31.8.08

GIRO DELLE MURA DI FELTRE

Un bellissimo pomeriggio di sport quello di Feltre dove si è disputata la ventesima edizione del Giro delle Mura. Alle ore 18.30 ha preso il via con quasi 600 atleti la prova degli amatori e master. 17 gli atleti del G.S.Mercuryus in gara. La macchia arancio nera si distingueva benissimo tra le maglie di tutti i colori dei vari gruppi sportivi, tutti insieme infatti ci siamo diretti alla partenza dove in mezzo alla calca di gente c’era un grandissimo caldo che una volta partiti ha lasciato il posto ad una temperatura più sopportabile.
Tutti bravissimi i nostri atleti, che hanno percorso i 10km al massimo, in particolare le nostre tre donne che si sono ben comportate!
Mauro Benotto, il migliore del Mercuryus che nonostante un periodo di stop per noie fisiche, ha percorso 10 km tutti all’attacco.

Un grazie speciale va come sempre agli accompagnatori di questo gruppo che hanno partecipato con entusiasmo!! Per festeggiare l’evento ci siamo ritrovati ben in 33 in birreria a Pedavena dove tra caraffe di birra e ricchi piatti abbiamo trascorso tutta la serata in allegria!!


CLASSIFICA G.S. MERCURYUS
BENOTTO MAURO 36.39
CATELAN VANIO 38.50
DE CONTI DANILO 40.22
MORANDIN LUCIANO 40.22
TONET LUCA 42.58
BOLZAN ANDREA 43.57
DERIU CHRISTIAN 45.21
GUIDO MASSIMO 45.56
GUIDO ROBERTO 45.56
D'ABRAMO FABIO 49.09
PICCIN MAURO 49.31
DAL CIN DANIELE 49.57
ULIAN ILARIA 50.43
DA RONCH CLAUDIA 51.08
ULIAN VALERIA 51.09
DE LUCA MATTEO 51.09
MAZZOLO EMANUELE 55.09

26.8.08

GIRO DELLE MURA DI FELTRE (aggiunta)


Saranno 15 gli atleti del G.S.Mercuryus che sabato pomeriggio alle 18.30 prenderanno il via alla ventesima edizione del Giro delle Mura di Feltre, gara a circuito cittadino di 10 km. Come ogni anno i nostri si misureranno con avversari specializzati nelle brevi distanze. Come sempre l’obiettivo resta il divertimento e diciamo anche il post gara che ci vedrà festeggiare presso la birreria Pedavena la ripresa delle attività dopo la pausa estiva.
Appuntamento dunque a Feltre sabato pomeriggio!!!
Si sono aggiunti altri due atleti per cui il conto sale a 17 (non scaramantici......)
ISCRITTI G.S.MERCURYUS:
Morandin Luciano
D'Abramo Fabio
Ulian Ilaria
Tonet Luca
De Conti Danilo
Regini Marco
Catelan Vanio
Mazzolo Emanuele
Ulian Valeria
Guido Roberto
Bolzan Andrea
Guido Massimo
Piccin Mauro
Dal Cin Daniele
Frare Andrea
BENOTTO MAURO
DERIU CHRISTIAN

24.8.08

4 PREALPI MARATHON

IL VINCITORE!!!
Il nostro Franziskus Vendrame per il secondo anno consecutivo ha vinto la gara di Nordic Walking organizzata all'interno della competizione Prealpi Marathon Bike Run. Il percorso di 13 Km ha preso il via alle ore 09.30 di domenica 24 Agosto dalla piazza di Lentiai (BL) per concludersi nella bianchissima piazza di Mel. Un successo fortemente sperato e raggiunto dal nostro specialista di questa disciplina che è anche promotore di questa, infatti già in occasione della Ecomaratona dei Cimbri si terrà per la prima volta una prova del Nordic Walking.



Franziskus non era da solo a questa Prealpi Marathon infatti è riuscito a coinvolgere alcuni amici ed altri componenti del G.S.Mercuryus tra cui Claudio Lovat, Daniele Dal Cin e Fabio D'Abramo tutti classificati nelle prime 25 posizioni. Un successo di squadra che apre le porte ai prossimi appuntamenti del Nordic. Noi intanto ci complimentiamo e diamo appuntamento alle prossime gare!

