20.4.10

TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI - RACCONTO 2 -

TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI 11/04/2010 Villa di Teolo ore 7.55 Un manipolo di atleti(circa 600) e’ radunato in una anonima via del paese. A segnare la partenza una semplice strisciolina di nylon bianco e rosso. Niente “gabbie di partenza”,ognuno occupa il posto che preferisce, tanto il percorso sarà subito selettivo. Nell’ aria non si respira la solita tensione pre-gara,il clima è molto tranquillo. Ore 8;una voce, al di là del nastro, comincia il conto alla rovescia:meno tre,due,uno,via! Parte cosi la 26° traversata dei colli euganei. Poche centinaia di metri di asfalto e si imbocca una strada sterrata con delle pozzanghere enormi che tutti cercano di evitare. Tutto inutile .Dopo un paio di chilometri le nostre scarpe avranno perso i loro bei colori e tutto sarà ricoperto da uno spesso strato di fango. Si entra nel bosco e si comincia subito a salire, e poi giù, per una discesa mozzafiato , poi ancora su ,e poi giù . Sarà un susseguirsi di ripide salite e folli discese, alcune attrezzate con corde . Attraverseremo vigneti ,oliveti, boschi ,praterie di “ortiche matte”, praterie di aglio selvatico con un odore cosi intenso da essere nauseabondo. E fango ,tanto fango. In certi tratti il fango è talmente appiccicoso che si rischia di perdere le scarpe e ad ogni passo si staccano dal suolo con uno schiocco! Il percorso sale ancora e la stanchezza comincia a farsi sentire. Sono al 35° km non posso mollare adesso! “Scollino finalmente”. Davanti a me una larga strada asfaltata con una discesa molto ripida. Sarà la discesa finale “spacca gambe” citata nella descrizione del percorso? Pura illusione! Dopo 100 metri si devia e si ricomincia a salire. Non si chiacchiera più, non si ride più,adesso la stanchezza colpisce tutti! Qualcuno abbozza qualche passo di corsa ma subito desiste. Si sale ora immersi in bosco di castagni. Tra i rami si intravede un cielo azzurro,limpido. Dopo l’ennesimo tornante il ristoro, dietro ,a qualche decina di metri, una gigantesca antenna sferica. E’ fatta ! Ancora 2 km di discesa ed e’ fatta! Non mi fermo e mi butto di corsa nella discesa. Pochi passi .Le gambe che fino adesso avevano “girato bene” mi bloccano con dei crampi. Non ci voleva,manca poco piu di un km! Insisto! Male! Insisto ancora! Adesso vanno! I muscoli si sciolgono subito, sembrano aver ritrovato nuovo vigore. E allora giù per la discesa “spacca gambe” badando bene a non correre troppo. E’ davvero ripida ma frenare richiederebbe troppa energia. Finalmente la pendenza diminuisce e decido di fermarmi a prendere fiato. Da dietro mi giunge una voce . Alzo lo sguardo e vedo il campanile tra i tetti delle case. Ancora pochi metri e sento gli applausi in lontananza. Ultima curva, la piazza si apre davanti a me e “volo” al traguardo. Passo davanti ai “giudici di gara”che annotano il mio arrivo e mi reco al fornitissimo ristoro finale. Tantissima gente affolla la piccola piazza. Mi guardo intorno ma… manca qualcuno! Certo, la mia dolce meta non è ancora arrivata! Agguanto un panino al tavolo del ristoro e subito riparto seguendo il percorso a ritroso. Poche centinaia di metri e sono fuori dal paesino. Incrocio parecchi atleti che tranquillizzo . Dovrò aspettare parecchi minuti prima di vedere comparire la mia EMMA. Eccola , compare in lontananza. La riconosco dalla maglietta arancionera . Non lascia trasparire segni di stanchezza, ne particolari emozioni. Ma so che è emozionata, per lei questa corsa è il riscatto dopo una serie di problemi .L’ accompagno verso la piazza invitandola a non mollare adesso e poi la “lancio” verso il traguardo …. Adesso è fatta! Daniele

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