28.7.14

DOLOMITI TRIATHLON by BRIX!!

Al mattino chiedo ai giudici se la gara si fa, e loro mi rispondono che con 13,5 gradi la distanza viene ridotta a 750m.
A me non passa neanche per la testa di prendere parte ad un nuoto con temperature così proibitive, per cui mi appresto a rinunciare a prendere parte al via.
Incrocio nel frattempo il mio presidente della Mercuryus 
in vacanza nel week end ad Auronzo e dedito all'allenamento mattiniero attorno al lago
 
e gli comunico le mie intenzioni di non partecipare.
Di seguito vado a Cortina a sentire se ci sono news sulla gara, ma sembra che siano proprio intezionati a partire con il nuoto. 
Approfitto così di farmi una ricca colazione non da atleta a base di caffè, brioche e pasticcini nella centrale via di Cortina e successivamente, accompagno Segat, mio compagno di squadra, alla partenza ad Auronzo.
Accompagnando Renato in macchina gli ribadisco il mio concetto di non partecipare in quanto lo ritengo un rischio per la salute e temo che l'organizzazione non abbia adottato tutte le precauzioni nel caso ci fossero molti atleti con problemi durante la frazione natatoria.
Sono però curioso di vedere la partenza del nuoto perchè mi pare che, la stragrande maggioranza disposta a fare la frazione a nuoto, non si renda conto di cosa vuol dire nuotare con temperature così rigide.
Alle 11.30 i giudici comunicano che la temperatura è di 12,1 gradi e annullano la prova di nuoto, facendo passare la gara come promozionale con la sola bici e corsa a piedi.
A questo punto decido di partecipare, di tutta fretta preparo la zona cambio, le scarpe per la II transizione che non ho preparato le metto su un piccolo zainetto, e me lo porto durante la frazione in bici.
Si parte in ordine decrescente di pettorale ogni 5", facendo pero' anche l'area di Ia transizione, ossia ci si parte dall'uscita del nuoto e dai qui si procede come se fosse un triathlon normale.
Io che non ho preparato adeguatamente la zona cambio come sempre, perdo un po' di tempo in piu' anche perchè devo portarmi appresso lo zaino per la II transizione.
La bici è senza scia e i giudici controllano spesso durante la gara il formarsi di eventuali trenini, ma in salita secondo me la scia conta molto poco. In cima al Tre Croci mi fermo per mettermi la mantellina e non rischiare di prendere freddo durante la picchiata verso Cortina.
Arrivo per l'ultima zona cambio anche qui perdo almeno un minuto in più rispetto agli altri per via che dovevo tirar fuori tutto dallo zainetto. L'ultima frazione mi sembra di averla corsa bene e alla fine termino 41 su 500, che mi sembra tutto sommato una buona prestazione. Tenendo conto dei "cambi" tranquilli e della sosta al Tre Croci forse un paio di minuti li recuperavo ed entrare nei primi 25. 
Comunque dopo 15 anni che non facevo queste distanze non posso lamentarmi.
GRANDE BRIX!!
Classifica al link:

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