6.8.08

RACCONTO DELLA CAMIGNADA 2008 2

By ANDREA BOLZAN

Camignada : altra gara in montagna, altra novità assoluta, altra sfida contro me stesso e, ne sono sicuro, sarà altro spettacolo.
Arrivo ad Auronzo, breve sistemazione in albergo, giro in paese, incontro con gli altri ragazzi del gruppo ed è già ora di ritrovarsi per la cena fissata all’ agriturismo "BOMBASSEI" poco lontano.
Finita la succulenta cena, sotto una abbondante pioggia ci diamo l’arrivederci a "tra qualche ora" tra chi rientra a Misurina e chi, come me, ad Auronzo.
Appena parcheggiato sento rompere il silenzio della notte, la batteria e le chitarre della cover band di Vasco Rossi in concerto al palaghiaccio e una smania di "fare quattro salti" mi assale in maniera incredibile. Il tempo di sistemare le mie donne in camera, e sono già fuori nel piazzale per testare personalmente il concerto, perchè già so che non potrò mai andare a dormire senza essermi reso conto dello spettacolo che sta andando in scena lì dentro. Il mio giro però non dura tanto, forse al massimo 10 min perché non è poi un gran che e allora decido di ritirarmi perché all’indomani mi attende tutto un altro tipo di spettacolo.
La sveglia suona alle 5.30, mi preparo al meglio, scendo a far colazione perchè lì ho l’appuntamento con Roberto ed è già ora di incamminarci alla fermata dell’ autobus che ci porterà in quel di Misurina, zona di partenza.
In autobus c’è una strana quiete, nessuno parla o scherza come al solito, anch’io e Roberto siamo ammutoliti. Gli chiedo se è teso (lo sono anch’io, anzi forse un po’ preoccupato perché non so bene cosa mi attende), lui risponde affermativamente e allora cerco di sdrammatizzare facendogli vedere il luogo della cena di poche ore prima, le vette più alte che ci circondano, ma questo lo mette ancor di più in apprensione.
Scendiamo dall’autobus, facciamo la fila per la punzonatura alla partenza, sistemiamo le ultime cose, consegnamo le sacche e subito incontriamo gli altri ragazzi del gruppo con i quali ci avviamo verso lo striscione di partenza. Neanche fatti due passi e si materializza davanti a me una sagoma arancione che con un accenno di sogghigno mi saluta: Adelchi il mio incubo alla Transcivetta, colui che grazie ad una mia sosta prolungata al ristoro, mi ha battuto di un niente. Ma da dove è sbucato? Mi sembrava che non fosse neanche iscritto…. per un attimo mi viene da pensare ad un sosia con le stesse vesti, ad un clone che mi segue in ogni dove.
Ecco: partiti! Già dopo i primi passi, di tutto il Mercuryus resto solo con Marco (Rejio), Luciano, Valeria, Ilaria e Matteo. Ben presto Marco avanza e passo dopo passo lascia la compagnia e se ne va veloce sul sentiero verso il rifugio Auronzo, primo obiettivo di giornata. Non mi resta quindi che aggregarmi all’allegro gruppetto delle sorelle Ulian, Luciano e Matteo e decido allora che buona parte della gara, se non tutta, la correrò al loro fianco.
E così faccio: salgo con il mio passo e quando vedo che loro sono un po’ indietro mi fermo ad aspettarli, approfittandone per ammirare con il naso all’insù, lo spettacolo circostante.
In sequenza raggiungiamo il rifugio Auronzo, poi il Lavaredo, quindi, dopo aver percorso un sentiero stretto tra le rocce con tanto di passaggio su un ponticello sospeso nel vuoto, arriviamo al Locatelli. Sosta al ristoro e via di nuovo verso il prossimo che si conquisterà dopo una dura salita. Infatti dopo una breve e divertente discesa il sentiero sale subito nel bel mezzo di un ghiaione fino alla forcella, dove si intravedono gli altri runners come piccoli puntini in movimento. Mentre salgo mi raggiunge Luciano al quale chiedo se sa dove sia Roberto, mentre di Adelchi so già che è avanti….
