28.8.07

Sky Race Dolomiti Friulane


Come avevamo anticipato qualche giorno fa, il nostro porta colori alla Sky Race è stato Luciano Gallina che si è ben comportato in una gara decisamente proibitiva data la calda giornata.
Il nostro valdobbiadenese si è classificato al 64° posto in 2.44.08, in tutto gli atleti che hanno affrontato questa difficile prova sono stati quasi 500!
Ecco il racconto di questa bellissima avventura:

Che corsa! Ancora oggi, al solo pensiero, si accendono quelle emozioni che quei
luoghi così selvaggi e impervi hanno fatto da sfondo e accompagnato questa
bellissima manifestazione.
Ma andiamo con ordine.
Domenica mattina levataccia (4:30) per colazione abbondantemente annaffiata da
caffè e qualche fetta di crudo. Quindi partenza alle 5:30, arrivo dopo poco meno
di 2 orette.
Operazioni di routine (iscrizione, un po' riscaldamento, qualche chiacchera) e
alle 8 in punto partenza, illuminata dei primi raggi di sole. Il primo tratto
(6/7km) è in ascesa continua in mezzo al bosco, di pendenza ancora corribile,
fino al primo ristoro. E incredibile vedere persone che sembrano vicine
all'infarto, tanto sbuffano, che non vogliono lasciar passare chi ancora non è
al limite.
Dopo un leggero traverso verso destra, il sentiero tira su dritto, come la scia
di una goccia cadente, fino a forcella dell'inferno. Spettacolare la vista e i
passaggi in cresta decisamente esposti! Che dura arrivare su! Quindi discesa
molto ripida, più del primo tratto dal Coldai su pietre e ghiaia: una
spettacolare sciata! Al termine della discesa, un lungo tratto in piano su erba
nella Val di Brica, quindi salita alla seconda forcella dell'omonima valle,
ancora una discesa un po più tranquilla della prima fino a casera Val Menon. Da
qui il sentiero sale regolarmente tranne l'ultimo pezzo fino a forcella
Urtisiel. Nello svallicare è innegabile che il respiro manchi per un momento
perché la pendenza del primo tratto è da sci estremo se si scende dritti (>60°)!
E allora giù dritti! L'azzardo mi ha permesso di superare un bel po di gente.
Dal rifugio Giaf in giù il sentiero diventa più agevole tanto da permettere di
spingere in progressione ancora anche sugli ultimi 3km di saliscendi, fino
all'arrivo.
Sono rimasto felice della prestazione; l'obbiettivo di stare sotto le 3h è stato
pienamente raggiunto e i postumi della corsa oggi sono praticamente nulli. E
questo è un bene visto che l'allenamento coincide con la gara domenicale! E poi
che posti, veramente il limite tra cielo e terra è così effimero che sembra di
volare!
Ah, dimenticavo: all'arrivo ho scoperto anche il prezzo della discesa da
scavezzacollo: le scarpe nuove nuove, non hanno resistito al battesimo dei
ghiaioni!
Ciao
Ciano Gallina

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