21.3.11

ULTRABERICUS - RACCONTO -

Ciao a tutti,premetto che è un po’ difficile raccontare 65 km e 9 ore di gara qui in poche righe, ma ci provo lo stesso.Ultrabericus Trail, prima edizione di un nuovo appuntamento nel panorama trail che cade in una stagione, per me, inusuale dove il freddo la fa ancora da padrone, gli allenamenti lunghi non sono proprio all’ordine del giorno e le belle giornate sembrano ancora un miraggio, ma tanto, penso, con un adeguata preparazione nulla è impossibile!Arancioneri iscritti siamo in 7, personalmente è la 3° ultra della vita e di punti interrogativi ne ho più di uno per i motivi di cui sopra, ma ormai il dado è tratto e quindi inizia il gioco.Alle 7.30 ci troviamo già in centro a Vicenza, della pattuglia mercuryna manca Walter a causa di un infortunio, e dopo aver completato le operazioni di rito, ci fiondiamo dentro un bar per la colazione pre-gara che, per lo stupore del barman che si starà ancora chiedendo da dove siamo sbucati e se tutto questo è uno scherzo, è a base di toast, panini con la bistecca milanese e coca cola. L’orologio segna le 8:00.Dopo esserci preparati ci dirigiamo verso Piazza dei Signori da dove avverrà la partenza e dove è prevista la punzonatura: tutti in fila entriamo in una gabbia e quindi mi rendo conto con assoluta certezza che, anche se avessi voluto, come un toro nell’arena, da lì ormai non si esce più. Il tempo passa inesorabile, ma noi lo utilizziamo per salutare le facce note, conoscere nuova gente e preparare un book fotografico con i fiocchi, vero Marco e Sergio???Ai meno 30 secondi inizia il conto alla rovescia e sbaaammm si parte! Subito mi accorgo che ho lasciato a casa l’orologio, quindi dovrò fare come l’homo sapiens e regolarmi con il sole sempre che si faccia vedere dato che lo zio Bernacca ha detto che nel pomeriggio pioverà, ma a noi che ce ne frega, in fin dei conti è solo acqua, il vero trailer non prende paura per così poco e l’importante è non prenderla ancor prima di iniziare, giusto? Dopo 1 km inizia la prima salita ed è quella di monte Berico alla cui sommità sorge un santuario, si scollina e subito giù dall’altra parte in mezzo ai campi e al primo fango di giornata; si torna a salire la successiva collina passando sopra l’autostrada, ultimo baluardo e punto di riferimento urbanizzato.I primi km passano abbastanza in fretta, il percorso non è per niente facile, salite brevi ma intense, discese altrettanto tecniche e ripide e si arriva al primo ristoro dove ingurgito la seconda dose (la prima era quella a colazione…) di coca e dove un tizio mai visto prima mi saluta e mi scatta una foto: ma chi cazzarola è quello??Via di nuovo e l’obiettivo successivo è il primo check-point Mercuryus la cui presenza echeggia nelle valli beriche già da alcune centinaia di metri causa uso incontrollato di vuvuzelas impazzite. Immensi Luciano, Ilaria, Antonella e Fabio che si sono sparati 250 km solo per essere lì ad offrirci un bicchiere di acqua, una coca (ancora???) e per incoraggiare tutti indistintamente dal colore di maglia indossato!!Saluto i ragazzi, ci diamo appuntamento intorno al 50° km e andandomene Fabio mi ricorda che ho ancora da fare più di 45 km! Grazie ragazzo, no non credo di soffrire di amnesia, avevo solo staccato il cervello per non pensare a tutto ciò ma grazie a te torno in un lampo alla dura realtà!!Poco dopo entro in una seria crisi che va dal 2° ristoro (frutta secca, coca e un pò d’acqua per lavare il bicchiere ed evitare così attacchi di formiche feroci, dato che prevedo da lì a poco l’andatura raggiungerà la supersonica velocità del bradipo sonnambulo e pure zoppo) quindi intorno al 25°-27° km e dura tanto, troppo, credo almeno fino al 40° km dove proprio non ne ho, vado avanti perché devo ma nella testa mi frullano mille pensieri, mille idee, mille brutte minacce.Pian piano però riacquisto forza e lucidità e voglia di andare, intanto ha cominciato a piovere (zio Bernacca c’ha imbroccato anche oggi!), raggiungo gli amici cimbri Gianni, Filippo e Roberto, si aggiungono alla compagnia altri 3-4 trailer e formiamo così un gruppetto tanto bello da vedere tutti appassionatamente sotto la pioggia. Arriviamo al 4° ristoro dove c’è già parecchia gente ferma, molti in silenzio con la testa china, probabilmente per loro è giunta purtroppo l’ora di alzare bandiera bianca. Ripartiamo tutti assieme ed ecco il secondo check-point Mercuryus, le vuvuzelas bagnate vanno che è una meraviglia e le urla dei ragazzi mi danno una carica incredibile per cui da ora in poi non si molla più, l’unico obiettivo rimasto è il traguardo.Ultimo ristoro in paese a Torri di Arcugnano, un volontario ci fa coraggio, ci dice che mancano circa 9 km, ormai è fatta, ancora 3-4 km di pianura, un’ultima salita e poi giù verso l’arrivo. Nel frattempo piove che è un piacere, è calato il buio per cui accendo la frontale e una forza misteriosa, o forse la voglia di arrivare prima possibile, mi permette di correre ancora discretamente dopo quasi 9 ore dalla partenza. Imbocco il lunghissimo viale d’arrivo e subito l’occhio cerca facce familiari ed ecco che, da non so dove, sbucano fuori i magnifici 4 assieme a mia moglie Marika e Margherita tutti lì ad aspettarmi al buio un po’ infreddoliti sotto la pioggia incessante.Concludo queste poche(?!?!?) righe facendo i complimenti all’organizzazione eccellente ed impeccabile in tutto, veramente bravi, ringrazio tutti i compagni di avventura e di squadra, gli stratosferici 4 ULTRAS e per ultima, ma sempre in cima ai miei pensieri, MIA MOGLIE MARIKA indomabile guerriera, testarda come un somaro che non molla mai la presa, non come me più volte sul punto di lasciare tant'è che a un certo punto mi sono perfino seduto su un masso, sempre pronta a sobbarcarsi lunghe attese oltre a quantità industriali di freddo. Sono proprio orgoglioso di te!

LUNGA VITA ALL’ULTRABERICUS!!!

Bolzo

1 commento:

FABIO ha detto...

Complimenti a tutti i ragazzi ultra! Comunque propongo di andare tutti alla 50 km di Romagna e piazzandoci al 5°km ricorderemo a Fabio Tomasella che ne ha ancora davanti 45!!! sono certo che lui ci dirà: solo????
Bravi ed alla prossima.