La sua risposta conferma una mia sensazione: dovrebbe essere dietro e quindi stavolta che sono in vantaggio starò ben attento a non farmi raggiungere!
Intanto siamo al rifugio Piani di Cengia punto più alto della corsa e dopo un altro passaggio su ponticello di legno e altra dura salita siamo al Comici. Mentre salivo con buon passo in compagnia di una ragazza, valida e decisa podista, di tanto in tanto mi giravo per vedere la posizione del resto della truppa Mercuryus che marciava sotto di me. Matteo travestito da trattore scarenato con sole 2 gambe motrici, ora trainava, ora spingeva verso la sommità le quote rosa del gruppo.
Una volta arrivato all’ultimo rifugio della giornata (il Carducci) e dopo aver girato come una trottola un paio di volte su me stesso sempre con il naso all’insù, decido di iniziare la discesa da solo, visto che l’allegra compagnia ancora non si vedeva.
Il primo tratto è di puro divertimento nel mezzo del ghiaione: salti e falcata lunga per far sentire il rumore dei sassi tra lo spavento di chi mi precedeva e tornante dopo tornante chi ti incontro? La simpatica donzella che poco prima avevo scortato nell’ultima salita, anche lei per nulla intimorita dalla discesa, ed in dolce compagnia scendo questo lunghissimo sentiero fatto di passaggi tra cespugli, bosco, ancora pietre ed inoltre devo anche guadare un impetuoso torrente che taglia la nostra strada, nel quale immergo le mani per cercare refrigerio (e che refrigerio…) e per dissetarmi. Insieme raggiungiamo e superiamo parecchi atleti un po’ più prudenti e forse meno pazzi di noi, ma se devo rallentare ed andar piano non riesco a divertirmi. La mia compagna d’avventura per 3-4 volte rischia di cadere tentando di inciampare e mettendo male i piedi, la invito a fermarsi se si sente stanca, ma lei niente, giù più forte di prima e io naturalmente le sto in scia. Ma dopo pochi passi in un attimo è distesa sul sentiero ma incredibilmente senza nemmeno un graffio, come un felino si rialza e via ancora. Mi chiede se voglio passare avanti, ma io, da buon cavaliere, le lascio la precedenza così da avere un ottimo punto di riferimento….
Una volta finita l’impegnativa discesa, ci sono ancora da percorrere quei pianeggianti 5 km che si fanno sentire nella gambe ormai stanche. Cerco di non pensare a quanto manca al traguardo, ma i cartelli con il count down chilometrico mi rinfrescano la memoria e con andatura lenta ma regolare, inizio a recuperare un gran numero di concorrenti, tra i quali anche Marco (il Rejio) che con non poca fatica cerca di raggiungere la meta.
Gli ultimi metri sono come al solito belli ed emozionanti, con la gente intorno che ti applaude. Incontro Marika con Alenia addormentata che mi scatta la foto ed ormai è fatta.
Una volta tagliato il traguardo un solo pensiero mi assale: fra quanto arriverà Roberto? Chiedo a Manuela, sua moglie, se sa qualcosa attendendomi da lei una risposta del tipo:" non l’ho ancora visto, arriverà tra poco". Lei invece in tutta scioltezza mi risponde che già da un bel po’ è arrivato e si sta cambiando. NOOOOOOO!!!! Anche stavolta ha vinto lui, ma un po’ anch’io mi sento vincitore della sfida contro me stesso, su un terreno che solo qualche mese fa credevo non facesse per me.
Ora è arrivato il momento di andare in vacanza e per un po’ staccherò la spina proprio del tutto, ma ogni tanto un pensiero mi ronza nella testa: sarò ancora capace, ma soprattutto mi piacerà ancora correre maratone e mezze sull’asfalto, e come spettacolo circostante solo asfalto e cemento? Boh staremo a vedere…
Un ennesimo ringraziamento va alle presidenze, a tutti i componenti e alle sostenitrici di questo pazzo gruppo. Buone vacanze a tutti!

5.8.08

RACCONTO DELLA CAMIGNADA 2008

RACCONTO BY MIRCO DONADEL...............

