31.5.09
10^ CORTINA DOBBIACO RUN 2009
CLASSIFICA G.S.MERCURYUS:
Possamai Louis 2.18.38
Guido Massimo 2.26.42
Ceol Fabio 2.28.15
Guido Roberto 2.32.33
De Nardi Deborah 2.37.22
Fardin Alfredo 2.38.37
De Pin Daniele 2.40.37
Calvi Fabio 2.41.19
Da Parè Emma 3.02.34
30.5.09
CORTINA DOBBIACO
Come al solito sarà una gara molto tirata, in bocca al lupo a tutti i nostri ragazzi/e ed appuntamento alle ore 09.30 sulla linea di partenza.
ISCRITTI G.S.MERCURYUS:
De Pin Daniele
Ceol Fabio
Possamai Louis
Guido Roberto
Fardin Alfredo
Guido Massimo
Calvi Fabio
Da Parè Emma
De Nardi Deborah
28.5.09
GRAN RAID 2009 ALTRE FOTO ALTRI COMMENTI
Quello che ha colpito è stata la nostra organizzazione, il nostro grande spirito, il nostro grande attaccamento alla corsa, la nostra grande solidarietà ed amicizia. Dopo questa avventura ci sentiamo sempre più uniti tra di noi!
Un piccolo cenno lo voglio fare ad Ilaria, ci ha messo tanta forza, volontà, caparbietà e passione, va beh anche tante imprecazioni ma altrimenti non sarebbe Ilaria e alla fine è riuscita a raggiungere l’insperato obiettivo. Brava davvero perché non è stato facile; è riuscita a correre oltre che con il fisico anche con la testa cosa fondamentale per chi si cimenta in un trail di questo tipo.
Abbiamo ricevuto un sacco di complimenti da molte persone di gruppi sportivi diversi, per tutto quello che abbiamo dato non solo nella corsa ma anche nei ristori tattici organizzati velocemente nella serata di mercoledì 20 maggio. Avevamo addirittura un campo base, cosa davvero unica.
Divisi in più punti del lunghissimo percorso, i sostenitori del Mercuryus, si sono prodigati a dare tutto il supporto necessario non solo morale ma anche fisico a tutti gli atleti indistintamente; sono stati mitici ed unici ed hanno reso questo trail più coinvolgente, dando un tocco in più e soprattutto hanno reso noi partecipanti più felici.
Alla fine tutti stanchi ed entusiasti di una giornata volata tra le montagne, tra urla, calore, allegria, fatica, gioia; così è il nostro gruppo semplice e unito.
A chi ha corso dico incredibili a chi si è ritirato dico ripartiamo insieme!!
E pronti per la prossima avventura!
LUCIANO GALLINA: Grande GSM, vi inoltro qualche riflessione dell'evento che ha coinvolto a 360° il gruppo. Il primo pensiero che mi sovviene ripensando al GRPTV2009 L'urlo di incitamento dei Mercuryni ogni qualvolta mi avvicinavo o ripartivo da unpunto strategico Mercuryus! Un grido che arriva dalla passione di persone che hanno in comune solo il piacere di correre: incredibile! Ed è proprio questa è la macchina che ha trionfato in questa gara: dalla preparazione deicorridori, all'organizzazione dei supporters. Il resto sono solo i contorni di unevento: numeri, fatica, ridimensionamento dei propri limiti. Grazie GSM. Un saluto dall’uomo delle montagne. LG
STEFANO MARTINI: Terminata!!!!! difficile trovare altre parole per raccontare l'ultratrail di domenica scorsa... Le mie origini cadorine non mi hanno aiutato a superare il caldo torrido che ci ha accompagnato per tutto il giorno (per chi dormiva in inverno con 3 gradi in camera è dura sopportare i 35!), e ogni volta che le lievi velature del sole sparivano per me era come avanzare nel deserto... al mattino mi sono detto:"vado più forte che posso fin che c'è fresco, così poi mi rimane meno da stare 'in piomba' al sole".....ma con il mio passo podistico, leggero come quello di un elefante con l'artrosi, mi ha permesso di arrivare a san boldo solo vs mezzogiorno....e da li al visentin è stata solo agonia! ma come un 'naufrago del deserto' a intervalli regolari sentivo l'amichevole "forza mercuryus!" e alzando gli occhi appariva l'amato, gradito, desiderato ristoro del gsmercuryus che mi rallegrava un po'. Poi è arrivata l'agognata discesa, il sole si è un po' velato e da li a Vittorio è stata una bella progressione, con tanto di arrivo trionfale inneggiato da tanti componenti della squadra. Volevo ringraziare tutti quelli che hanno collaborato, dall'autista del pulmino che alle 4 di mattina era li ad aspettarci, a chi si è beccato un'insolazione come la nostra per aspettarci ed incitarci, tanto più che in molti nemmeno mi conoscevano ma mi hanno comunque incitato e fatto sentire a casa. Bravi tutti e grazie ancora. Stefano
