13.7.14

ALE e il suo TROI DEI CIMBRI...ULTRA!

Alle 8 siamo pronti, tutti più o meno consapevoli dei Duemiladuecento metri di dislivello che ci aspettano. 
La partenza è bellissima, ci buttano subito giù nelle Grotte del Caglieron, lo spettacolo fa scorrere tutti modo ordinato. È umido, tutto è dappertutto. Si comincia a salire forte verso Sonego, poi le Briglie e svolta a destra per l'Agnelezza. Il passo si cadenza al sentiero ripido ed ognuno va col suo. 
La fila si allunga e colora il sentiero. Alla tana del Lupo sto bene. Paolo è più avanti, Patrizio fatica con me. Sul Pizzoc la batteria è andata e già perdo il Garmin, ma troviamo Deborah e Antonella che ci fotografano come fossimo in testa. Il grosso é fatto... almeno in salita. Almeno mi dicevano.
Ristoro e giù verso il villaggio dei Cimbri. Li la Foresta ti avvolge, ti da stimoli nuovi e la salita resta un ricordo. Corriamo bene, nonostante il fango, e la pioggia che ha reso tutto liscio. Scivolare è pressoché inevitabile. Paolino prima ci aspetta e poi ci molla. Il ginocchio non lo aiuta. Il Bolzo a Vallorch, visione quasi mistica, inneggia agli attributi che dobbiamo mettere.
Noi ormai siamo estasiati dalla Foresta, dodici kilometri passano veloci grazie alla costante leggerissima discesa. La terra è mossa ora e si affonda, si affonda grosso, dentro nel fango fino al ginocchio. Ci siamo, secondo ristoro a Pian Osteria.
Sto bene, mangio. Mangio ogni 3/4 kilometri barrette o gel, ma al ristoro c'è da concedersi altro. Mi cambio e riparto. Ancora discesa, che ben! Patrizio ha problemi, mi lascia andare.
Si va verso Crosetta, sentieri verdissimi, salite ripide ma anche piani e discese corribili. 
Sono solo, non vedrò nessuno per kilometri. Penso a qualsiasi cosa.
Percorriamo per un po la strada sterrata, sto bene e corro senza problemi, poi però ci buttano a sinistra, accidenti... ormai eravamo in Crosetta, si poteva continuare. Invece no: il sentiero strappa su per duecento metri ma dopo poco siamo al ristoro. C'è una folla, o almeno è quel che penso. Gridano e mi incitano, che spettacolo aver degli amici così. Qui c'è anche il pastin, mi sembra troppo. A Matteo invece no.
Riparto e punto Cadolten, di nuovo da solo. A Malga Coro le vesciche chiedono il conto e sento tirare il polpaccio destro. Si va avanti, un altro gel. Sulle Terre Nere è spettacolo: sembra di stare sui pattini ed i crampi morsicano muscoli di cui ignoravo l'esistenza, ma ormai ci siamo, di nuovo alle Briglie. Discesa cementata e sentiero verso Sonego, di nuovo le grotte e l'ultima fottutissima salita, ma ormai è fatta. Alex Geronazzo urla il mio nome, ma ci sono Deborah, Giovanni, Antonella, Michela, Marco Nadia, Silena, Aurora, Marika che urlano più di lui. Grazie! Finita!
Che spettacolo i Cimbri, che spettacolo!

Grande Ale!! In poco più di un anno Mezza, Maratona...e ora anche ULTRA TRAIL!! Guaia fermarsi!!

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