su un ottimo passo. Non l’ho più ripreso dopo la sosta per bermi con calma sali e acqua e da lì ho iniziato a soffrire un poco. L’attraversamento dell’Arcella è sempre per me la parte peggiore, con le corsie del tram in mezzo all’asfalto, la poca gente svogliata che guarda di lato, la strada larga e diritta… Poi dopo il cavalcavia della stazione c’è il 40 km: e da lì è tutta un’altra musica, il tratto in pavè, le piazze, la gente che festeggia, la basilica del Santo (che nelle mie precedenti non era nel percorso), e l’ingresso in Prato della Valle, che è veramente trionfale. Ho chiuso in 03:53, e ho migliorato il mio personale… la Padova che non ti aspetti….

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