27.5.09
GRAN RAID 2009 - PRIMI COMMENTI DEI PROTAGONISTI -
ALBERTO ZANIN: Sono quasi le 20:00 di domenica sera, stanno arrivando gli ultimi > atleti, sono seduto con Adelchi su un muretto di fronte alla chiesa > sconsacrata di San Giuseppe dove, offerta dall'organizzazione, ho > appena finito didivorare> un piatto di pasta mai così desiderata....., c'è una leggera brezza > che ti accarezza e che da sollievo dopo tutto quello che è > successo..., siscambia> qualche parola, siamo evidentemente frastornati....i pensieri sono > tanti,ma> tutti confusi...non riesco a focalizzarne neppure uno, si avvicinano > mapoi> sfuggono...così per un po' di minuti..finchè all'improvviso un > pensiero emerge chiaro: "ma questa giornata sarebbe stata la così > indimenticabile senza tutte quelle persone che fanno parte del mio > Gruppo Sportivo Mercuryus?"...una domanda alla quale è troppo semplice rispondere: NO!!!> ....e allora GRAZIE GRAZIE E ANCORA GRAZIE RAGAZZI..!!!> > E' stata un'avventura che ti scava dentro in maniera devastante.... > gambe, cuore, natura, amicizia, vivere, sofferenza, fatica, > sopravvivere e conquista finale..tutto questo è stato l'Ultra Trail > delle Prealpi Trevigiane....se volete provare qualcosa di forte...beh > potrebbe fare al caso vostro ;-)
MAURO BENOTTO
LUCA ZORNIO
LUCA ZORNIO:Ciao ragazzi! Un commento sul Gran Raid 2009? ...Per quanto mi riguarda, sono fiero del mio risultato e di come ho eseguito la gara. Sono un testardo e volevo arrivare fino in fondo e così è successo. E' statala mia prima volta in questo genere di esperienza podistica . Ho usato gambe, fiato, braccia (per i bastoncini) e soprattutto testa e cuore. La testa per concentrarmi ed il cuore...per la passione! Un abbraccio a tutti quelli che hanno gareggiato con me ed a tutte quelle persone che ci hanno sostenuti nelle singole tappe-ristoro (siete stati utilissimi). Questo sarà per me un ricordo indelebile del mio "bagaglio sportivo". Ciao Luca Zornio
MATTEO DE LUCA
Quando avevamo accompagnato Luciano e Danilo a Segusino alle prime luci dell’alba sotto la pioggia battente, stavo fisicamente male per loro, al pensiero che avrebbero dovuto sciropparsi 60 km con quel meteo infame.
Poi era stato comunque bellissimo… insieme ai soliti noti (Valeria e Matteo), avevamo seguito gli “inarrestabili” di turno su e giù dalle Prealpi… e già così era stato massacrante per noi spettatori!
Li vedevamo emergere dalla nebbia con quella corsa lenta e a volte stanca, con quelle facce provate e gli occhi scavati dalla fatica. Vederli arrivare al traguardo alla fine era stato più che altro un sollievo, tutti avevano portato la pellaccia a casa sana e salva.
Sentirli parlare di correre per 60 km in un’unica volta e pure in montagna… spaventava all’epoca. Così mi ero ripromessa che mi sarei tenuta ben alla larga da un’esperienza del genere.
Poi qualcosa deve essersi rotto all’interno del mio cervello e verso la fine dell’anno scorso me ne sono uscita con una frase tipo “il prossimo anno, è l’anno delle ultra!”.
Ovviamente Luciano si è fregato subito le mani e non ha perso tempo. Eccoci allora mentre con qualsiasi condizione climatica (e non è una battuta) e su qualsiasi terreno (e non è una battuta), iniziamo la preparazione per il Gran Raid che sarebbe diventato croce e delizia dei miei pensieri negli ultimi 6 mesi (e non è una battuta!!!). Devo aver tediato anche il mio cane con le “parre” su questa cosa.
Io ho il culo che pesa in salita e me la faccio addosso in discesa… sono veramente negata per la montagna, eppure questo “caz” di Gran Raid era diventata la sfida del secolo nella mia testa.
In questi corti mesi, oltre ad allenarmi come una bestia, godendo della compagnia di tanti miei compagni di squadra, cosa che ha reso le cose di gran lunga più piacevoli, non ho fatto altro che bestemmiare contro chiunque e soprattutto me stessa, per l’idea avuta e pensare a come sarebbe potuta andare sta corsa.
Beh… oggi è il 27 maggio. Sono ormai passati 3 giorni dall’evento e ancora non mi sembra vero!!
Sono viva. Ho tutte le ossa al loro posto. Ma soprattutto vorrei RIFARLO ancora.