Per la prima volta mi accingo a scrivere sul blog e per me è un grande piacere perchè significa che entro a far parte ufficialmente di questo gruppo affiatato e coinvolgente.
Perché la Camignada? Boh..forse perché nell’ultimo mese ho avuto più sventure con la bici ed allora ho deciso di anticipare la stagione podistica, quindi, visto che era uno degli appuntamenti di cartello mi sono unito anche se la preparazione era quasi assente e le botte prese tante…. o forse solo per poter scrivere sul blog .
Arrivo sabato pomeriggio a Misurina dove ad aspettarmi c’è il presidentissimo Morandin mentre tutti i suoi adepti sono in camera in fase di meditazione.
Con Lui vado a fare un tè break e poi torniamo in hotel per vedere se i ragazzi sono ancora in trance pre gara. Tutti assieme andiamo ad Auronzo a prendere i pettorali ed a trovarci con il resto del Team. La sera grande abbuffata alla fattoria Bombassei e poi a letto assieme a Moranda e Regini che prepara la cartucciera con le bombe per il giorno seguente.
La notte passa abbastanza tranquilla e si sta bene; quando ci svegliamo io prendo subito possesso del Wc per la prima di una serie di sedute.. colazione e poi di nuovo in camera per gli ultimi preparativi e naturalmente giro in bagno.. incredibile.
Ci troviamo alla partenza e via , vedo subito Danilo che parte esterno per tagliare fuori un po’ di gente ma non mi unisco perché 30 km a piedi non li ho mai fatti e voglio andare via regolare controllando le pulsazioni. Inizia lo sterrato e vedo che la botta alla schiena si sente poco ed ho solo un po’ di dolore al polpaccio sx, continuo con il mio passo e appena vedo dei tratti letteralmente "da scalare" accelero per vedere che effetto mi fa.
Sul piano dopo l’Auronzo rimango tranquillo sennò rischio di dovermi fermare ma poi ci sono ancora tratti rocciosi e allora su, poi qualche discesa tecnica e vedo che mi piace, saltello di qua e di la e guadagno qualche posizione (non è male sta corsa in montagna ). Cerco di mangiare qualcosa ma per quanto stia tranquillo non riesco che a spingere giù un terzo di barretta a fatica ma mi fermo ad ogni ristoro per bere il più possibile.
Ecco il tratto di salita prima dell’ultimo rifugio del quale il mattino Luca Tonet mi aveva parlato, ripidissimo, bisogna camminare e la mia camminata è veloce rispetto a quelli che mi stanno davanti, questo mi carica ma penso anche che poi ci sarà sta discesa e questo per me fa rima con problemi perché temo per le mie botte e dolori vari che non mi sono spariti.
Ultimo ristoro e poi giù come i missili, supero qualcuno e poi a mia volta mi supera una ragazza che vedo alquanto spigliata, decido di starle dietro, va giù bene e anch’io ho la sensazione di avere un buon passo ma man mano che si scende i dolori sulla parte sx aumentano, inizio a rallentare per diminuire le sollecitazioni e la ragazza se ne va , dopo un po’ sento un rumore dietro come se lo yeti si stesse facendo largo tra la vegetazione: è un gruppo di 4-5 elementi che scende giù a tutta , li lascio passare e io continuo a guardare il gps :"ma non dovrebbe essere finita? Ma quanto manca?" nel frattempo incrocio un pazzo che viene su in salita dice a tutti la posizione e quanto manca alla fine della discesa solo che usa una inconsueta unità di misura " manca un quarto d’ora" e nella mia testa mi chiedo cosa stia a significare. Boh.. mi prende una voglia di bere pazzesca.. ci sono altri ristori prima della fine? … a scanso di equivoci mi fermo a bere su un ruscelletto…fredda si ma buonissima…. Mi giro e vedo Danilo.."grande".. mi dice che è caduto vicino ad un rifugio ma che è riuscito a limitare i danni… mi faccio passare, non voglio intralciarlo e lui mi dice di non mollare.. figurati se mollo.. sarà passato sto quarto d’ora? .. con Danilo che fa strada vedo che il sentiero si allarga e vedo più gente.. buon segno .. ma il dolore è forte… toh.. un ristoro.. meno male..adesso ci sarà la piana.. Danilo allunga..io cerco solo di non fermarmi..non posso deludere il Vice Fabio che oggi non c’è..vedo che il cuore sta cercando di sopperire al dolore fisico, mantengo i battiti .. fin che la barca va… vedo qualcuno che soffre più di me..e la ragazza con la quale ho fatto un po’ di discesa ferma che si tocca sul fegato.. gli dico di tenere duro… e lo dico anche a me stesso..vengo superato da tanti..Non vedo più Danilo..ha aperto il gas… mi fanno attraversare un ponte....sò che l’arrivo è dalla parte opposta e quindi dovrebbe essercene un altro ma ancora non vedo niente.. la mia velocità cala sempre più.. ma quanto manca?chiedo e un personaggio mi dice un km.. peccato che 100 mt dopo il cartello segni meno 2… inizio a fare il count down della distanza .. ah.. si.. ecco la scorgo il ponte in lontananza.. c’è un altro strappo.. e meno male che era piana....uno si arrampica con le mani.. pazzesco.. corricchio e in cima trovo le mogli di due ragazzi che mi incitano..grazie.. ancora 200mt.. è fatta.. all’arrivo trovo un Danilo euforico che mi accoglie alla grande…. Mi fermo..non riesco a camminare (e chissà per quanti giorni sarà così).. ma sono arrivato.. e non mi sono fatto male.. è già un buon risultato..grazie a tutti i ragazzi , e ragazze…è stata dura ma ne è valsa la pena..

