13.1.11

IO ED I CORTI VELOCI

Non ho mai avuto un particolare feeling con le gare corte, tirate, con il cuore fuori soglia costantemente fino a quando ti esce dal petto e ti dice “ma che cavolo stai facendo?”. In questi periodi però, quando i miei impegni agonistici nelle ultramaratone sono terminati, ecco che nasce in me la voglia di buttarmi nella mischia tra gli specialisti della velocita’ e “delle ripetute”, (personalmente non so nemmeno cosa siano, ne ho sentito vagamente parlare J) nelle gare in cui l’unico obiettivo non è arrivare, come sono abituato a fare “nel mio mondo ultra”, ma bensi andare a tutta dal primo all’ultimo passo, dal primo all’ultimo metro!.

La specialità regina del periodo invernale è poi la corsa campestre, i cross. Eccomi cosi con indosso le scarpette chiodate, il terreno ghiacciato, neve, fango e pioggia. Manca solo Rai Sport e siamo al completo!!! Dopo aver corso il 12 dicembre a Valdobbiadene tra i vigneti del prosecco, eccomi di nuovo nella bagarre in compagnia di Luca Dei Cont, questa volta però l’arena dove si svolge la battaglia è il terreno argilloso del Montello. Territorio collinare, terra di 1000 allenamenti in passato, con il terreno argilloso ricoperto dal manto nevoso caduto nei giorni scorsi. Un paio di giri di riscaldamento per vedere cosa ci aspetterà e siamo ai nastri di partenza. Circa 50 atleti scalpitanti, numerosi di alta qualità come Lucio Fregona e Christian Cenedese solo per fare qualche nome. In questi momenti mi sento un pò come une Lambretta degli anni 60 alla partenza di una gara di motocross! Si scaldano i motori e …. si parte a 2000 km/h. Alla prima curva è tutta una sgommata di traverso, come Valentino Rossi nelle migliori giornate. Il primo giro ( dei 5 da compiere ) era per rompere il ghiaccio, poi trovare il passo ideale e inanellare giro su giro in compagnia di questa sostanza strana chiamata acido lattico che mi invade i muscoli. Ah le mie povere gambe. Dopo avere percorso lentamente 4500 km in questo 2010, adesso si ritrovano a mulinare a un ritmo forsennato. Faticosamente mi accodo “a ruota” di Luca e componiamo un trenino arancione e filiamo via veloci tra rampe spezza gambe e tronchi da saltare. Sembrava quasi di essere in Belgio ad una gara di ciclocross. Giro su giro, rimontiamo qualche posizione e chiudiamo i nostri 5 km in 20 minuti esatti. Niente male viste le difficoltà del percorso…come sempre a tutta ragazzi!

Ciao a tutti

BY "Cesco"

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