Mi rivedo “lenta ma inesorabile” (come consigliatomi da Casco d’oro) su per col dei Moi o sulla Cisa in compagnia del buon Paolo o sui tornanti del Visentin, mentre cerco di rinfrescarmi il cervello mettendo la neve sotto il cappellino. Mi rivedo mentre corro come se avessi il diavolo alle calcagna giù dalla discesa del Visentin, con 50 km sulle gambe… 50!. Ricordo ancora la fatica su quella puttana di salita verso Maren mentre cerco di farmi coraggio e pensare che è quasi finita con Andrea e Vanio… e poi il cielo plumbeo e i tuoni sul traguardo di Serravalle.
Ma più di qualsiasi cosa rivedo VOI tutti, miei inseparabili compagni di tante avventure… miei grandissimi compagni di squadra e NON che mi avete aspettata e sostenuta in tutti i modi possibili durante questi intensi mesi di allenamenti e lungo tutto il percorso. Rivedo Luciano un po’ preoccupato alla partenza e Danilo che prima di iniziare la sua grande gara, ha trovato il tempo di venirmi a dare alcuni preziosi consigli. Paolo che a fasi alterne mi ha tenuto compagnia sulla lunga strada verso Serravalle. Vedo ancora Rosario e Daniele che mi accolgono sorridenti a Posa Puner e Deborah che mi ha dato la carica a Praderadego… e Mauro, Stornel, Marisa ed Erika che sembravano più sorpresi di me quando mi hanno visto arrivare giù a San Boldo. E poi ancora Fabio, Andrea, Daniele, Rejo con tutta quella roba da mangiare, ed Emma che mi urlava indiavolata a Forcella Zoppei (quanto buoni erano i tuoi biscotti!)… e poi Vanio mimetizzato nella vegetazione al lago Restello, che ha scortato me e Andrea fino al traguardo (e quando mi ricapita sennò di correre con sti 2???). E poi mia sorella, che vestita di bianco, come un angelo del paradiso, se ne stava ad aspettarmi in cima a Santa Gusta e lo striscione della Deborah, che mi ha fatto salire le lacrime agli occhi.
E poi la “macchia arancione impazzita” al traguardo, quella delle grandi occasioni, compresi mogli, figli! C’eravate proprio tutti e non sapete quanto bello è stato vedervi lì.
Così è a tutti voi, ma proprio a TUTTI, che dedico questa bellissima esperienza, che mi ha toccato nel cuore e nella mente e che sono sicura ricorderò per sempre.
Ilaria
ADELCHI BOTTEGA: Che bravi, generosi e gentili quei ragazzi. Sto solo riportando ciò che mi ha detto un signore riferito al ristoro pian de le femene. Io ringrazio tutti per il calore ricevuto. La gara una pazzia, all'arrivo una immensa gioia poi baci. Ciao devo continuarea sognare!!
26.5.09
GRAN RAID 2009 - NOTIZIE DAL CAMPO BASE DI PIAN DELE FEMENE
Come da previsione, avevamo fatto buona scorta di cibo e bevande, infatti in tantissimi si sono fermati per rinfrescarsi, alcuni addirittura avevano scambiato il nostro punto in un ristoro organizzato per cui senza domandare nulla si avvicinavano e “raspavano” la prima cosa che trovavano sulla tavola…comunque siamo stati ben contenti (come tutti gli altri appartenenti del Mercuryus sparsi lungo il percorso), a dare un sostegno non soltanto ai nostri atleti ma a tutti quelli impegnati in questa grande avventura.
Il campo ha funzionato bene, infatti i compiti erano divisi: Andrea (addetto alla piastra); Marco (addetto al “doping” – acqua e sali…nulla di più); Daniele (fotografo); Fabio (motivatore psicologico); Lorenzo e De Conti Family addetti al rifornimento degli atleti.
Il campo base è stato operativo dalle 09.10 di mattina fino alla chiusura dei cancelli che è avvenuta alle 14.15, abbiamo potuto assistere a scene di atleti stremati dallo sforzo fisico ma con la voglia di non mollare!Per avere un’idea dei distacchi, abbiamo annotato nella tabella sottostante tutti gli orari di ripartenza dal nostro campo base, la particolarità è che le donne hanno aperto e chiuso il nostro ristoro, infatti la prima ad arrivare è stata Fiorella alle 11.10 e l’ultima ad andare via Ilaria alle 13.40
25.5.09
GRAN RAID DELLE PREALPI TRAVIGIANE - 1 -
Questa seconda edizione del Gran Raid delle Prealpi trevigiane ci ha regalato dunque tantissime emozioni, gli atleti in gara a dir poco stremati sono stati supportati da un nutrito gruppo di supporters appostati lungo tutto il tracciato, a dimostrazione della vera forza di questo gruppo.