4.8.08

CAMIGNADA 2008 REPORTAGE

Davvero molto suggestiva è stata la CAMIGNADA 2008.
Ben 18 del ns mitico gruppo hanno partecipato a questa corsa tra le dolomiti!!! Paesaggi davvero emozionanti e da mozzafiato (come ha messaggiato il ns GUIDO ROBERTO) tra maestosi massi e profondi ghiaioni.La giornata è iniziata per tutti molto presto tra quelli che alloggiavano ad AURONZO, a MISURINA, in campeggio con il camper e chi arrivava direttamente dalla calda pianura.
La mattina si presentava un po’ umida e fresca ma molto limpida. Il SORAPIS che si specchiava sul calmo lago di Misurina, dava un tocco spettacolare alla giornata!!Prima della partenza una ressa tra timbratura e consegna sacche…però alle 8 tutti pronti. Solite battute solite risate…e poco riscaldamento!! Direzione le TRE CIME di LAVAREDO. Emozionante e molto colorato il cordone di tutti gli atleti che salivano lungo il percorso, in una cornice di nuvole con il sole pronto a venir fuori, l’aria fresca, i colori estivi, le voci delle persone…mitico!!!Questi dislivelli non così eccessivi permettevano di rifiatare un po’ e di godersi un po’ tutto il panorama e l’atmosfera.Scollinare la cima coppi P.SSO FISCALINO 2.528 mt è stata davvero dura.
Lo stretto sentiero ai piedi di un ghiaione non dava molte possibilità se non quella di guardare in alto e sperare di arrivare velocemente. Una volta sopra si vedevano questi immense rocce sovrastare tutto il paesaggio, gli atleti piccolissimi come un serpentone di formiche arrampicarsi sulla ghiaia!!! Leggera discesa e due ristori: rifugio PIAN DI CENGIA e il COMICI due casette arroccate sulle cime delle montagna!! E poi l'ultima forcella. 15/20 minuti di sofferenza in salita; dopo un passo dietro l’altro, tanta pazienza e concentrazione ed…eccoci arrivati a questa nuova sommità!!!
Discesa al rifugio CARDUCCI, ristoro e poi…discesa!!! 1500mt di dislivello in quasi 10 km. Tutto molto bello, discesa molto tecnica e dura tra ghiaia, sassi, sentieri battuti, radici!!!E alla fine 5Km di pista ciclabile pianeggiante!!L’arrivo al lago ha dato entusiasmo a tutti!!Appassionante e combattuta la sfida per il primato della specialissima classifica del G.S.Mercuryus.
Alla fine l’ha spuntata il veterano Danilo De Conti che non molla mai e negli ultimi 6km ha rimontato una scatenatissimo Mirco Donadel che a causa di un allenamento non ancora adeguato e di una caduta in bici due settimane fa, ha affrontato la discesa con molto dolore e stanchezza ed alla fine ha dovuto rallentare. Comunque a nostro avviso sono stati tutti "Grandissimi" perché cimentarsi in queste gare in montagna non è per nulla semplice in quanto si mette a dura prova il fisico e la mente che bisogna sempre tenere concentrata per non incappare in rovinose e dolorose cadute.
Un cenno molto particolare vogliamo farlo ai nostri tre specialisti del Nordic Walking (Stefano Martini,Franziskus Vendrame e Claudio Lovat) che ancora una volta hanno fatto segnare dei tempi a dir poco straordinari! Ed anche alle ns due donne Ilaria e Valeria (con un nuovo soprannome le sorelle GIRALBA) sempre tenaci e pronte quando si tratta di fare fatica (vero??). Un ringraziamento lo rivolgiamo a tutti gli accompagnatori che contribuiscono alla forza di questo magnifico e allegro gruppo!!!

