La
Ciaspalonga è una corsa con le ciaspole su pista tracciata, di circa 45 km e
dislivello variabile da 2000 a 2800 D+.
Si
parte da Auronzo di Cadore e si arriva in piazza Tiziano a Pieve di Cadore.
Quest’anno
è la mia seconda esperienza in questa manifestazione. La prima volta, due anni
fa, le condizioni meteo l’hanno resa epica, -24 gradi centigradi a Pian
dei
Buoi e bufera di vento e nevischio, avevano veramente messo a dura prova tutti
i partecipanti, ma non eravamo in tanti.
Quest’anno
le condizioni meteo erano decisamente migliori, quasi un caldo primaverile.
Quello che ha reso dura la corsa è l’eccezionale quantità di neve
presente,
oltre quattro metri a Pian dei Buoi, uno spettacolo per gli occhi, una
sofferenza per le gambe.
Anche
in questa occasione ad accompagnarmi c’era l’amico Ciano, compagno
di tante
avventure. Ci troviamo alla partenza ad Auronzo, alle 6 in punto, sotto una
meravigliosa luna. Dopo i primi km
in piano, inizia subito la lunga salita a Pian dei Buoi, un bel millino in
circa 8km, fino a scollinare nei pressi del Rif. Ciareido . Qui lo spettacolo è
mozzafiato, una quantità di neve mai vista, gli organizzatori parlano di oltre
4 metri.
Vi
risparmio la descrizione di tutta la gara, ma volevo solo fare un doveroso
plauso agli organizzatori, gente veramente mossa da sana passione per la
montagna, il lavoro svolto è stato ciclopico, pensate che da Pian dei Buoi
all’imbocco della Val d’Oten e quindi per circa 10km in mezzo al
bosco, l’unico
mezzo per battere la pista sono stati sci e ciaspe, e non ci sono passati solo
una volta, viste le nevicate che si susseguivano quasi ogni giorno e a ridosso
della manifestazione. Persino un gatto delle nevi ha rotto un cingolo! Inoltre
le forze messe in campo per la sicurezza dei partecipanti sono esagerate, ero
persino stufo di salutare e ringraziare i volontari del soccorso alpino.
Bravi!
Un
unico rammarico, aver dovuto abbandonare il mio compagno d’avventura dopo
poco
più di metà percorso, uno stupido inconveniente tecnico lo ha fermato, ma si
rifarà sicuramente il prossimo anno, è un tipo tosto!
Entusiasmante
l’arrivo a Pieve di Cadore, con l’amico speaker Alex Geronazzo che
mi ha fatto
sentire più importante del vincitore, acclamando il mio nome e quello dei
mitici Mercuryus.
In
tutto 44km e 2100 D+, con due affari di plastica sotto i piedi, non proprio una
passeggiata…
Well
Done Lele+
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