Di queste case, non e' rimasto che qualche brandello di muro.
G.Ungaretti -San Martino del Carso-
Di questa corsa, autogestita, nata qualche anno orsono,da una idea di alcuni amici,alcuni dei quali non ci sono più.
Di questo pensiero transfrontaliero, mitteleuropeo, nella terra di nessuno ovvero nella terra di tutti.
Di questo continuo entrare ed uscire nella macchia del Carso, sferzata dalla Bora, un continuo rumore di mareggiata, di onde che passano sopra te,di rami che si piegano, di colori autunnali che si confondono con le cime innevate e la baia giù,li in fondo.
Di vesciche che, come mai successo, si formano già dai primissimi kilometri.
Di sassi affioranti,taglienti e aguzzi risultati del lavoro della terra e delle piogge. Di tutto questo, ma sopratutto anche di altro, un ricordo rimarrà indelebile.
L' organizzazione caparbia e concreta di chi vuole proporre, in modo autogestito e quindi puro, questo avvenimento.
I parenti e i simpatizzanti che ti applaudono,incitano e rifocillano, anche
se mai conosciuti. Grazie quindi.
Una natura dura selvaggia implacabile ma nel contempo dolce nel suo ventre. Un senso di vagare, zingaro e disincantato nel passare più volte la
frontiera, e pensare a coloro che contrabbandieri o fanti,han lasciato il sangue in queste terre di nessuno e quindi sopratutto nostre.
Questa è stata la mia Cavalcata Carsica.
50k1500d+ con ClaudioSterpin (e quando lo trovi un vicepresidente IUTA che ti lascia bottiglia dell'acqua su muretto?)
YuriPietroEliSabrinaandallfrienddiqualeunoscendedallamacchinaetidiceMaproprioastemonaequa'bisognatrovarti
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