CLASSIFICA G.S.MERCURYUS

DE CONTI DANILO 3.18.09
DONADEL MIRCO 3.19.51
TONET LUCA 3.36.17
ZANIN ALBERTO 3.40.14
MICHELE RIVABEN 3.52.37
MARTINI STEFANO 3.54.11
VENDRAME FRANZISCUS 4.08.10
BOTTEGA ADELCHI 4.15.59
CIRILLO FABRIZIO 4.21.07
GUIDO ROBERTO 4.25.45
BOLZAN ANDREA4.43.01
REGINI MARCO 4.46.50
DE LUCA MATTEO 5.02.51
ULIAN VALERIA 5.02.55
ULIAN ILARIA 5.02.58
MORANDIN LUCIANO 5.03.00
LOVAT CLAUDIO 5.14.11
MAZZOLO EMANUELE 6.19.10
KOVAR SHARON N.P.








3.8.08

CAMIGNADA 2008 RESOCONTO


A breve un resoconto della Camignada 2008 affrontato dal G.S.Mercuryus con una quindicina di atleti.

Come di consuetudine pubblicheremo foto, classifiche e commenti dei protagonisti.

2.8.08

RACCONTI DELLA TRANSCIVETTA 7

Racconto della Transcivetta
BY DARIO ZANIN-ROBERTO GUIDO

DARIO ZANIN
La mia transcivetta inizia sabato sera, prima salita quando alle nove e mezza,con ben mezz'ora di ritardo, arriva Adelchi che mi dice: "sali su in macchinache dobbiamo portare dei petti di pollo al Ristorante "qua se magna ben" il miocervello calcolo in un attimo che le mie probabilità di sonno erano di un colposolo scese a poco più di 4-5 ore.L'amico Fabio Ceol ci ospitò non tanto distante da Alleghe, ed é con lui con cisiamo spostati verso la partenza. Dopo alcuni scherzi con il vice top runner con il suo pettorale n.2, abbiamoiniziato a salire senza fermarsi un attimo.La nostra prima vittima é Alberto Zanin, poi lanciato da Luca in avantiper preparare il terreno e riuscì a riprendere anche Vanio, che sembrava ingiornata; La copia dell'anno scorso si era riformata naturalmente e viaggiavaalla grande ! Però il passato é passato e dopo aver salutato Vanio mi fermo ad aspettare ilmio partner per aiutarlo moralmente nelle salite più difficili. Luca é statograndissimo, lo vedevo in difficoltà , ma era sempre li, a poche decine dimetri, ed al Tissi arriva poco dopo di me; Dopo un pò di stratching, mi disse che era ok ed allora io li disse: "passa davanti per la discesa". Neanche il tempo di finire ed era già 100 metri più¹ in basso! Li, ho capito che potevamo andare sotto le 3 ore.Devo dire che ho trovato un tipo pazzo come me in discesa e negli ultimi km, siamo stati in simbiosi totale, ci buttavamo in mezzo ai sassi come se ci fosse stato dietro di noi “Visco” che ci chiedeva di pagare le tasse!L'arrivo é bello, bellissimo, mi dispiace per Vanio che abbiamo sorpassatonell'ultimo km, ha vissuto quello che ho vissuto io l'anno scorso, facendo io untempo di 3 ore e 2min, quando avevo aspettato Vanio almeno 10’ al Tissi. Gli ultimi ricordi di questa gara sono la doccia ghiacciata e l'arrivo moltoemozionante di Valeria, vi garantisco che mi ha commosso il suo crollo dopol'arrivo e la sua incredibile volontà ; Ne avessi io soltanto la metà
Buone ferie a tutti !!
Dario

