24.6.09

LAVAREDO ULTRA TRAIL 21 GIUGNO 2009

Di seguito il racconto del nostro atleta Stefano Martini che insieme a Franziskus Vendrame ed a Claudio Lovat hanno partecipato alla Lavaredo Ultra Trail domenica 21 Giugno.
Così hanno terminato i nostri al traguardo:
MARTINI STEFANO: 9h.42'.39''
VENDRAME FRANZISKUS: 10h.29’.10’’

LOVAT CLAUDIO: Ritirato

E' difficile rendere a parole la bellezza dei posti dove siamo stati.
La paura era che la pioggia potesse rovinare tutto, ma al mattino siamo stati accolti da un cielo terso e una temperatura splendidamente fresca (fredda per qualcuno...). Immersi nella foresta di Somadida con le montagne che ci aspettavano sorridenti l'aspetto agonistico è passato velocemente in secondo piano. Era difficile non fermarsi più volte a guardare il panorama. Il percoso è stato splendidamente disegnato e ben distribuito. Una lunga e leggera salita fino alla strada per il "tre croci", poi la 'puntata' decisa vs forcella popena, con i suoi prati e i suoi scorci sul lago di misurina che con il riflesso del sole sembrava ancora ghiacciato. In questa discesa purtroppo Franz ha rotto un bastone, e questo gli ha un po' pregiudicato la giornata, non è semplice fare tanti km senza per chi è abituato ad usarli tanto come noi. Dal lago poi si risaliva vs Col de Varda e da qui su fino ai 2000 metri del "Città di Carpi", purtroppo ancora chiuso (e quindi niente cioccolata calda!!!). Da qui una lunga e a dire il vero un po' noiosa discesa su una forestale fino ad arrivare in val Marzon, da dove iniziava la parter più impegantiva della gara, 1200 metri D+ (anzi, 1300 visto che si perdeva un po' di quota quasi in cima) fino alla cima coppi di forcella lavaredo, oltre i 2400. La lunga salita è stata rallegrata dai numerosi corsi d'acqua che ci hanno permesso di bere a piena bocca una freschissima e corroborante acqua ....minerale naturale! poche nuvole hanno provato a fare 'comarò' e in cima abbiamo visto qualche sparuto fiocco di neve, ma poi il vento ha soffiato dalla parte giusta e squarci di sereno hanno fatto di nuovo capolino.
In forcella pausa panino e poi giu verso la val di landro, fino a quota 1500, dove si attraversava il torrente (ormai un fiume visto la quantità d'acqua che non lasciava affiorare un solo sasso per poter guadare asciutti!) per risalire la val Rin bianco fino all'omonima malga, ormai al km 49. Questo è stato il km dove purtroppo 'scipione' Claudio ha dovuto alzare bandiera bianca contro il dolore alle ginocchia che già lo tormentava prima della partenza. Un vero peccato, anche se in realtà la parte paesaggisticamente più bella finiva li.
Dalla malga infatti iniziava l'ultimo strappo fino quasi alla cima del Col de Varda e da li una veloce, tecnica e spettacolare discesa ci ha riportati a palù san marco.
Alla fine l'asperienza è stata davvero entusiasmante, e la soddisfazione di averla portata a termine davvero molta. Particolare plauso a FranzSkywalker che pur menomato ha concluso splendidamente.....e a mia moglie che ci ha permesso di avere le foto dell'arrivo visto che in quell'oretta il fotografo purtroppo si era preso un momento di pausa!
Al prossimo anno
Stefano

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