Domenica 31 Agosto si è tenuta a Forni di Sopra la Sky Race delle Dolomiti Friulane. 3 i protagonisti del G.S.Mercuryus in gara che si sono ben comportati sul difficile tracciato, chiudendo la propria gara in:
LUCIANO GALLINA 2.58.01
FRANZISKUS VENDRAME 2.59.25
CLAUDIO LOVAT 3.39.01
Ecco qui sotto un breve racconto dei protagonisti.
Amici, bella gara la sky race delle dolomiti friulane a Forni di Sopra. Giornata un pò coperta, ma visto il dislivello e la possibile> esposizione al sole della salita, meglio così. 20 km e 1700 mt+, grande organizzazione, ambientazione splendida: da fare, è un consiglio a tutti coloro che amano scarpinare e corre in montagna.
Saluti a tutti, Claudio e Franziskus.
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La skyrace delle dolomiti Friulane è diventata parte delle corse in montagne alle quali non posso mancare!
Scenari che regalano all’animo la libertà, da conquistare attraverso salite da camosci: natura incontaminata, nella quale il segno della presenza dell’uomo è discreto e marginale.
La cronaca: alzata decisamente di buon ora (4:00 am) colazione leggera e partenza per le dolomiti alle 5:00 assieme ad Elena, una skyrunner delle mie parti sempre in vetta alle classifiche femminili. Arrivo a Forni di Sopra stranamente in anticipo verso le 7:00 con un meteo che dal fondo valle faceva presumere a poco sole e tanta acqua; clima umido e soprattutto caldo. Quindi un caffè, qualche battuta antistress con Franziskus il ns campione della Prealpi Marathon del nord walking, alleggerimento dell’intestino, un paio di km di riscaldamento e alle 8:10 la partenza: che emozione! Un fiume di persone che fino al primo rifugio si sono accalcate prima lungo la forestale e poi sul sentiero che risaliva il ghiaione. Memore della partecipazione dello scorso anno mi son detto: "… andiamo tranquilli, tanto poi ci sarà la salita alla forcella dell’inferno che farà selezione… e poi in discesa ce li mangiamo tutti…". Tuttavia la calca non ha fatto altro che spingermi ad avere spazio libero davanti e quindi ero sempre li a superare, bruciando lentamente le mie energie e anche le intenzioni!
Quindi la lunga via crucis a forcella d’inferno, poi superdiscesa ripida per arrivare al pianoro che porta alla salita alla seconda forcella, dove il grande Franziskus con una pacca sulla spalla mi supera e se ne va verso la terza forcella. Le mie gambe si rifiutano di spingere, sembrano due tronchi. Allora penso di inserire la marcia funebre per garantirmi il minimo di energie per fare una gran discesa. Alla terza e ultima discesa do veramente il tutto puntando sulla linea di massima pendenza ignorando le ingiurie dei volontari del Soccorso Alpino per i sassi smossi e i vari grattoni a fondo schiena e mani… Al rifugio Giaf mi dico che ormai è fatta ma guardando l’orologio vedo di essere ben in ritardo con i tempi dello scorso anno. "Poco male" penso "ora l’obbiettivo è arrivare sotto le 3h" e quindi giù a capofitto sui gradini naturali del sentiero, lottando sia con la stanchezza fisica che morale. Gli ultimi 3 km in piano provo a farli in spinta, tagliando il traguardo a 2h58min26sec, ben +14 min rispetto allo scorso anno!
Insomma un po’ di amarezza per l’esito della prestazione, ma d’altronde la consolazione è sempre la stessa: ho vissuto mezza giornata in completa dipendenza della libertà! Ed è questo quello che conta.
Un saluto e presto.
Luciano Gallina
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