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ROBERTO GUIDO
Pettorale 121 in coppia con Adelchi… e penso il mio compagno è un personaggio importante se i suoi genitori hanno deciso di mettergli il nome del principe Longobardo figlio di Re Desiderio, dev’essere per forza un grande… e devo a lui, veterano, un ringraziamento particolare per questa bella esperienza vissuta insieme.
Mi sono iscritto tempo fa, ma solo pronunciare “Transcivetta” mi dava da pensare…la montagna per me, abituato agli abissi, è una sconosciuta della quale avere anche un po’ timore mah…tempo per valutare e digerire questa scelta ce n’era e non me ne sono preoccupato prima del tempo…una scelta presa anche un po’ per scherzo.
Sabato nel primo pomeriggio Manu e io arriviamo ad Alleghe e troviamo subito Luciano,che ci saluta con il suo bel sorriso rassicurante, Ilaria, Valeria e Matteo. Dopo le solite formalità, giro del paese e giro del lago, io sono a testa in su per scrutare quel “Civetta” che mi guarda e sembra dirmi: “Domani vedrai di cosa sono capace!” Decidiamo di farci uno strudel di mele con un bel caffè e poi ci sdraiamo al sole sulla panchina fronte lago e ci godiamo la meravigliosa giornata. La sera ci si ritrova tutti insieme all’arrivo per mangiare allo “Scoiattolo”… con Andrea decidiamo di perlustrare la zona arrivo… ci guardiamo… silenzio… ognuno con i suoi pensieri. Anche per Andrea come per me è la prima volta e i dubbi ci sono… ma restano dentro.
Cena, giro del paese per smaltire un po’ la succulenta cena…poi nanna…. Sveglia alle 6,45. Scendo per la colazione… si cerca di sdrammatizzare con qualche battuta, ma ognuno di noi ha i suoi pensieri… poi ci si avvia in piazza ad attendere l’autobus…. Attesa che un po’ snerva… vedo il baffo Stefano, che con questa occasione ho avuto modo di conoscere meglio, un po’ agitato e mi chiedo… lui è uno abituato… cerco di non pensarci, guardo Manu che mi scruta nella speranza di vedere il solito Roby calmo e tranquillo: non so se ci sono riuscito a rassicurarla… la bacio…salgo in autobus…si parte!
La strada che ci separa dalla zona della partenza sembra interminabile, ma ecco che finalmente dopo la galleria compaiono le prime sagome degli atleti che si raggruppano e si incamminano lungo il sentiero. Si scende e già si respira un’aria pregna di tensione e di sguardi che sembrano interrogare e cercare la risposta che si troverà solo dentro se stessi a coronare la preparazione a cui ci siamo dedicati. Cerco il mio compagno Adelchi ma non lo vedo e dopo le rituali foto di gruppo mi incammino verso la zona di punzonatura dove Adelchi mi attendeva. Eseguiamo la punzonatura e siamo pronti ad iniziare l’avventura portandoci vicino a Fabio e Daniele. Alle nove viene dato il via ed un fiume variopinto di atleti si inerpica lungo il sentiero che inaugura la corsa; interrogo Adelchi sullo sviluppo del percorso e ascolto le sue indicazioni: qui possiamo correre, ecco adesso rallentiamo per recuperare perché poi…. e ancora via carichi di entusiasmo.
La salita è dura ed io sto provando ad aiutarmi con i bastoncini, vedo che funziona, si va su insieme e, quando il fiato lo consente, ci si scambia le impressioni del momento e si dialoga un po’ di questo ed un po’ di quello tanto per allontanare la fatica ed il pensiero al dopo. Dopo il rifugio Vazzoler, lungo un tratto nel sottobosco veniamo raggiunti dalla coppia Matteo ed Ilaria molto concentrati e determinati. Ci accodiamo a loro e cerchiamo di mantenere la compagnia unita: quattro Mercuryus sono meglio di due. Ed ora via di corsa verso il Tissi che, visto dalla discesa che stiamo attraversando sembra solo un punto sopra la cresta della montagna: “ Ed io dovrei arrivare fin lassù?”