16.2.16

MARATONINA CITTA' DI VERONA

Mezza di Verona by Ale Padovan.
Io corro, Deborah no. 
4,5 gradi e pioggia battente, dopo che venerdi è stata male, la bloccano. Meglio così.
Solo per ritirare il pettorale mi inzuppo completamente. 
Calzini e scarpe son già da cambiare prima di partire. Resto al caldo ed entro in griglia 5 minuti prima dello start.
Solo tre gabbie per 8.800 partenti. Musica, mortaretti e "boooom" si parte.
Tanta gente, troppa gente e troppa acqua.
Corro i primi 5km sui marciapiedi e a zig zag tra buche d'acqua e auto parcheggiate nonostante i divieti. 
Tante variazioni: su e giù, asfalto, pietra, sanpietrini, curve a gomito. 
Al 10km rientriamo alla partenza dove c'è il cambio della staffetta, tutto liscio... anzi umido. Qualcuno vola per aria in una curva, c'è da star attenti sui cambi di direzione.
Dal 16km in poi faccio fatica e col personale non più a tiro, cerco di rilassarmi e correre senza pensieri. Non ho preparato la gara sono qui per divertirmi in fondo, il freddo non lo sento più, l'acqua continua a cadere invece e smetto di guardare il Garmin.
Passaggio dentro l'Arena sicuramente emozionante appena prima dell'arrivo.
Chiudo tre minuti sopra il mio best ma va bene cosi, valgo 5' al km senza preparazione. 
Il percorso non è male ma ti inganna perché i continui cambi di pendenza disturbano il ritmo.
Pacco gara vergognoso e fila per rientrare con l'autobus inaffrontabile. Per fortuna ho la macchina in centro e mi cambio subito.
Con il sole sarebbe stata una bella gara.

ALE PADOVAN

Ed ecco la nostra nuova arrivata Barbara accompagnata da Silvia che ci ha scritto:
Verona… una mezza da ricordare per la pioggia battente che ci ha accompagnate dal mattino presto fino all’arrivo, ma soprattutto per le emozioni vissute e condivise con Barbara, amica di lunga data.. alla sua prima … primissima…gara. Qualcuno di noi già la conosce tramite fb visto che a distanza, da Cuneo, si è cimentata per due anni di fila nell’anno di sport ideato dal Cesco e non ha mollato un giorno la sua mezz’ora di sport tra le maledizioni del marito. Ora,  finalmente dopo tanti sacrifici e la voglia di mettersi alla prova,  riesce ad affrontare anche la corsa. 
Dicevo..  Verona sotto la pioggia: armate di sacchi dell’immondizia usciamo dirette al bus navetta, arriviamo alla partenza e ci rifugiamo nel primo bar per stare asciutte fino a pochi minuti prima della partenza… poi via.. in griglia…lo sparo, si parte…  tutta la tensione dei minuti prima sparisce e si pensa solo a correre…
Tanta tanta acqua, pozzanghere da schivare ma alla terza già ci si sguazza dentro come due bimbe… un vento fastidioso a tratti, una moltitudine di persone, così diverse tra loro ci attornia km dopo km…,  tante nazioni e lingue differenti… la musica di qualche complesso lungo il percorso che ti dà la carica per affrontare i km rimanenti… una gran bella città, un contesto davvero singolare.
Barbara ha dimostrato tenacia e grinta dal primo all’ultimo km, senza mai mollare e spt senza mai camminare come le aveva detto il presidente il giorno prima.  E’ stato bello ed emozionante accompagnarla al raggiungimento di questo suo traguardo, vedere l’emozione nei suoi occhi all’ingresso in Arena, il fiato corto alla vista dell’arco dell’arrivo tanto sognato… una gran bella soddisfazione per lei e anche per me che un po’ ho influenzato in questi anni facendole una testa quadra con sta benedetta corsa.
Una futura maratoneta? Mah, lei - dice - ancora non ci pensa… ma il tarlo del runner le è già entrato in testa… tant’è che mi ha appena scritto un messaggio in cui mi dice “starei pensando alla mezza di Conegliano”… forse ci sta già pensando????…. una Mercuryna a tutti gli effetti!!!!

Barbara ricorda… BRASATOOOOOOOOOOO!!!

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