. Questo pensiero, in quel momento simile a quello di molti altri, mi scoraggia e mi abbatte moralmente ma, ormai siamo in ballo e balliamo, quindi su attraverso un sentiero piuttosto ripido e stretto. Mi volto per avere la conferma del mio compagno che sia tutto a posto e vedo un Matteo che scalpita ed incita la “processione” a muoversi, quindi lo vedo spostarsi a zig zag sfruttando gli spazi del terreno. Siamo arrivati in cima e vedo il rifugio avvolto in una nebbia quasi fiabesca, ancora pochi passi, scusate salti, ed ho in mano un panino al salame ed un bicchiere d’acqua, ne avevo proprio bisogno. Adelchi mangia qualcosa frettolosamente, si disseta, e poi mi dice:” io riparto e vado avanti piano poi mi raggiungi”. Alla faccia del piano, da lontano mi sembra di vedere un capriolo da come affronta la discesa ed in poco tempo lo perdo di vista. Con me rimangono sia Matteo che Ilaria ed insieme scendiamo. Riesco a raggiungere il mio compagno solo dopo un po’ lungo la salita pietrosa che funge da palco per una moltitudine di persone in attesa di vedere qualche parente od amico oppure per testimoniare all’evento che si sta svolgendo.
Mi metto in posa per la foto e via in compagnia verso il rifugio Coldai. Il tratto che sto attraversando mi piace ed osservo curioso il panorama per me nuovo ed insolito e, quando arrivo in prossimità del laghetto, vengo distratto dalle grida di incitamento di una coppia di amici con il figlioletto, nonché colleghi di lavoro e podisti consolidati, che mi ricaricano. Una piacevole e gradita sorpresa. Adesso arriviamo insieme al Coldai ea approfittiamo del ristoro. Dissetato, Adelchi mi dice che preferisce ripartire piano ed andare avanti. Col cavolo che lo lascio andare via solo, “altrimenti non lo prendo più” penso io, ed infatti comincia a guadagnare terreno sulla discesa che affronto inizialmente in modo prudente ma che via via comincia ad essermi sempre più docile. Guadagno terreno e raggiungo Adelchi superando in un attimo di follia suicida Andrea e Fabio che si stupiscono della mia pazzia.
Ormai manca poco ed incrocio lungo il percorso la Nicoletta che ci immortala verso la fine del nostro gesto atletico; vediamo ora sul fondovalle anche la struttura che ci accoglierà all’arrivo e questo ci sprona a stringere i denti ed a spingere le gambe verso il traguardo .
Siamo vicini, lo vediamo lì poco distante, però vediamo anche una figura familiare che corre verso di noi, e chi poteva essere? Il presidente non pago della fatica, anzi sorridente che risale il percorso.
Finalmente in fondo, scorgo lo striscione con la civetta gigante dell’arrivo, mi sento bene, e sono molto contento della mia prestazione e con il mio compagno alzo le braccia dimostrando alla folla assiepata all’arrivo, tutta la mia felicità e la soddisfazione che provo (io sono molto restìo nel dimostrare le emozioni… Manu lo sa bene!). Mi giro guardo Adelchi e vedo che anche lui è soddisfatto, e subito mi raggiungono le grida scomposte della mia fan numero “1” e corro subito a baciarla… lei mi guarda, capisce che sto bene e che sono tutto intero, e il suo viso si distende.
Un ringraziamento a tutte le persone che mi hanno seguito ed incoraggiato, a Massimo e Barbara che hanno approfittato della giornata anche per fare una bella gita in montagna, al gruppo Mercuryus che è sempre molto affiatato, e questo è molto importante, ed alla mia fan n° 1 la Manu che ha la pazienza di seguirmi ed aspettarmi nelle mie scorribande.
Ciao Roberto Guido